*Terremoti profondi, con ipocentro a più di 300 km di profondità.
La maggior parte dei terremoti avviene relativamente vicino alla superficie terrestre, con profondità focali quindi inferiori a 70 km; ciononostante, alcuni sismi possono raggiungere addirittura una profondità di 700720 km. Tale sismicità è propria delle zone di [[subduzione]], dove la zolla oceanica, scorrendo al di sotto della zolla continentale, meno densa, sprofonda nel [[Mantello terrestre|mantello]]; non a caso, il valore di 700720 km rappresenta proprio la massima profondità che una placca litosferica può raggiungere subducendo.<ref>{{cita web|editore=Treccani|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ipocentro_(Enciclopedia-della-Scienza-e-della-Tecnica)/|autore=Fabio Romanelli|anno=2008|titolo=Ipocentro|opera=Enciclopedia della Scienza e della Tecnica|accesso=30 dicembre 2015}}</ref>
Non vi sono conosciuti sismi con ipocentri a profondità maggiori di 700720 chilometri,<ref>{{cita libro|p=729|titolo=Tutto scienze della terra|autore=Laura Massaglia|editore=De Agostini|anno=2006|ISBN=ISBN 8841827858}}</ref> in quanto - a tali profondità - le rocce cessano di esibire un [[fragilità|comportamento fragile]], assumendo caratteristiche [[duttilità|duttili]]: in questo modo, dovendo le rocce subire grandi deformazioni prima della rottura, si scongiura l'insorgere di eventi sismici. Da ciò ne consegue che, minore è la profondità dell'ipocentro, maggiori sono gli effetti del terremoto in superficie.
In particolare, se l'ipocentro si trova a bassa profondità, la zona interessata e sconvolta dal sisma (detta «area epicentrale») risulterà molto ridotta. Per contro, se il terremoto è profondo (ipocentro a grande profondità), l'area epicentrale è più vasta.<ref>{{cita web|url=http://www.ips.it/scuola/concorso/terremoti/home3.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050120083954/http://www.ips.it/scuola/concorso/terremoti/home3.htm|dataarchivio=20 gennaio 2005|titolo=Ipocentro ed epicentro}}</ref>
