Centri di servizio per il volontariato: differenze tra le versioni

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L'art. 15 della [[:wikisource:L. 11 agosto 1991, n. 266 - Legge-quadro sul volontariato|legge 266/91]], [[legge quadro]] sul [[volontariato]], prevede la costituzione dei '''Centri di Servizio per il Volontariato''', garantendo, grazie alle [[Fondazione bancaria|fondazioni bancarie]], che devono devolvere su base regionale almeno 1/15 dei loro proventi, il loro finanziamento.
Il decreto ministeriale dell'8 ottobre [[1997]] ha stabilito le modalità per la costituzione presso le Regioni (art. 4) dei Fondi Speciali per il Volontariato, amministrati dai Comitati di Gestione regionali. Lo stesso decreto, all'art. 4 ha fornito un'indicazione sulle attività che i Centri di Servizi per il Volontariato possono svolgere.
 
"I '''Centri di Servizio hannoper loil scopoVolontariato''' di(CSV) sostenerenascono eper qualificarepromuovere, l’attivitàvalorizzare die volontariato.dare Aun talsostegno fineconcreto eroganoalle le proprie prestazioni sotto formaOrganizzazioni di servizi a favore delle organizzazioni di volontariatoVolontariato, iscritte e non iscritte neiai registri regionali. Ine, al tempo particolarestesso, frasono l’altro:da questi gestiti.
a) approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti;
b) offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività;
c) assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti ad organizzazioni di volontariato;
d) offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale e nazionale."
 
L'art.I 15CSV sono stati istituiti delladalla [[:wikisource:L. 11 agosto 1991, n. 266 - Legge-quadro sul volontariato|legge 266/91]], [[legge quadro]] sul [[volontariato]] e, prevedesecondo laquanto costituzione deistabilito all'''Centriarticolo di15, Serviziovengono per il Volontariato''', garantendo,finanziati graziedalle alle [[Fondazione bancaria|fondazioni bancarie]], che devonoogni devolvereanno su base regionale almenodevolvono 1/15 dei loro proventi, il loro finanziamento.
Le attività che svolgono variano a seconda delle limitazioni che i Comitati di Gestione regionali dispongono per i Centri della propria regione.
 
Nel Decreto ministeriale dell'8 ottobre [[1997]] vengono invece illustrate specificatamente le attività svolte dai Centri di Servizi per il Volontariato.
Attualmente esistono 78 Centri di Servizio per il Volontariato, distribuiti in tutte le regioni di Italia. Nella maggior parte delle regioni si è scelto di costituire un CSV per ogni provincia (come in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania), in altri casi si è optato per un unico centro per tutta la regione (come in Toscana e Sardegna) oppure, soltanto in Sicilia e Molise, per una presenza mista di centri provinciali e, contemporaneamente, interprovinciali o circondariali.
 
In particolare, i servizi erogati sono:
* servizi di sportello (informazione, orientamento, consulenza e accompagnamento sulla gestione di un'associazione di volontariato, dal punto di vista legale, fiscale, amministrativo, normativo; relazioni con le istituzioni e gli enti locali; fund raising e orientamento per nuovi volontari);
* servizi di formazione per i volontari e gli operatori, ma anche attività di consulenza per l'organizzazione e la gestione di percorsi formativi;
* sostegno alla progettazione (consulenza e accompagnamento nella progettazione, nella ricerca di finanziamenti, nella partecipazione ai bandi; sostegno ai progetti delle OdV mediante contributi economici o tramite assunzione diretta di azioni e prestazioni dei progetti stessi);
* supporto logistico (concessione di spazi e attrezzature per le attività delle associazioni; punti di incontro del volontariato nel territorio; servizi per la copisteria, uso del computer);
* promozione del volontariato (aiuto a migliorare la comunicazione in tutti gli ambiti di intervento; consulenza e collaborazione alle iniziative di comunicazione delle singole associazioni e alle campagne di promozione per far conoscere il volontariato e diffondere la cultura della solidarietà; attività e stage di volontariato per i giovani, anche nella scuola).
I ''Comitati di Gestione'' ''dei fondi speciali per il volontariato'' (Co.Ge) sono invece i soggetti a cui compete l'amministrazione e il controllo dei finanziamenti destinati ai CSV. I Co.Ge. sono istituiti presso ogni regione e provincia autonoma.
 
AttualmenteNel esistono2015 78i CentriCSV di Servizio per il Volontariato,sono distribuitipresenti in tutte le regioni italiane, per un totale di Italia72 CSV, articolati in oltre 300 sportelli. Nella maggior parte delle regioni si è scelto di costituire un CSV per ogni provincia (come in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania), in altri casi si è optato per un unico centroCentro di Servizio per tuttatutto il laterritorio regioneregionale (come in Toscana e Sardegna) oppure, soltanto in Sicilia e Molise, per una presenza mista di centriCentri provinciali e, contemporaneamente, interprovinciali o circondariali.
 
Attualmente, 69 di questi CSV sono soci di '''CSVnet''', il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, nato nel 2003 per raccogliere, dare continuità e rafforzare l'esperienza del Collegamento Nazionale dei Centri di Servizio costituito nel 1999.
 
La sua azione mira a rafforzare la collaborazione, lo scambio d'esperienze, di competenze e di servizi fra i CSV. È un luogo di collaborazione e confronto permanente per le tematiche di impegno dei Centri di Servizio. Svolge, inoltre, attività di formazione, comunicazione, consulenza, sostegno e accompagnamento ai CSV soci. 
 
Per approfondire:
 
[http://www.csvnet.it CSVnet]
 
[https://www.acri.it Acri]
 
[http://consultacoge.it/ Co.Ge.]
 
== Voci correlate ==