Yehudah ben David Hayyuj: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 16:
 
== Biografia ==
È considerato il padre della grammatica scientifica della [[lingua ebraica]]. Nonostante fosse nato a Fez in Marocco, si trasferì a Cordoba in giovane età e risulta che vi sia rimasto fino alla morte. Fu allievo di [[Menahem ben Saruq]], che in seguito si troverà a difendere contro gli attacchi di [[Dunash ben Labrat]] e i suoi seguaci. Nel corso della propria vita elaborò le proprie teorie sulla grammatica ebraica, che poi avrebbe dovuto sostenere in opposizione alle teorie del suo maestro. La sua perfetta conoscenza della leteratura sulla grammatica araba lo portò ad applicare alla grammatica ebraica le teorie elaborate dai grammatici arabi, diventando così il fondatore dello studio scientifico di tale disciplina. Prima di lui gli studiosi trovavano grandi difficoltà a spiegare, seguendo le regole della morfologia ebraica, le divergenze tra i verbi regolari, cosiddetti ''verbi forti'', ed i ''verbi deboli''. In questo campo sembrava che dovesse regnare una confusione senza speranza di soluzione, e fu impiegata molta ingenuità nel tentativo di scoprire i principi che regolavano la coniugazione dei verbi. Dunash segnalò la debolezza dell'asserzione di Menahem secondo la quale in ebraico ci fossero rispettivamente temi con tre lettere, temi con due lettere e temi con una lettera. Ma se questa la segnalazione era sulla via verso la soluzione del problema, fu lasciato a Hayyuj l'incarico di trovarne la chiave. Egli affermò che tutti i temi dell'ebraico consistono in tre lettere; e che quando una di queste è una vocale, tale lettera può essere considerata come ''nascosta'' in diverse maniere nelle varie forme verbali.
 
Hayyuj esercitò una fondamentale influenza sulle generazionigenerazione successive da allora ad oggi. Tutti i seguenti grammatici ebraici finobasarono, ad oggie basano, la proprialoro opera sulla sua. E iI termini tecnici tuttora impiegati nelle correnti grammatiche ebraiche sonoebraichesono per la maggior parte semplici traduzioni dei termini arabi adoperati da Hayyuj. Le sue prime tre opere furono tradotte due volte in ebraico,: prima da [[Moses ibn Gikatilla]], poi da [[Abraham ibn Ezra]].
Hayyuj affermò che tutti i temi dell'ebraico consistono in tre lettere; e che quando una di queste è una vocale, tale lettera può essere considerata come ''nascosta'' in diverse maniere nelle varie forme verbali. Per rendere concrete le sue teorie scrisse il trattato sul quale si basa la sua reputazione, ''Kitab al-Af'al Dhawat Haruf al-Lin'' (Il libro dei verbi che contengono lettere deboli). È diviso in tre parti: la prima si occupa dei verbi la cui prima radicale è una lettera debole; la seconda dei verbi la cui seconda radicale è debole; e la terza dei verbi nei quali la terza radicale è debole. In ciascuna delle tre parti Hayyuj scrive quella che egli considera una lista completa dei verbi che appartengono alla classe in questione, elenca varie forme del verbo, e quando necessario aggiunge brevi commenti e spiegazioni. All'inizio di ogni divisione una serie di capitoli introduttivi descive sistematicamente i principi che sottostanno alla formazione dei temi appartenenti alla rispettiva divisione.
 
== Opere ==
Scrisse poi un supplemento al trattato dal titolo ''Kitab al-Af'al al Dhawat Mathalain'' (Il libro dei verbi che contengono lettere doppie), nel quale stabilisce i principi che governano i verbi la cui seconda e terza radicale sono uguali. Elenca una lista di tali verbi, con le loro varie forme come sono presenti nella Bibbia.
* ''Kitab al-Af'al Dhawat Haruf al-Lin'' (Il libro dei verbi che contengono lettere deboli). Scritto per rendere concrete le sue teorie, è tuttora il trattato sul quale si basa la reputazione dell'autore. È diviso in tre parti:
 
# La prima si occupa dei verbi la cui prima radicale è una lettera debole.
Scrisse anche ''Kitab al-Tanqit'' (Il libro della punteggiatura), probabilmente eseguito prima dei due trattati principali, nel quale descrive le caratteristiche che sottostanno all'uso massoretico dell vocali e dele parole accentate. Questa opera si occupa soprattutto dei nomi, ed ha fini più pratici che teorici.
# La seconda dei verbi la cui seconda radicale è debole.
 
# La terza dei verbi nei quali la terza radicale è debole.
Scrisse inoltre un quarto libro, ''Kitab al-Naif'' (Il libro degli estratti), ma ne è sopravvissuto soltanto un frammento, mai pubblicato finora, oltre a citazioni da parte di autori a lui successivi. Il libro era un supplemento alle sue due opere grammaticali relative al verbo, e nel quale elencò i verbi da lui omessi nei trattati precedenti. Con questo anticipò in certo qual modo l'opera ''Mustalhaq'' di ibn Janah, che ebbe lo stesso scopo. Raggruppò e commentò i temi verbali in questione non in ordine alfabetico, ma nell'ordine nel quale sono presenti nella Bibbia.
In ciascuna delle tre parti Hayyuj scrive quella che egli considera una lista completa dei verbi che appartengono alla classe in questione, elenca varie forme del verbo, e quando necessario aggiunge brevi commenti e spiegazioni. All'inizio di ogni divisione una serie di capitoli introduttivi descive sistematicamente i principi che sottostanno alla formazione dei temi appartenenti alla rispettiva divisione.
 
Scrisse poi un supplemento al trattato dal titolo* ''Kitab al-Af'al al Dhawat Mathalain'' (Il libro dei verbi che contengono lettere doppie). Costituisce un supplemento al trattato precedente, nel quale stabilisce i principi che governano i verbi la cui seconda e terza radicale sono uguali. Elenca una lista di tali verbi, con le loro varie forme come sono presenti nella Bibbia.
Hayyuj esercitò una fondamentale influenza sulle generazioni successive. Tutti i seguenti grammatici ebraici fino ad oggi basano la propria opera sulla sua. E i termini tecnici tuttora impiegati nelle correnti grammatiche ebraiche sono per la maggior parte semplici traduzioni dei termini arabi adoperati da Hayyuj. Le sue prime tre opere furono tradotte due volte in ebraico, prima da [[Moses ibn Gikatilla]], poi da [[Abraham ibn Ezra]].
Scrisse anche* ''Kitab al-Tanqit'' (Il libro della punteggiatura),. probabilmenteProbabilmente eseguito prima dei due trattati principali, nel quale descrive le caratteristiche che sottostanno all'uso massoretico dell vocali e dele parole accentate. Questa opera si occupa soprattutto dei nomi, ed ha fini più pratici che teorici.
* Scrisse inoltre un quarto libro, ''Kitab al-Naif'' (Il libro degli estratti), ma: neNe è sopravvissuto soltanto un frammento, mai pubblicato finora, oltre a citazioni da parte di autori a lui successivi. Il libro era un supplemento alle sue due opere grammaticali relative al verbo, e nel quale elencò i verbi da lui omessi nei trattati precedenti. Con questo anticipò in certo qual modo l'opera ''Mustalhaq'' di ibn Janah, che ebbe lo stesso scopo. Raggruppò e commentò i temi verbali in questione non in ordine alfabetico, ma nell'ordine nel quale sono presenti nella Bibbia.
 
== Opere ==