Monti di Orsomarso: differenze tra le versioni

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== Geografia ==
Le Montagne di Orsomarso sono più basse rispetto a quelle del [[Pollino]], ma l’imponenzal'imponenza non è da meno. Cime rocciose dominano valli ricche di selve di [[faggio]], e soprattutto si domina la costa tirrenica, il [[Golfo di Policastro]], i monti della [[Basilicata]], della [[Campania]] e la maggior parte di quelli calabresi, dalla [[Serra Dolcedorme]] alle cime boscose della[[Sila]].
 
Da nord verso sud le cime più significative sono: il [[Monte Palanuda]] (1632 m), il [[Monte Caramolo]] (1813 m), attorno al quale si estende l’affascinantel'affascinante [[Piano di Novacco]], circondato da dolci montagne e da [[Faggio|faggete]].
 
Sempre dalle pendici di questi monti nasce il [[Fiume Argentino]], affluente del [[Lao (fiume)|Lao]], che forma una delle più alpestri valli appenniniche, circondata da alti picchi e da foreste.
 
A sud dell’Argentinodell'Argentino si hanno le cime più elevate del gruppo: [[Cozzo del Pellegrino]] (1987 m), [[Monte La Mula]] (1935 m). Questi due nomi ricordano le cime di alcune tra le montagne forse più nevose della Calabria con pendici macchiate di neve fino a primavera inoltrata. Questa è una delle zone italiane più ricche di precipitazioni. Più di 2000 mm annui di pioggia e neve. Tale situazione trae origine dagli influssi umidi provenienti dal Mediterraneo occidentale, che venendo a contatto con l’arial'aria fredda dei rilievi a ridosso della costa tirrenica si condensano dando vita a cospicue precipitazioni.
 
A sud del [[Monte La Mula]] si elevano le ultime propaggini dell’dell'[[Appennino Calabro]]. Si tratta dell’areadell'area più eccezionale da chi ama l’alpinismol'alpinismo, e questo dimostra che anche in Calabria è possibile arrampicare come sulle Alpi. È la corte di [[Montea]] (1825 m), una cima dalle caratteristiche dolomitiche, molto amata dagli alpinisti meridionali, e anche per questo la più frequentata.
 
Il [[Monte La Mula]] è ricco di vene metallifere, oggi abbandonate, ma dalle quali dalla preistoria fino al secolo XIX sono stati estratti numerosi metalli, tra i quali rame, ferro e oro. Il toponimo Mula è stato anche interpretato come derivato dalla radice Accadica “mul”, che indica il pianeta Venere, oggetto di culto nelle religioni mesopotamiche (G. Tripodi: ''Some archaic toponyms of Middle Eastern origin in Western Europe.'' Complessità 8, 2013 p.284). Il toponimo potrebbe dunque testimoniare la frequentazione di questo territorio da parte di genti di provenienza orientale ben prima della colonizzazione greca.
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Accanto alla Mula sta il [[Monte Frattina]] (1535 m), un belvedere sul mare e sulle maggiori cime dei Monti di Orsomarso.
 
A sud di [[Monte Frattina]] si eleva infine il [[Monte La Caccia]] (1744 m), che come la [[Montea]] si manifesta in maniera eccezionale con le pareti rocciose tra le più imponenti dell’dell'[[Appennino]].
 
Nella letteratura alpina, la sola testimonianza storica per quanto riguarda questa parte di dorsale risale al 1898 dalla penna dell’appassionatodell'appassionato alpinista [[Vincenzo Campanile]]: {{Citazione|Per dieci minuti rimasi ad ammirare quel selvaggio luogo e le pareti delle tre vette del Monte Farmaco (forse Montea), specialmente quella della Pietra Berciata, che imponenti si presentano al mio sguardo […]. Ogni altra parete, di tutta la superficie della montagna, è verticale, è molte di esse sono solcati da piccoli canali, vie che i sassi, cadendo dall’alto, percorrono, con poca sicurezza per l’alpinista.}}
Il [[Monte La Caccia]] è anche l’ultimal'ultima montagna dell’dell'[[Appennino Calabro|Appennino Lucano]] e lascia posto all’ultimaall'ultima fascia appenninica: quella dell'[[Appennino Calabro]] e quindi alla [[Catena Costiera (Italia)|Catena Costiera]]
 
== Clima ==