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{{Magistrato romano
|nome =Eutropio
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Era probabilmente di origine italica (così è citato nella [[Suda (enciclopedia)|Suda]])<ref>Ettore Paratore, ''Storia della Letteratura Latina dell'Età Imperiale'', Milano, BUR Biblioteca Universale Rizzoli, 1992, pag. 302, ISBN 88-17-11253-4</ref>. Ricoprì in due riprese importanti cariche pubbliche sotto vari imperatori. Professava il [[Paganesimo]].
 
Prese parte alla [[campagna sasanide di Giuliano|campagna sasanide]] dell'imperatore [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]] nel [[363]]. Successivamente ricoprì incarichi di estrema importanza a [[Costantinopoli]], al servizio dell'imperatore [[Valente di Bisanzio|Valente]] ([[364]]–[[378]]), di cui fu segretario e storico (''magister memoriae'') e su richiesta del quale scrisse il ''Breviarium ab Urbe condita'' ("Breviario dalla fondazione di Roma"). Nel 371/372 fu [[proconsole]] (governatore) della provincia d'[[Asia (provincia romana)|Asia]]; restaurò alcune costruzioni di [[Magnesia al Meandro|Magnesia]] sul Menandro, e fu accusato di tradimento dal suo successore Festo, ma assolto.

Sotto [[Teodosio I]] fu [[prefetto del pretorio dell'Illirico]] nel 380-381, e nel [[387]] fu [[console (storia romana)|console]] posterior.

Un altro storico, [[Giorgio Codino]], nel suo ''De originibus Constantinopolitanis'' ("Sulle origini di Costantinopoli"), afferma che Eutropio fu segretario di [[Costantino I]], ma non è chiaro se si tratta della stessa persona. Morì dopo il [[387]].
 
== Il ''Breviarium'' ==
{{Vedi anche|Breviarium ab Urbe condita}}
Il ''Breviarium ab urbe condita'', in dieci libri, è un compendio della storia romana, dalla fondazione della città fino alla morte di [[Gioviano]], avvenuta nel [[364]].L'attenzione dell'autore è concentrata più agli avvenimenti di politica estera, alle campagne e alle guerre di conquista, che alla politica interna. Gli ultimi quattro libri, dedicati alle vicende imperiali, offrono, però, interessanti ritratti dei sovrani.Le fonti utilizzate da Eutropio sono varie: da [[Tito Livio]] e [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], fino a cronache a noi non pervenute e ai ricordi personali dell'autore.Lo stile, generalmente imparziale, è semplice e chiaro, rendendo l'opera accessibile a tutti e contribuendo al suo enorme successo. Essa, infatti, non soltanto fu usata come testo di iniziazione al latino nelle scuole (come ancora oggi accade), ma suscitò tanto interesse che fu ampliata a più riprese (fino all'età di [[Giustiniano]] da [[Paolo Diacono]] e, successivamente, fino al tempo di [[Leone V l'Armeno|Leone l'Armeno]] da [[Landolfo Sagace]] nella ''[[Historia Miscella]]'') e ne vennero eseguite traduzioni anche in [[lingua greca|greco]] (quella di [[Capitone Licio]] è perduta, mentre rimane pressoché completa quella di [[Peanio]]).
Il ''Breviarium ab urbe condita'', in dieci libri, è un compendio della storia romana, dalla fondazione della città fino alla morte di [[Gioviano]], avvenuta nel [[364]].
 
L'attenzione dell'autore è concentrata più agli avvenimenti di politica estera, alle campagne e alle guerre di conquista, che alla politica interna. Gli ultimi quattro libri, dedicati alle vicende imperiali, offrono, però, interessanti ritratti dei sovrani.
 
Le fonti utilizzate da Eutropio sono varie: da [[Tito Livio]] e [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], fino a cronache a noi non pervenute e ai ricordi personali dell'autore.
 
Il ''Breviarium ab urbe condita'', in dieci libri, è un compendio della storia romana, dalla fondazione della città fino alla morte di [[Gioviano]], avvenuta nel [[364]].L'attenzione dell'autore è concentrata più agli avvenimenti di politica estera, alle campagne e alle guerre di conquista, che alla politica interna. Gli ultimi quattro libri, dedicati alle vicende imperiali, offrono, però, interessanti ritratti dei sovrani.Le fonti utilizzate da Eutropio sono varie: da [[Tito Livio]] e [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], fino a cronache a noi non pervenute e ai ricordi personali dell'autore.Lo stile, generalmente imparziale, è semplice e chiaro, rendendo l'opera accessibile a tutti e contribuendo al suo enorme successo. Essa, infatti, non soltanto fu usata come testo di iniziazione al latino nelle scuole (come ancora oggi accade), ma suscitò tanto interesse che fu ampliata a più riprese (fino all'età di [[Giustiniano]] da [[Paolo Diacono]] e, successivamente, fino al tempo di [[Leone V l'Armeno|Leone l'Armeno]] da [[Landolfo Sagace]] nella ''[[Historia Miscella]]'') e ne vennero eseguite traduzioni anche in [[lingua greca|greco]] (quella di [[Capitone Licio]] è perduta, mentre rimane pressoché completa quella di [[Peanio]]).
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* C. Santini (ed.), ''Eutropius. Breviarium ab urbe condita'', Leipzig 1979.
* Eutropio, ''Storia di Roma'', Introduzione di Fabio Gasti, Traduzione e note di Fabrizio Bordone, Santarcangelo di Romagna, Rusconi Libri, 2014, ISBN 978-88-18-03023-5
* Arnold Hugh Martin Jones, John Robert Martindale, J. Morris, "Eutropius 2", ''The Prosopography of the Later Roman Empire: A.D. 260-395'', volume 1, Cambridge University Press, 1971, ISBN 0521072336, p.&nbsp;317.
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|s=Autore:Eutropio}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.thelatinlibrary.com/eutropius.html ''Breviarium ab Urbe condita'' (testo latino)]
* [http://www.intratext.com/X/LAT0115.htm ''Breviarium ab Urbe condita''] (testo latino [[IntraText]], indici e concordanze)
* [http://www.forumromanum.org/literature/eutropius/index.html ''Breviarium ab Urbe condita'' (testo latino e traduzione inglese)]
 
{{Box successione
|tipologia = magistrato romano
|carica = ''[[Consoli tardo imperiali romani|<span style="color:#FFA257;">Fasti consulares</span>]]''
|immagine = Consul et lictores.png
|precedente= [[Onorio (imperatore)|Flavio Onorio]],<br />[[Euodio|Flavio Euodio]]
|periodo = ([[387|387 d.C.]])<br />con [[Valentiniano II|Imperatore Cesare Flavio Valentiniano Augusto]]&nbsp;III
|successivo= [[Magno Massimo|Imperatore Cesare Flavio Magno Massimo Augusto]]&nbsp;II,<br />[[Teodosio I|Imperatore Cesare Flavio Teodosio Augusto]]&nbsp;II,<br />[[Materno Cinegio]]
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|biografie|Lingua latina|storia}}
 
[[Categoria:Consoli imperiali romani]]