Architettura postmoderna: differenze tra le versioni

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disambigua Charles Moore
disambigua Charles Moore
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L''''architettura postmoderna''' definisce alcune esperienze che iniziarono a manifestarsi dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo]], e che divennero un movimento solo nella seconda metà degli [[Anni 1970|anni settanta]].
Il Postmoderno in architettura si caratterizza per il ritorno dell'ornamento e per il [[citazionismo]] ed è considerata una risposta al formalismo dell'[[International Style (architettura)|International Style]] e del [[movimento Moderno|modernismo]].
Per il fatto che siano riapparse le citazioni e gli ornamenti questa architettura è stata anche definita ''neoeclettica'', due opere paradigmatiche di questo eclettismo possono essere considerate la [[Neue Staatsgalerie]] di [[Stoccarda]] di [[James Frazer Stirling|James Stirling]] e la [[Piazza d'Italia (New Orleans)|Piazza d'Italia]] a [[New Orleans]] di [[Charles Moore (architetto)||Charles Moore]].
 
== Storia e sviluppo ==
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[[File:Portland Building 1982.jpg|thumb|Portland Public Service Building, di [[Michael Graves]] (1982)]]
L'architetto americano [[Charles Jencks]] constata nel citato ''"Linguaggio dell'Architettura Postmoderna"'' la ricomparsa di un'architettura antropomorfica, che nasce dalla combinazione di classico e vernacolare. Quindi individua, addirittura, una data precisa di fine del Movimento Moderno: il 15 luglio [[1972]], coincidente con la demolizione, per le sue condizioni di inabitabilità, di un quartiere costruito negli [[anni 1950|anni cinquanta]] nella città di Saint Louis, nel rispetto degli indirizzi dei [[CIAM]] dall'architetto nippoamericano [[Minoru Yamasaki]].
Nel [[1978]] venne realizzata una delle opere più significative del post moderno: "[[Piazza d'Italia]]" di [[Charles Moore (architetto)||Charles Moore]] ([[1925]]-[[1993]]), incaricato dalla comunità italo-americana di [[New Orleans]] di progettare uno spazio comunitario, che ricordasse le origini del [[gruppo sociale]]. Nell'opera v'è sia la citazione, il frammento storico, attraverso rielaborazione della ”[[fontana]]”, struttura architettonica tipica dell'[[architettura italiana]], dove alcuni hanno voluto anche rivedere una rienterpretazione della [[Fontana di Trevi]]. Appare poi il richiamo al [[particolare architettonico]] e ad un elemento storico, come il [[colonna]]to. La fontana infatti si svolge in altezza con una serie di cinque colonnati curvilinei ed autonomi, che costruiscono [[Portico|portici]] e [[Nicchia|nicchie]] seguendo la circolarità della piazza: ognuno di essi, posto ad altezza diversa rispetto agli altri, ridisegna un particolare e diverso [[ordine architettonico]] ([[Ordine dorico|Dorico]], [[Ordine tuscanico|Tuscanico]], [[Ordine ionico|Ionico]], [[Ordine corinzio|Corinzio]] e [[Ordine composito|Composito]]) quasi un cammino dentro la [[storia dell'architettura|storia]]. C'è infine il riferimento simbolico al tema: l'[[Italia]], il cui stivale geografico forma una gradinata all'interno della fontana e diviene parte integrante e centrale della [[piazza]].
 
Alcuni non riconoscono pienamente Moore come architetto post moderno; certo è comunque che quest'opera, pur riportando elementi tipici moderni come l'articolazione [[Spazio architettonico|spaziale]] della [[piazza]] (due semi[[Cerchio|cerchi]] sfalsati), rappresenta un superamento dei rigidi schemi dell'[[International Style (architettura)|International Style]].