Tiranno: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il titolo nobiliare di origine [[Bisanzio|bizantina]] in uso nell'Europa orientale|[[Despota (bizantino)]]|Despota}}
'''Tiranno''' è il termine attribuito a colui che dapprima raggiunge e poi esercita in maniera [[egemonia|egemonica]] il potere attraverso la violenza e il dispotismo, dando vita così ad una tirannide o ad una [[dittatura]]. Termini assimilabili o sinonimi di tiranno sono perciò despota e [[dittatore]]. Parola con cui si indicava nella Grecia dei [[secolo VII|secoli VII]] - [[secolo VI|VI a.C.]], chi si impadroniva del potere con sistemi rivoluzionari opponendosi al re o al capo eletto, sostituendo al governo [[oligarchia|oligarchico]] delle [[Città-Stato]], un personale dominio. Il tiranno, molto spesso otteneva il potere con l'appoggio delle classi popolari, scontente della situazione politica. Quindi governava senza stravolgere sostanzialmente le leggi e le istituzioni preesistenti. Inoltre ricopriva personalmente e affidava a suoi fidi le maggiori magistrature, promuoveva lo sviluppo dei commerci, delle opere pubbliche e dell'agricoltura, generalmente nell'interesse del popolo sottomesso ed in contrapposizione ai privilegi dell'aristocrazia. I più noti tiranni furono [[Policrate di Samo]], [[Clistene di Sicione]], [[Pisistrato]] ad [[Atene]], [[Dionisio I di Siracusa]].
 
== La nascita della tirannide ==