Scrittura privata: differenze tra le versioni
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== Caratteristiche ==
Essa "fa piena [[Prova (diritto)|prova]], fino a [[querela di falso]], della provenienza
La regola di prova legale, però, non concerne la veridicità delle dichiarazioni stesse, che è sempre rimessa al libero convincimento del giudice. La legge considera sempre riconosciuta la scrittura privata cosiddetta "autenticata", che è stata sottoscritta alla presenza di un [[pubblico ufficiale]] che, previo accertamento, attesta l'identità della [[persona fisica|persona]] che sottoscrive<ref>art. 2703 c.c.</ref>.
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Nel processo civile la scrittura privata non autenticata deve ritenersi tacitamente riconosciuta quando la parte alla quale la scrittura è attribuita o contro la quale è prodotta è contumace ovvero, se costituita, non la disconosce nella prima udienza o nella prima difesa successiva alla produzione (art. 215 c.p.c.).
Alla parte rimasta contumace deve essere notificato il verbale di causa in cui si dà atto della produzione della scrittura privata (Corte Cost., 28 novembre 1986, n. 250; 6 giugno 1989, n. 317). In ogni caso, ai sensi dell'art. 293,
== Il disconoscimento ==
Il disconoscimento è l'atto con cui la parte, in un [[Processo civile|giudizio civile]], nega formalmente la propria scrittura o la propria sottoscrizione". Se, però, non è l'autore del documento, ma un suo erede o avente causa, può limitarsi a dichiarare di non conoscerne la scrittura o la sottoscrizione
Il disconoscimento sposta l'iniziativa nel campo avverso: se la controparte intende valersi della scrittura disconosciuta, deve chiederne la verificazione
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