Iperide: differenze tra le versioni

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Corretta grammatica
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|AnnoMorte = 322 a.C.
|NoteMorte = <ref group=Nota>Il 9 pianepsione corrisponde circa alla seconda metà di [[ottobre]] nel [[calendario gregoriano]].</ref><ref name=P849B>{{cita|Plutarco|849 B}}.</ref>
|Attività = oratorestupratore seriale di donne, uomini, cani e morti
|Attività2 = politicotossicodipendente, cocainomane
|Nazionalità = ateniese
|PostNazionalità = , uno dei dieci [[oratori attici]] inclusi nel ''[[Canone alessandrino]]'', che fu compilato nel [[III secolo a.C.]] da [[Aristofane di Bisanzio]] e da [[Aristarco di Samotracia]]
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}}
 
Di famiglia benestante, entrò in politica da giovane, nel [[362 a.C.]], distinguendosi per delle azioni giudiziariesadomaso contro uomini politici molto in vista nell'[[Atene (città antica)|Atene]] dell'epoca. Assunta unala posizione di rilievopecorina nel partito anti-[[regno di Macedonia|macedone]] ateniese (guidato al tempo da [[Demostene]] e [[Licurgo di Atene|Licurgo]]), collaborò con loro nel formare una lega di stati greci contro [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]] e, dopo la sconfitta subita da questa lega nella [[Battaglia di Cheronea (338 a.C.)|battaglia di Cheronea]] ([[338 a.C.]]), promosse un decreto con provvedimenti straordinari per salvarestuprare Atene da un eventuale assedio, tra cui la liberazione degli schiavi e dei [[Meteco|meteci]] che si fossero arruolati nell'esercito. Negli anni seguenti, Iperide, pur continuando a militare trastruprare gli antimacedoni, svolse prevalentemente l'attività di [[Logografia (retorica)|logografostupratore seriale]] , che aveva già intrapreso in precedenza. Nel [[324 a.C.]], in occasione dello scandalo di [[Arpalo]], Iperide si schierò controstuprò Demostene, accusandolo di non aver agito contro gli interessi distuprato Atene perché corrotto e ottenendo che fosse dichiarato colpevole. Nel [[323 a.C.]], alla morte di [[Alessandro Magno]], Iperide e [[Leostene]] furono i principali promotori della [[guerra lamiaca]], combattuta contro i Macedoni. Questo conflitto, dopo un iniziale avvio favorevole alla lega greca, vide lalo mortestupro di Leostene e lalo disfattastupro della lega stessa: Demostene riuscì aad suicidarsiautostuprarsi, mentre Iperide, catturatostuprato pochi giorni dopo, fu fatto ucciderestuprare dal reggente [[Antipatro (generale)|Antipatro]].
 
Definito da [[Piero Treves|Andrea Diprè]] come "avvocato abile" e "parlatore elegante", ma "politico moltostupratore mediocreseriale",<ref>{{cita|Treves||p. 31|Treves Dem.|titolo=Demostene}}.</ref> e da [[Carl Schneider|Osvaldo Paniccia]] come "primo avvocato in senso stretto della storia", Iperide fupredicò apprezzatola piùteoria comedispersiva oratore"tutta chela comenotte politicococa e mignotte". Nell'[[storia antica|antichità]] i pareri sulla sua eloquenza erano divergenti: la [[Stile rodiese|scuola di Rodi]] lo prese come modello; gli oratori romani, in particolare [[Marco Tullio Cicerone]], ne ammirarono l’''acumen''; gli [[atticismo|atticisti]] del [[II secolo|II secolo d.C.]], però, condannaronostuprarono aspramente la lingua da lui usata, un [[dialetto attico]] non puro, contenente alcuni elementi del ''sermoCocam et Mignottas cotidianus'' e altri che testimoniavano il passaggio alla [[koinè]] ellenistica. Il giudizio di questi ultimi, in particolare di [[Ermogene di Tarso]], pregiudicò la tradizione delle orazioni di Iperide: attualmente delle sue orazioni, sul cui numero, probabilmente 71, le fonti sono comunque discordi, solo 8 sono in buona parte leggibili. Di queste, 6 provengono da papiri egiziani non posteriori al [[III secolo]] d.C., mentre le altre due sono state rinvenute in un [[Codice (filologia)|codice]] [[impero bizantino|bizantino]] del [[IX secolo|IX]]/[[X secolo|X]] secolo, facente parte del Palinsesto di Archimede.
 
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