Regno d'Ungheria (1538-1867): differenze tra le versioni

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Carlo organizzò il paese con un'amministrazione centralizzata e nel [[1715]] fondò un nuovo esercito stabile sotto il suo diretto comando, interamente composto da persone non-nobili. Questa politica ridusse gli obblighi militari dei nobili senza abrogare la loro esenzione dalla tassazione. Carlo inoltre bandì la conversione al [[protestantesimo]], richiedendo agli impiegati civili di professare obbligatoriamente il [[cattolicesimo]].
[[File:The coronation sword-strokes of Maria Theresa in Presburg.jpg|thumb|Maria Teresa durante la sua cerimonia d'incoronazione a regina d'Ungheria tenutasi a Presburgo nel 1741]]
Maria Teresa (1741–80) si scontrò da subito con la potente [[Prussia]] di [[Federico II di Prussia|Federico II]] quando divenne capo della casata degli Asburgo. Nel [[1741]] ella presenziò per la prima volta la [[Dieta di Budapest]] portando con sé il figlio da poco avuto e seppe guadagnarsi il supporto dei nobili ungheresi i quali vedevano nel mantenimento degli Asburgo sul trono ungherese la sicurezza della difesa dei loro interessi. In Ungheria, Maria Teresa fondò diverse scuole speciali per attirare molti nobili ungheresi a [[Vienna]].
 
Sotto Carlo prima e Maria Teresa poi, l'Ungheria iniziò un profondo declino economico. Secoli di occupazione ottomana e guerre avevano ridotto drasticamente la popolazione ungherese e gran parte del paese, in particolar modo a sud, era disabitato. Cogliendo l'occasione, i proprietari terrieri locali si organizzarono per recuperare il loro potere. Per tutta risposta, gli Asburgo iniziarono a colonizzare l'Ungheria con un gran numero di contadini provenienti da tutta l'Europa, in particolare slovacchi, serbi, croati e tedeschi. Da Vienna e dalla Polonia migrarono anche molti ebrei. La popolazione dell'Ungheria venne più che triplicata ad 8.000.000 di abitanti tra il [[1720]] ed il [[1787]], ma solo il 39% della popolazione erano magiari, perlopiù viventi nelle regioni centrali della nazione.
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[[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] (1780–90), sovrano dinamico e fortemente influenzato dall'Illuminismo, riuscì a risollevare l'Ungheria dalla sua situazione quando ereditò il trono da sua madre, Maria Teresa. Attraverso il [[giuseppinismo]], Giuseppe II tentò di centralizzare il controllo dell'impero reggendolo come un despota illuminato, al punto da giungere a rifiutare l'incoronazione ufficiale in Ungheria per non sentirsi obbligato poi a sottostare alla costituzione del luogo. Nel [[1781]]-82 Giuseppe emise la [[Patente di Tolleranza]] seguita dall'[[Editto di Tolleranza del 1782|Editto di Tolleranza]] che garantì a protestanti ed ortodossi i pieni diritti civili ed agli ebrei la libertà di professione. Egli decretò inoltre che il tedesco avrebbe rimpiazzato il latino nei documenti ufficiali come accadeva nel resto dell'Impero e concesse ai contadini la libertà di lasciare i loro padroni, di sposarsi e di porre i loro figli a condurre altri lavori. Ungheria, Slavonia, Croazia, Frontiera Militare austriaca e Transilvania divennero un unico territorio, noto col nome di Regno d'Ungheria. Quando i nobili ungheresi si rifiutarono di rinunciare alla loro prerogativa di esenzione dalle tasse, Giuseppe II bandì le importazioni di beni lavorati ungheresi in Austria così da costringere i nobili a recedere dalle loro posizioni.
 
Le riforme di Giuseppe oltraggiarono i nobili ed il clero ungherese ed i contadini non furono soddisfatti alimentando il malcontento per le tasse, per la coscrizione obbligatoria e per la requisizione di rifornimenti. Gli ungheresi percepirono inoltre la riforma della lingua introdotta da Giuseppe come un vero e proprio tentativo di egemonia culturale e reagirono continuando ad utilizzare la loro lingua madre. I nobili di bassa estrazione furono in aperto contrasto con l'altraalta aristocrazia, della quale meno ladella metà era ungherese. Il risveglio nazionale ungherese contribuì anche a smuovere gli animi di slovacchi, rumeni, serbi e croati in Ungheria e Transilvania che si sentivano schiacciati dall'egemonia tedesca ed ungherese.
Negli ultimi anni del suo regno, Giuseppe portò avanti una costosa e sfortunata campagna contro i turchi che indebolì l'impero. Il 28 gennaio [[1790]], tre settimane prima della sua morte, l'imperatore emise un decreto cancellando tutte le sue precedenti riforme come la [[Patente di Tolleranza]] e l'abolizione degli ordini religiosi.