Judith Butler: differenze tra le versioni

Le sue opere più note, [[Gender Trouble]] e [[Bodies That Matter]], ridiscutono la nozione di [[genere (scienze sociali)|genere]] e sviluppano la sua teoria della [[performatività di genere]]<ref>[http://www.believermag.com/issues/200305/?read=interview_butler Interview], Believer, maggio 2003</ref> che oggi ha un ruolo di primo piano nella riflessione [[femminista]] e [[queer]]. È un'attivista del movimento per i diritti degli omosessuali e interviene pubblicamente su temi di politica contemporanea. In particolare, critica la [[politica israeliana]] e il suo effetto sul [[conflitto israelo-palestinese]], sottolineando come Israele non rappresenti tutti gli ebrei o tutta l'opinione ebraica.<ref>[http://www.derstandard.at/1347492636246/ US-Philosophin Butler: Israel vertritt mich nicht], Der Standard, 15 settembre 2012</ref>

Butler è nata a [[Cleveland, Ohio]] da una famiglia russo-ungherese di origine ebraica.<ref>[http://www.lolapress.org/elec2/artenglish/butl_e.htm Interview with Judith Butler], maggio 2001</ref> La maggior parte della famiglia materna morì nell'Olocausto.<ref>[http://www.haaretz.com/news/judith-butler-as-a-jew-i-was-taught-it-was-ethically-imperative-to-speak-up-1.266243 Judith Butler: As a Jew, I was taught it was ethically imperative to speak up], [[Haaretz]], 24 febbraio 2010</ref>

 

[[Subjects of Sex/Gender/Desire]] (2005) è una critica al movimento femminista contemporaneo, che rischia, secondo Butler, di imitare le strategie dell'oppressore, specie quando lo riduce a soggetto singolo. Butler identifica vari livelli di oppressione, non riassumibili nei termini di una gerarchia che situa le donne al livello più basso.

 

Butler è attivista del movimento per i diritti degli omosessuali, del movimento femminista e di quello contro le guerre in Iraq, Afghanistan, Libano. Ha sostenuto il movimento [[Occupy Wall Street]] e nel 2005 la campagna [[Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni]] contro Israele. Fa parte del comitato di consulenza dell'organizzazione [[Jewish Voice for Peace]] ed è membro esecutivo della [[Faculty for Israeli-Palestinian Peace]] negli Stati Uniti e del [[Jenin Theatre]] in Palestina.

Nel [[2012]] Judith Butler ha ricevuto dalla città di Francoforte il [[Theodor W. Adorno Award|Premio Adorno]]. In passato il premio è stato assegnato, fra gli altri, a [[Jürgen Habermas]], [[Zygmunt Bauman]] e [[Jacques Derrida]]. Nell'occasione, il comitato del premio fu criticato dall'ambasciatore israeliano in Germania, dal Consiglio Centrale degli Ebrei tedesco e dal direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme a causa degli appelli di Butler a boicottare Israele.<ref>[http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4274289,00.html German Jews oppose award for US philosopher], Ynetnews</ref> Butler replicò che riteneva quelle critiche dirette non contro di lei, ma contro tutti coloro che si oppongono alla attuale politica israeliana.<ref>[http://www.haaretz.com/jewish-world/jewish-world-news/frankfurt-ripped-for-honoring-jewish-american-scholar-who-backs-israel-boycott-1.463424 Frankfurt ripped for honoring Jewish-American scholar who backs Israel boycott], [[Haaretz]], 7 settembre 2012</ref><ref>[http://www.lavoroculturale.org/judith-butler-sostengo-un-giudaismo-non-associato-alla-violenza-di-stato/ Sostengo un giudaismo non associato alla violenza di Stato], 3 settembre 2012</ref>

 

* Nicola Perugini, saggio introduttivo per ''[http://www.lavoroculturale.org/a-chi-spetta-una-buona-vita/ A chi spetta una buona vita?] ''Nottetempo, 2013 (2012,'' Can One Lead A Good Life in Bad Life?'') ISBN 88-7452-417-X

* Federico Zappino, [http://www.lavoroculturale.org/la-vita-psichica-del-potere-di-judith-butler/ ''Il potere della melanconia''], saggio introduttivo a ''La vita psichica del potere. Teorie del soggetto'', Mimesis 2013. ISBN 978-88-575-1606-6

 

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