Castelletto sopra Ticino: differenze tra le versioni

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=== [[I millennio a.C.]] ===
La [[cultura di Golasecca]] è una particolare cultura protostorica sviluppatasi nell’areanell'area nord-occidentale della penisola italiana, tra le [[Alpi]] ed il [[Po]] (compreso in Svizzera il [[Canton Ticino]]), specialmente lungo le sponde del [[Lago Maggiore]] e del [[Lago di Como]], tra il [[IX secolo a.C.|IX]] ed il [[V secolo a.C.]], durante la prima [[età del Ferro]]. La sua denominazione è legata alla località in cui l'abate [[Giovanni Battista Giani]] documentò nel 1824 i primi ritrovamenti. Il territorio castellettese, circostante l'uscita del [[Ticino (fiume)|Ticino]] dal lago, era a quei tempi caratterizzato da una serie di [[ghiaione|ghiaioni]] e [[cateratta|cateratte]], che giustificano il toponimo di ''[[Golasecca]]'', e protetto da un anfiteatro di colline moreniche. In quel periodo storico si costellò di piccoli e grandi villaggi, con scali per la gestione della navigazione e controlli nei punti nodali di scambio dei prodotti provenienti dall'ambiente mediterraneo-etrusco e destinati ai mercati transalpini. Significative testimonianze, restituite da [[necropoli]] rinvenute in occasioni di scavi archeologici effettuati nel territorio di Castelletto Ticino, hanno permesso di verificare l'appartenenza degli abitanti a una popolazione di lingua [[celti]]ca.
Il [[culto dei morti]] prevedeva il rito della [[cremazione]] e la [[sepoltura]] delle [[cenere|ceneri]] in [[urna cineraria|urne]] di argilla, deposte in nuda terra oppure protette da ciottoli o da cassette [[litico|litiche]].
Gli [[ossuario|ossuari]] talvolta contenevano oggetti di corredo personale quali [[anello (gioiello)|anelli]], [[armilla|armille]], [[fibula (spilla)|fibule]], [[orecchino|orecchini]], [[perla|perle]] di [[collana|collane]], [[coppetta|coppette]] e [[fittile|bicchieri fittili]]. Le loro sepolture erano spesso protette da strutture in pietra più o meno complesse. È possibile osservare, nel Parco Comunale ''Giovanni Sibilia'', la struttura di alcune di queste tombe.
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=== Monumenti e luoghi d'interesse ===
[[File:CastellettoSTicino parrocchiale.jpg|thumb|Facciata della chiesa parrocchiale]]
*'''Parco Comunale "Giovanni Sibilia" – Area archeologica''': presso il parco comunale è possibile visitare due recinti circolari e uno rettangolare<ref>[http://www.gsac.it/cultura_golasecca/PDF/areaarcheologica_pannello_1.pdf Due recinti circolari e uno rettangolare, in ciottoli di fiume, provenienti dalla necropoli golasecchiana di Via del Maneggio a Castelletto sopra Ticino]</ref>, in ciottoli di fiume, provenienti dalla necropoli golasecchiana di Via del Maneggio, in località Croce Pietra, scoperti nel corso degli scavi effettuati tra il [[2001]] e il [[2003]] e databili tra il IX e l’VIIIl'VIII secolo a.C. Un altro significativo esempio di sepoltura monumentale è costituito da una tomba femminile a cassone litico<ref>[http://www.gsac.it/cultura_golasecca/PDF/areaarcheologica_pannello_3.pdf Tomba a cassone litico, VII secolo a.C., venuta alla luce in località Motto Falco a Castelletto sopra Ticino]</ref>, risalente alla fine del VII secolo a.C., venuta alla luce in località Motto Falco e collocata nel parco nel [[1986]]. Nell’aprileNell'aprile [[2009]] è stata ricostruita, davanti all’ingressoall'ingresso della Biblioteca civica, una nuova sepoltura in grandi lastre di pietra proveniente dalla necropoli di Via Ardeatine che si data tra la fine del VII e la seconda metà del VI secolo a.C.
*'''Cantinone''': costruito nel [[1902]] dai Fratelli Barberis per la loro azienda vinicola. Ristrutturato, è sede della Biblioteca civica. Qui sono esposte la Stele della Briccola<ref>[http://www.albadellacitta.it/01-mostra/08.htm Le stele monumentali di Castelletto Ticino (fonte: mostra ''L'alba della città'']</ref>, databile alla prima metà del VII secolo a.C. e decorata con la raffigurazione di una lancia con punta triangolare e, al centro, di un disco-corazza centroitalico (''kardiophylax''); due imponenti massi incisi rinvenuti nel [[1997]] all’inizioall'inizio di via Beati, entrambi databili al VII secolo a.C.<ref>[http://www.gsac.it/cultura_golasecca/PDF/areaarcheologica_pannello_2.pdf Le stele monumentali nelle tombe della cultura di Golasecca (fonte: GSAC)]</ref> Il primo è decorato su ambo i lati a coppelle e si suppone fosse collocato in piedi con la funzione di delimitare in termini monumentali il confine meridionale dell’areadell'area sepolcrale arcaica. Sul secondo sono presenti su una sola faccia una fitta serie di coppelle e segni dalla forma di ascia, probabilmente collegati alla simbologia del fulmine. Esso doveva avere una collocazione orizzontale con funzione di altare per offerte liquide. Infine è conservato l’importantel'importante documento epigrafico databile entro il VII secolo a.C. portato in luce durante lo scavo dell’insediamentodell'insediamento del Belvedere: il masso, benché di difficile lettura per le numerose abrasioni subite, riporta l’iscrizionel'iscrizione "''chothios''", interpretabile come "il figlio dell’anzianodell'anziano", e costituisce, allo stato attuale, la più antica iscrizione golasecchiana nota<ref>[http://academia.edu.documents.s3.amazonaws.com/1758834/origini_celtiche_di_Varese_e_della_regione_insubre.pdf "Esplorando le origini celtiche di Varese e della regione insubre" (Cristiano Brandolini)]</ref>.
