Max Reinhardt: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
rb Colombaros
Riga 45:
 
Reinhardt mise in scena anche altri autori non graditi al pubblico borghese come [[Romain Rolland]], [[August Strindberg]] e [[Georg Büchner]] ma la sua più grande scommessa fu [[Arthur Schnitzler]] del quale il 13 febbraio 1904 rappresentò al ''Deutsches Theater'', il dramma in cinque atti ''Der einsame Weg'' (''La strada solitaria'') e il 22 novembre dello stesso anno al ''Kleines Theater'' (nuovo nome del ''Cabaret Schall und Rauch'') gli atti unici ''Der tapfere Cassian'' (''Il valoroso Cassian'') e ''Der grüne Kakadu'' (''Il pappagallo verde''), mentre un terzo atto unico, ''Das Haus Delorme'' (''Mathilde Delorme''), non ebbe luogo per un divieto della censura.
 
Nel [[1910]] presenzia alla prima assoluta della [[Sinfonia n. 8 (Mahler)]] a [[Monaco di Baviera]].
Nel [[1911]] cura la regia della prima assoluta di [[Der Rosenkavalier]] di [[Richard Strauss]] al [[Semperoper]] di Dresda e scrive con [[Karl Vollmöller]] il libretto di ''Das Mirakel'' di [[Engelbert Humperdinck]] curando la regia per la prima assoluta a Londra e nel [[1912]] la regia della prima assolta di ''Le bourgeois gentilhomme (Strauss)'' a [[Stoccarda]].
 
Dopo la fallita [[rivoluzione]] [[Lega Spartachista|spartachista]] del [[1919]] che aveva avuto fra i suoi fautori il movimento [[dadaismo|dadaista]] berlinese e un autore teatrale come [[Ernst Toller]], Reinhardt, che già aveva fondato fra il '15 il '18 il ''Berliner Volksbühne'', ovvero il teatro proletario berlinese, si scontrò con [[Erwin Piscator]] per la conduzione di questo teatro, in quanto Piscator, che lo considerava rappresentante del teatro borghese non politicizzato, lo dichiarava inadatto alla conduzione di un teatro d'impronta [[comunista]].