Società di mutuo soccorso: differenze tra le versioni

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Successivamente a questo tipo di esperienza che alcuni (tra i quali [[Bakunin]]) consideravano [[paternalismo|paternalistica]], si affiancarono altri tipi di organizzazione di lavoratori che sostituirono alla concezione mutualistica e solidaristica quella [[sindacato|sindacale]] e [[partito politico|partitica]]. Le società di mutuo soccorso continuarono tuttavia ad espandersi sia come numero di associazioni (che toccò il picco di 6722 nel [[1894]])<ref name = stat1894>Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, ''Elenco delle società di mutuo soccorso'', Roma 1898 </ref> che di associati (il culmine è nel [[1904]] con 926.000 soci)<ref name="stat1904"> Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, ''Elenco delle società di mutuo soccorso in Italia al 31 dicembre 1904 (Studio statistico)'', Roma 1906 </ref>.
 
All'linizio inizio del [[XX secolo]] Concon l'avvento del [[fascismo]] le SOMS vennero sciolte o incorporate in organizzazioni fasciste.
[[File:Villa Del Foro - Opera Nazionale Dopolavoro - anni '30 circa.jpg|left|thumb|La sede della SOMS di Villa del Foro ([[Alessandria]]) durante il periodo Fascista]]
Verso la fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], quando le SOMS ripresero ad espandersi, la società italiana era profondamente cambiata: i lavoratori avevano ottenuto maggiori tutele, erano state introdotte le [[pensione|pensioni]] ed era stata estesa la protezione nel campo [[Sistema sanitario|sanitario]] (almeno per il lavoro dipendente), mentre scarsa era la "copertura" per [[libero professionista|professionisti]] e [[lavoro autonomo|lavoratori autonomi]]; nei loro confronti si spostò quindi la maggior parte del lavoro svolto dalle SOMS.