*'''Collezione Giani''': dal [[1999]] Castelletto sopra Ticino vanta il possesso di un importante nucleo dell’anticadell'antica collezione costituita nella prima metà dell’800dell'800 dall’abatedall'abate [[Giovanni Battista Giani]], primo studioso dei reperti della [[cultura di Golasecca]] in seguito a scavi effettuati sulla riva destra e sinistra del Ticino nelle zone boschive lombarde delle Corneliane, del Galliasco, del Malvai, del Monsorino e in zona piemontese nella regione Brabbia e sulla strada per [[Borgo Ticino]]. La raccolta di eccezionale interesse venne smembrata dopo la sua morte e suddivisa tra i suoi eredi che a loro volta la donarono o vendettero; oggi il nucleo più consistente è conservato nei Musei Civici di Milano e Legnano, ma un lotto, giunto per via ereditaria alla famiglia Santagostino, è stato acquisito dal Comune di Castelletto Sopra Ticino ed ora è esposto presso i locali della Biblioteca civica. La collezione è composta da quattro manufatti ceramici, tutti databili al VII secolo a.C.: due urne biconiche, una ciotola-coperchio e un raro esemplare di vaso a vasca rettangolare su piede, provenienti da necropoli dell’etàdell'età del Ferro dell’areadell'area.
*'''Castello Torriani-Visconti''': costruito dalla famiglia [[Della Torre]], poi conquistato dalla famiglia rivale, i [[Visconti]]<ref name="Guida2005"/>.
*'''Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate''': eretta nel [[XVI secolo]] su un edificio preesistente<ref name="Guida2005"/>.
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[[File:Italy - Castelletto sopra Ticino - Tumulo di Pozzola.jpg|thumb|Tomba a tumulo del VI secolo a.C., ex-scuola di Pozzola.]]
*'''Pilone di San Maurizio''': edificato in ricordo della prima chiesa cristiana locale (nel primo nucleo abitativo di Dulbiario, oggi frazione Dorbiè), contiene un affresco del [[XIX secolo]] raffigurante una Madonna con Bambino, San Maurizio e San Marco (o San Pietro Martire).
*'''Scuola di Pozzola''': sorta nel [[1904]]-[[1907]] in qualità di ''Regia Scuola Elementare'', entrò in funzione con la caratteristica di ''pluriclasse'' e per oltre mezzo secolo accolse ed istruì tutti i bambini delle frazioni circostanti, costituendo il punto di riferimento più importante di una zona lontana dal centro del paese e prevalentemente basata sull'agricoltura. Il suo uso come edificio scolastico cessò nel [[1967]]. Venne poi recuperata funzionalmente nel [[1997]] grazie all'attività di manodopera per le strutture murarie e la successiva manutenzione ordinaria prestate gratuitamente, nel tempo libero, dai cittadini del Rione Beati­ Pozzola. Ne è stata ricavata una sala polivalente per riunioni culturali di Gruppi ed Associazioni locali. Qui il 24 settembre [[2004]] è stato inaugurato il ''Centro di documentazione sulla [[cultura di Golasecca]]'', allestito con pannelli che illustrano in modo ampio e dettagliato il più antico centro protourbano del Piemonte, ne ripercorrono la storia e i suoi elementi più caratterizzanti e consentono di ricostruire i più significativi aspetti dell’dell'[[età del Ferro]] nell’areanell'area delle prealpi occidentali: dalle abitudini di vita ai commerci, dall’alimentazionedall'alimentazione ai riti funebri. Accanto all’edificioall'edificio sorge una tomba a tumulo del [[VI secolo a.C.]], già saccheggiata da scavi clandestini. La monumentale struttura, realizzata presumibilmente per un personaggio dell’élitedell'élite aristocratica, era posta lungo la via di transito che costeggiava il lago e sottolineava, con intenti monumentali, i confini dell’abitatodell'abitato protostorico<ref name="Guida2005"/>.
*'''Setificio''': edificato nel 1908, su tre piani, per la lavorazione della seta. Ogni piano, nel pavimento di legno, aveva incassate le rotaie che permettevano lo spostamento dei carrelli con le casse di lavoro. I piani erano collegati da montacarichi per lo spostamento dei semilavorati<ref name="Guida2005"/>.
*Sono inoltre da ricordare numerosi '''affreschi''' su muri di abitazioni borghesi e coloniche, '''croci lignee''', '''statue''', '''edicole votive''', in gran parte raffiguranti la Madonna alla quale rivolgersi per invocarne la protezione, per ringraziamento, per suffragio o come culto personale.
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* {{cita web|http://www.comune.castellettosopraticino.no.it/|Sito ufficiale del Comune}}
* [http://www.comune.castellettosopraticino.no.it/?area=gest_area&idleaf=78&idgrantfather=7 ''Il Castellettese'']: periodico di informazione comunale.
* [http://www.albadellacitta.it/ ''L’albaL'alba della città'' parte 1: ''Le pietre dei Signori del fiume''] - [http://www.artevarese.com/av/view/news.php?sys_tab=2001e&sys_docid=4719 parte 2: ''Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino''] - [http://www.artevarese.com/av/view/video.php?sys_docid=482 video]: mostra semi-permanente dedicata alla ''cultura di Golasecca'' (di matrice celto-ligure dell'età del Ferro del Piemonte occidentale) con i principali rinvenimenti archeologici avvenuti nel comune di Castelletto Ticino.
 
{{Provincia di Novara}}