Museo diocesano e del Codex: differenze tra le versioni

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museo diocesano
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Le sale sono comunicanti tra loro, mentre le prime due sono preparatorie al Codex, l'ultima, quella che lo ospita, è riservata alla contemplazione dell'opera stessa ed ha un tempo limitato in cui il visitatore può sostare all'interno.
 
== Il Museo Diocesano ==
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Il secondo percorso proposto, offre una collocazione cronologica e tematica degli oggetti, ed ha lo scopo di tracciare un profilo storico della città e della diocesi di Rossano attraverso i più significativi oggetti d’arte custoditi nel Museo.
 
=== '''Sala 02. Tra antichità e medioevo. Rossano Bizantina''' ===
La città di Rossano fu un importante caposaldo dell’impero bizantino in Italia meridionale. Proprio il X secolo è il periodo di maggior splendore della cittadina che vide nelle sue mura personaggi illustri come San Nilo. Oltre alle testimonianze architettoniche e pittoriche custodite nel centro abitato e nei dintorni, molte opere che erano custodite in tali edifici ora sono esposte in musei italiani e stranieri. La sala accoglie i più significativi oggetti a partire dal periodo della Magna Grecia fino a quello bizantino, ricostruendo quindi la storia della Diocesi di Rossano.
 
=== '''SALA 03. Rossano Rinascimentale''' ===
La storia della città di Rossano nel periodo post-bizantino è poco nota, ma è ugualmente ricca di avvenimenti e opere d’arte di impareggiabile livello per la Calabria. La sala accoglie preziosi oggetti collegati alla storia della diocesi e realizzati tra XV e XVI secolo:
 
=== '''SALA 04. Rossano tra Manierismo e Barocco''' ===
La sala espone le più significative opere d’arte realizzate tra XVI e XVII secolo riferite al contesto stilistico che vide nei due secoli il passaggio dal manierismo al barocco. La sala è inoltre arricchita da approfondimenti sul culto di San Francesco di Paola in Calabria e nella diocesi, e sulla diffusione della vera effigie del santo. Inoltre, sono presenti spiegazioni, come una sorta di glossario, sulla tipologia del diversi paramenti liturgici presenti nel museo.
 
=== '''SALA 5. Il Culto dell’Achiropita''' ===
La sala è dedicata all’Achiropita, la Madonna venerata dai rossanesi. Il suo culto ha origini molto antiche legate alla sua immagine custodita nella Cattedrale di Rossano ad Ella intitolata. Una proiezione video, posizionata al centro della sala, spiegherà, tra immagini suggestive e racconti, la storia e divulgazione di tale culto, e la sua persistenza nella città di Rossano.
 
=== '''SALA 06. Rossano tra Settecento e Ottocento''' ===
La sala accoglie i più significativi oggetti realizzati tra il Settecento e l’Ottocento. Determinante fu, in questo periodo, il terremoto del 1836 e la sua conseguente ripresa con gli artigiani di Serra San Bruno venuti a realizzare nuove opere d’arte.
 
=== '''SALA 07. Sezione Argenti''' ===
Quest’ultima stanza accoglie l’esposizione di tutti i più interessanti argenti, oggi custoditi nel museo diocesano, raccolti come una sorte di “Tesoro della Cattedrale”. Preziose suppellettili di varie epoche e di vario utilizzo sono presenti in questa sala per una didattica sull’uso e significato di ogni singolo oggetto nel culto cristiano e durante la funzione religiosa. Presenti quindi numerosi calici, pissidi, patene, ostensori, brocche, cartegloria, candelabri, bugie, reliquiari e molto altro.{{Portale|Calabria|Letteratura|Musei}}
 
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