Gorgoneion: differenze tra le versioni

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== Evoluzione ==
[[Omero]] si riferisce alla Gorgone in quattro occasioni, ogni volta alludendo alla sola testa, come se la creatura fosse priva di corpo.<ref name="potts"/> La studiosa [[Jane Ellen Harrison]] scrive che "Medusa è una testa e nulla più... una [[maschera]] con un corpo aggiunto successivamente".<ref name="prolegomena">{{harvnb|Harrison|1991|pp=187-188}}.</ref> Fino al V secolo a.C., la testa era raffigurata come particolarmente orribile, con una [[Lingua (anatomia)|lingua]] sporgente, [[zanne]] di [[cinghiale]], guance rigonfie, bulbi oculari fissi verso l'osservatore e [[Serpente|serpenti]] attorcigliati intorno al volto.
 
Lo sguardo fisso frontale e diretto, "apparentemente rivolto fuori dal suo contesto iconografico e direttamente sfidante l'osservatore",<ref>{{harvnb|Ogden|2008|p=35}}.</ref> era fortemente innaturale nell'antica arte greca. In alcuni casi una [[barba]] (simboleggiante probabilmente strisce di [[sangue]]) era aggiunta al suo mento, facendola apparire come una [[Misteri dionisiaci|divinità orgiastica]] affine a [[Dioniso]].
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I ''gorgoneia'' appaiono per la prima volta nell'arte greca al volgere dell'VIII secolo a.C. Una delle più antiche rappresentazioni è su uno [[statere]] di [[elettro]] scoperto durante degli scavi presso [[Pario]].<ref name="potts">{{harvnb|Potts|1982|pp=26-28}}.</ref> Altri esempi degli inizi dell'VIII secolo furono trovati a [[Tirinto]]. Se andiamo ancora più indietro nella storia, c'è un'immagine simile proveniente dal palazzo di [[Cnosso]], databile al XV secolo a.C. [[Marija Gimbutas]] sostiene addirittura che "la Gorgone risale almeno al 6000 a.C., come illustra una maschera in ceramica proveniente dalla [[Sesklo|cultura di Sesklo]]".<ref>{{harvnb|Gimbutas|2001|p=25}}.</ref>
 
Nel VI secolo, i ''gorgoneia'' di tipo canonico "a maschera di leone" erano ubiquitari sui templi greci, specialmente a e intorno a [[Corinto]]. I ''gorgoneia'' sui [[Frontone (architettura)|frontoni]] erano comuni in [[Sicilia]]; la più antica occorrenza essendo probabilmente nel [[Tempio di Apollo (Siracusa)|Tempio di Apollo]] a [[Siracusa]].<ref name="marconi">{{harvnb|Marconi|2007|pp=214-217}}.</ref> Intorno al 500 a.C., cessarono di essere usati per la decorazione di edifici monumentali, ma erano ancora presenti sulle [[Antefissa|antefisse]] di strutture più piccole per tutto il secolo successivo.<ref name="marconi"/>
 
A parte i templi, le immagini della Gorgone sono presenti su vestiti, piatti, armi e monete ritrovate in tutta la regione mediterranea dall'[[Etruria]] alla costa del [[Mar Nero]]. Le [[Moneta|monete]] con la Gorgone erano coniate in 37 città, rendendo la sua immagine sulle monete seconda come [[Numismatica|ubiquità numismatica]] soltanto ai vari principali [[Olimpi|dei dell'Olimpo]].<ref name="potts"/> Sui pavimenti a [[mosaico]], il ''gorgoneion'' era di solito raffigurato accanto alla soglia, come se la proteggesse da intrusi ostili; sulle fornaci [[Attica|attiche]], il ''gorgoneion'' sopra la porta della fornace proteggeva dagli incidenti.<ref>{{harvnb|Harrison|1991|p=189, figs. 27-30}}.</ref>
 
Le immagini della Gorgone rimasero popolari anche nei tempi cristiani, specialmente nell'[[Impero bizantino]], compreso il [[Rus' di Kiev]], e furono riportate in auge in Occidente dagli artisti del [[Rinascimento italiano]]. Sono documentati studi di Leonardo e il [[Caravaggio]] realizzò dei celebri gorgoneia realisticamente dipinti su scudi di legno.