Armi chimiche: differenze tra le versioni

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=== Gas asfissianti (o soffocanti) ===
Si tratta di sostanze ormai obsolete molto importanti per l'igiene, dal momento che penetrano soltanto attraverso le [[vie respiratorie]], e sono facilmente neutralizzate dalle più comuni [[Maschera antigas|maschere antigas]]. Attaccano le vie respiratorie, in particolare il [[setto interalveolare]] e gli alveoli polmonari, causando edemi polmonari massivi, che risultano letali. Vengono disseminati sotto forma di vapori, e sono considerati gas d'attacco, perché hanno scarsa persistenza, e permettono così la conquista di trincee, casematte, postazioni, ecc. Il decesso si verifica in poche ore: il tossico attacca le mucose respiratorie in modo corrosivo; la risposta infiammatoria locale delle mucose si estrinseca come edema che impedisce la [[respirazione]]. Infatti, l'[[edema bronchiale]] e l'edema della [[glottide]] ([[laringe]]) con connesso [[spasmo muscolare]] provoca un quadro simil-[[asma]]tico, che impedisce fisicamente l'ingresso dell'aria nei polmoni. A ciò s'associa l'edema del setto interalveolare, che sfocia, superata la capacità del tessuto connettivo di cui è composto di legare acqua, in [[edema alveolare]], dove l'acqua, libera, si riversa negli spazi alveolari impedendo all'ossigeno di fluire verso il sangue, e d'ossigenare, così, i tessuti.
 
Furono questi i primi aggressivi chimici utilizzati (per la precisione dai francesi, non dai tedeschi, come comunemente si crede ed erroneamente riportato in alcuni libri). Il primo attacco fu sferrato il 22 aprile 1915, con l'impiego di cloro e di [[fosgene]], lasciati affluire da bombole lungo tutta la zona del fronte dove la direzione del vento era favorevole. L'uso, fatto in seguito, di bombe e di proiettili di artiglieria adatti per notevoli quantitativi di tossici chimici, e l'impiego di sempre nuove sostanze resero i gas d'attacco un'arma strategica di notevole insidiosità, e di possibile supremazia, ma molto pericolosa (era sufficiente una repentina inversione della direzione del vento per sospingere al mittente il tossico, con le prevedibili conseguenze).