Bodhisattva: differenze tra le versioni

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{{q|Dunque, la concezione per cui pratica e illuminazione non sono la stessa cosa è un punto di vista non buddhista. Dal punto di vista del buddhismo, pratica e illuminazione sono una cosa sola. Poiché in qualsiasi momento si tratta di pratica nell'illuminazione, la pratica del principiante è il vero corpo dell'illuminazione|[[Dōgen]]. ''Bendōwa'' in [[Aldo Tollini]] ''Pratica e illuminazione nello Shōbōgenzō''. Roma, Ubaldini, 2001, pagg. 137-8}}
 
{{Citazione|Mente, Buddha, esseri senzienti sono, parimenti, [la Via di mezzo]. Poiché tutti gli aggregati e le forme di sensibilità sono la realtà così come è, non c’èc'è alcuna sofferenza da cui liberarsi. Poiché la nescienza e le afflizioni sono identiche al corpo illuminato, non c’èc'è alcuna origine della sofferenza da sradicare. Poiché i due punti di vista estremi sono il Mezzo e le visioni erronee sono la Verità, non c’èc'è alcun percorso da praticare. Poiché il samsara è identico al nirvana, non c’èc'è alcuna estinzione [della sofferenza] da realizzare. Non essendoci né sofferenza né origine della sofferenza, nulla vi è di mondano; non essendoci né sentiero né estinzione, nulla vi è di sopramondano. C’èC'è una sola, pura Realtà; non c’èc'è nessuna entità al di fuori di essa. La tranquillità della natura ultima di tutte le entità è detta "calma"; il suo perenne splendore è detta "consapevolezza".|[[Guàndǐng]], 灌頂, ''Yuándùn Zhǐguān'' 圓頓止觀}}
 
{{Citazione|Questo è l'insegnamento più importante. È l'insegnamento che 'i desideri terreni sono Illuminazione' e 'le sofferenze di vita e morte sono Nirvana' ... Le sofferenze diventano Nirvana quando si comprende che l'entità della vita umana non viene né generata né distrutta nel suo ciclo di nascita e di morte.|[[Nichiren]], ''[[Gosho]]''}}