Al-Malik al-Salih Isma'il: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AlessioBot (discussione | contributi)
m →‎Note: Bot: +portale
BetaBot (discussione | contributi)
m Bot: Sistemo note con collegamenti esterni senza titolo (documentazione)
Riga 45:
Mentre i militari e gli amministratori che avevano operato sotto il padre si contendevano le ricche spoglie del suo Sultanato, in [[Egitto]], [[Saladino]] riconobbe Ismāʿīl come suo signore, sebbene nutrisse ben altri intendimenti sull'[[Egitto]] e la [[Siria]].
 
Saladino entrò a [[Damasco]] nel 1174 e si proclamò come il legittimo Reggente di al-Malik al-Ṣāliḥ Ismāʿīl, e nel 1176 sconfisse gli [[Zengidi]] fuori della città, sposò la vedova di Norandino, [['Ismat al-Din Khatun]], e fu riconosciuto come il governante della Siria. al-Malik al-Ṣāliḥ Ismāʿīl morì nel 1181.<ref name=autogenerato1>[http://islamiccoins.ancients.info/Zangids/ZangidsHistory.htm Coins of the Zangids of Syria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
<ref>''The Damascus Chronicle of the Crusades'', Extracted and Translated from the Chronicle of [[Ibn al-Qalanisi|Ibn al-Qalānisī]]. [[H.A.R. Gibb]], 1932 (reprint, Dover Publications, 2002)</ref>
Secondo le narrazioni crociate caratterizzate da un buon rateo di fantasia, sua madre sarebbe stata la sorella di [[Bertrando di Tolosa]], che era stato fatto prigioniero da Norandino nel corso della [[Seconda Crociata]]. Una leggenda simile coinvolgeva anche la madre di [[Zengi]], nonno di Ismāʿīl.<ref>http: name=autogenerato1 //islamiccoins.ancients.info/Zangids/ZangidsHistory.htm</ref>
<ref>''The Damascus Chronicle of the Crusades'', Extracted and Translated from the Chronicle of Ibn al-Qalānisī. H.A.R. Gibb, 1932 (reprint, Dover Publications, 2002)</ref>
 
==Note==
 
<references />
{{reflist}}
<!--