Profilassi post-esposizione ad HIV: differenze tra le versioni
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Come ogni profilassi post-esposizione, può essere ''occupazionale'', se viene applicata ad operatori sanitari dopo un infortunio con oggetti contaminati, come puntura con aghi precedentemente utilizzati per iniezioni a pazienti, oppure ''non occupazionale'', e in tal caso viene indicata con la sigla ''nPEP'', se viene applicata a persone che non siano operatori sanitari le quali però si siano trovate in situazioni a rischio, per esempio rottura del [[preservativo]] durante un rapporto sessuale con un'altra persona che risulti HIV-sieropositiva oppure ferimento con oggetti che potrebbero essere contaminati.
==Dove andare per sottoporsi
Chiunque si sia trovato in una situazione a rischio da HIV, per essere sottoposto alla profilassi post-esposizione, deve subito recarsi o ad un Pronto Soccorso o in un centro per malattie infettive.
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Solitamente, il trattamento viene proseguito per 4 settimane.
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Se si verifica che, nonostante la profilassi post-esposizione, non si riesce ad evitare il contagio, si può osservare, in alcuni pazienti, un ritardo della [[sieroconversione]], ossia un prolungamento del periodo finestra necessario affinché i [[Test HIV|test]] per la ricerca di [[anticorpo|anticorpi]] anti-HIV si positivizzino. Di conseguenza, l'utilizzo della profilassi post-esposizione ad HIV rappresenta uno di quei casi in cui <u>il test HIV a 3 mesi
==Voci correlate==
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*[[AIDS]]
*[[Test HIV]]
*[[Sieroconversione]]
==Collegamenti esterni==
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