Sepolcro degli Scipioni: differenze tra le versioni

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A sinistra, una grossa cavità circolare ha distrutto un angolo della tomba, probabilmente per via dell'uso come [[Calcara (fornace)|calcara]] in epoca medievale.
 
== La cosiddetta'' Testa di Ennio'' ==
[[File:Testa di ennio, tomba degli scipioni, oggi ai musei vaticani.jpg|thumb|La cd. ''Testa di Ennio'']]
Dalla tomba degli Scipioni provengono anche due teste in tufo dell'[[Aniene]] delle quali una scoperta nel settecento ed oggi ai [[Musei Vaticani]], e una scoperta nel [[1934]] e subito trafugata. La prima testa (alta 24 cm) venne detta ''di [[Ennio]]'', cioè del poeta che aveva una propria statua sulla facciata dell'ipogeo, ma è un'attribuzione non corretta, stando almeno alle fonti che testimoniano come la statua di Ennio fosse in marmo, non in tufo. Non è chiaro quindi quale fosse la collocazione di questa statua, probabilmente il ritratto di qualcuno inumato nel sepolcro. La posizione leggermente inclinata del collo fa pensare che si tratti di una parte di una statua, forse una figura sdraiata sul coperchio in posa di banchettante, nella foggia tipica dell'Etruria meridionale fin dagli inizi del III secolo a.C.
 
La testa ha un modellato essenziale ma efficace, con il viso tondeggiante, le labbra tumide, il naso largo e le palpebre sottili. I capelli sono accennati molto vagamente e sulla testa porta la corona d'alloro con foglie piccole e rade. La datazione proposta dagli studiosi è la fine del II secolo a.C., quando cioè la ''koiné'' etrusco-laziale mostrava i primi influssi dalla Grecia.
 
== Sarcofagi e iscrizioni ==
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=== Sarcofago e iscrizione di personaggio incerto (I) ===
L'ultima iscrizione ritrovata si trova nell'ala "nuova" ed è incompleta; vi si legge quasi solo il nome ''Scipionem''. Il sarcofago è in tufo dell'Aniene.
 
== La cosiddetta'' Testa di Ennio'' ==
[[File:Testa di ennio, tomba degli scipioni, oggi ai musei vaticani.jpg|thumb|La cd. ''Testa di Ennio'']]
Dalla tomba degli Scipioni provengono anche due teste in tufo dell'[[Aniene]] delle quali una scoperta nel settecento ed oggi ai [[Musei Vaticani]], e una scoperta nel [[1934]] e subito trafugata. La prima testa (alta 24 cm) venne detta ''di [[Ennio]]'', cioè del poeta che aveva una propria statua sulla facciata dell'ipogeo, ma è un'attribuzione non corretta, stando almeno alle fonti che testimoniano come la statua di Ennio fosse in marmo, non in tufo. Non è chiaro quindi quale fosse la collocazione di questa statua, probabilmente il ritratto di qualcuno inumato nel sepolcro. La posizione leggermente inclinata del collo fa pensare che si tratti di una parte di una statua, forse una figura sdraiata sul coperchio in posa di banchettante, nella foggia tipica dell'Etruria meridionale fin dagli inizi del III secolo a.C.
 
La testa ha un modellato essenziale ma efficace, con il viso tondeggiante, le labbra tumide, il naso largo e le palpebre sottili. I capelli sono accennati molto vagamente e sulla testa porta la corona d'alloro con foglie piccole e rade. La datazione proposta dagli studiosi è la fine del II secolo a.C., quando cioè la ''koiné'' etrusco-laziale mostrava i primi influssi dalla Grecia.
 
== Le tombe a incinerazione ==