Città di Palermo (incrociatore ausiliario 1915): differenze tra le versioni
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== Storia ==
[[Costruzione|Costruita]] tra il 1909 ed il 1910<ref name="Marina Militare">[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/inc_aus/citta_palermo_inc_aus.aspx Almanacco storico navale]</ref>,
Per tale motivo nel 1911-1912, scoppiata [[guerra italo-turca]], la nave, al pari delle altre tre unità similari, venne requisita ed armata come [[incrociatore ausiliario]], partecipando quindi a tale conflitto<ref>[http://www.thepostalgazette.com/issues/16/MMCivile2.pdf The Postal Gazette]</ref>. Conclusa tale guerra, il ''Città di Palermo'' tornò al [[servizio]] [[passeggero|passeggeri]] di [[linea]].
Poco prima
L’11 luglio 1915, poco dopo l’entrata in [[guerra]], il ''Città di Palermo'' fu assegnato alla formazione navale incaricata dello [[sbarco]] e dell’[[occupazione]] dell’[[isola]] di [[Pelagosa]]<ref name="Franco Favre"/>. La nave, inquadrata nel II Gruppo di tale forza navale e con a bordo il reparto destinato all’occupazione nonché i relativi equipaggiamenti e viveri, giunse poco prima delle tre di notte, scortata dal [[cacciatorpediniere]] ''[[Strale (cacciatorpediniere 1901)|Strale]]'' e dalle [[torpediniera|torpediniere]] ''[[Clio (torpediniera 1906)|Clio]]'', ''[[Cassiopea (torpediniera 1906)|Cassiopea]]'', ''[[Calliope (torpediniera 1906)|Calliope]]'', ''[[Airone (torpediniera 1907)|Airone]]'', ''[[Astore (torpediniera 1907)|Astore]]'' ed ''[[Arpia (torpediniera)|Arpia]]'', nelle acque antistanti la località di Zadlo, sull’isola, e dopo un iniziale sbarco di reparti d’[[avanguardia]] per verificare l’assenza di truppe avversarie, alle 5.30 si mise alla fonda ed iniziò a sbarcare le truppe, concludendo l’operazione in quattro ore<ref name="Franco Favre"/>. Pelagosa venne occupata senza incontrare resistenza – i due unici militari [[Impero austro-ungarico|austroungarici]] presenti sull’isola, due segnalatori, si nascosero e poi si consegnarono –, anche se dovette essere abbandonata dopo poche settimane a causa dei [[contrattacco|contrattacchi]] austro-ungarici<ref name="Franco Favre"/>.
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