Stufa a pellet: differenze tra le versioni

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Lo scarico dei fumi derivanti dalla combustione avviene con un tubo di diametro variabile anch'esso a seconda del modello, da 8 a 10 cm di diametro. La tubazione deve essere in materiale resistente alle temperature di esercizio, agli acidi e alle eventuali condense prodotte dalla combustione, in Italia secondo le norme[[Ente Nazionale Italiano di Unificazione | UNI]] si prescrive l'acciaio [[American Iron and Steel Institute |AISI]] 316.
 
La stufa necessita di una pulizia ordinaria del braciere e del cassetto cenere (se presente) da effettuare con più o meno frequenza a seconda dell'utilizzo in termini di tempi di funzionamento e di potenza impostata e del tipo di pellet impiegato, la pulizia può essereva fatta con l'[[aspiracenere]], mentre per pulire il vetro della stufa dai residui di cenere, va usato un prodotto speciale adatto a tale vetro; inoltre va pulita in modo più approfondito almeno una volta all'anno, ma anche più spesso in base al modello e all'utilizzo. Potrebbe essere necessario l'intervento di un tecnico per questa operazione.
 
Esistono stufe a pellet ricoperte di [[ceramica]] o rivestite in [[acciaio]]. La ceramica non scotta e mantiene a lungo il [[calore]], mentre l'acciaio può raggiungere temperature elevate ma si raffredda molto più in fretta. Esistono altresì modelli di stufe a pellet dedicati al riscaldamento dell'acqua per i [[termosifone|radiatori]]. In tali prodotti sono presenti all'interno [[scambiatore di calore|scambiatori di calore]] in cui è presente l'acqua che una volta riscaldata circolerà nell'impianto dei [[termosifone|termosifoni]]. È inoltre possibile far coesistere questo tipo di stufa e un'altra fonte di calore (es. una calderina a gas) in modo che funzionino alternativamente.