I ragazzi del massacro (romanzo): differenze tra le versioni

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Lamberti decide di andare a trovare la sorella di Marisela, la signora Faluggi che aveva accettato l'affidamento di Ettore. La signora ricorda con disprezzo la vita del nipote e tra l'altro racconta che un giorno la maestra Crescenzaghi era venuta a casa sua per informarla che il ragazzo da tempo non andava più a scuola. Dalla donna la maestra aveva saputo dei traffici della famiglia. Allora la Crescenzaghi le aveva detto che avrebbe denunciato il caso alla polizia perché questo era l'unico modo di salvare il ragazzo. A seguito delle indagini venne scoperto il traffico illecito e i genitori di Ettore vennero arrestati e durante la detenzione il padre morì in carcere. Per la prima volta emerge il possibile movente del massacro: la vendetta.
 
=== EpilogoLa fine delle indagini ===
Lamberti e Mascaranti fanno irruzione nella casa di Marisela solo per scoprire che la donna e il ragazzo sono fuggiti. Lamberti si rende conto di avere perso: il ragazzo è con la Domenici e non c'è nessun modo di trovarlo in una città di due milioni di abitanti. Anzi sa che probabilmente la donna se ne sbarazzerà presto; avrà eliminato un pericoloso testimone e allo stesso tempo otterrà di aumentare la paura negli altri ragazzi.
 
Livia e Duca passano la notte in un albergo in Corso Buenos Aires, ma Duca non smette un attimo di pensare al ragazzo. Nel frattempo Marisela è arrivata in un nascondiglio alla periferia di Milano che aveva utilizzato più volte in passato con il suo uomo. Estratto il coltello colpisce Carolino ad un rene ma il ragazzo riesce a gettarsi verso la macchina e a scappare nella notte. Carolino vaga per Milano, mentramentre le forze le vengono meno. Alla fine decide di andare dall'unica persone che ha mostrato attenzione nei suoi confronti. Livia e Duca, mentre rientrano a casa lo trovano svenuto nella macchina posteggiata di fronte al portone.
 
Dopo essere stato tra la vita e la morte, Carolino sta meglio e inizia a raccontare quello che è successo. Quella sera Ettore aveva aperto il portone della scuola alla madre che era entrata nell'auto e aveva iniziato a colpire la maestra incitando i ragazzi a partecipare il massacro offrendo loro l'anice in cui aveva disciolto della droga. I "peggiori" tra i ragazzi presenti avevano partecipato alle sevizie e alle violenze.
 
=== Epilogo ===
Lamberti è convinto che la Marisela meriterebbe di morire. Un buon avvocato le avrebbe permesso di invocare l'infermità mentale e alla fine avrebbe scontato solo in parte le sue colpe. D'accordo con Carrua, Lamberti decide allora di raccontare i particolari del delitto in una conferenza stampa in modo da spingere Marisela a sentirsi braccata e indurla così al suicidio. In effetti la donna si lancia con l'auto contro un autobus; malgrado il terribile scontro se la cava con qualche costola rotta. Usciti dall'ospedale dopo l'arresto lamberti confessa a Livia e a Carrua che è contento che la storia sia finita in quel modo.
 
== Edizioni ==