Storia della filosofia occidentale: differenze tra le versioni

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==Filosofia antica==
{{Vedi anche|Filosofia greca}}
Anche senza arrivare ad affermare che «tutta la storia della filosofia occidentale non è che una serie di note a margine su Platone» (come scrisse [[Alfred North Whitehead|Whitehead]])<ref>«''The safest general characterization of the European philosophical tradition is that it consists of a series of footnotes to Plato''» ([[Alfred North Whitehead]], in ''Process and Reality'', p. 39, Free Press, 1979).</ref>, non si può tuttavia negare che tutti i filosofi posteriori alla fioritura del [[Filosofia antica|pensiero antico]] abbiano avuto come punto di riferimento - anche in funzione polemica e distruttiva - le tematiche sollevate dai filosofi antichi (e da essi stessi risolte in modo eterogeneo) attorno al fine dell'agire [[morale]], al rapporto tra l'uomo e la [[verità]], tra [[intelletto]] e [[realtà]].
=== I presocratici ===
{{vedi anche|Presocratici}}
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=== L'ellenismo ===
{{vedi anche|filosofiaFilosofia ellenistica|Filosofia latina}}
Dopo [[Aristotele]] avrà quindi inizio il periodo [[ellenismo|ellenistico]], in cui la cultura greca si fonderà con quella latina. Durante questo periodo si svilupparono tre principali correnti filosofiche: l'[[epicureismo]], lo [[stoicismo]], e il [[neoplatonismo]]. Rispetto alle altre correnti, il neoplatonismo sembrò concentrare ancora di più l'indagine sulla [[esistenza|condizione umana]] e sulle possibilità date al singolo di trascendere il mondo quotidiano, mostrandone la contingenza. Il pensiero neoplatonico, il cui maggiore esponente fu [[Plotino]], si proponeva così di essere un cammino di liberazione per l'uomo. Come molti altri [[platonismo|platonici]], Plotino pose uno scarto tra il mondo sensibile, sede dell'oscurità e della divisione, e il cosmo ''noetico'', che è la vera realtà, prima manifestazione dell'[[essere]] e sede dell'[[Intelletto]], generato a sua volta da un principio ineffabile (indicato da [[Plotino]] con il nome di [[Uno (filosofia)|Uno]] o [[Bene (etica)|Bene]]), e coglibile solo con un contatto di natura a-razionale chiamato ''epafé'' o ''henosis''. L'[[Anima]] infine percorre l'universo plotiniano dal cosmo noetico al mondo materiale, verso cui essa discende per prendersene cura. La discesa dell'anima si trasforma per l'uomo in una caduta, causata dalla falsa credenza che scambia il mondo sensibile per la vera realtà, e dall'[[oblio]] della natura noetica di ciascuno di noi. La filosofia ha dunque il compito di riunire l'uomo alla sua patria intelligibile. Questa concezione dell'universo, e questo valore salvifico della filosofia sarà ripresa in tutte le forme che acquisirà dopo Plotino la filosofia neoplatonica.
 
==Filosofia medievale==
{{vedi anche|filosofiaFilosofia medievale}}
[[File:Antonello da Messina 009.jpg|upright=0.5|thumb|[[Agostino d'Ippona]]]]
La filosofia medievale costituisce un imponente ripensamento dell'intera tradizione classica sotto la spinta delle domande poste dalle tre grandi religioni [[Monoteismo|monoteiste]].