Ducato di Amalfi: differenze tra le versioni

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== Le rotte commerciali ==
[[File:Arsenale medievale di Amalfi.JPG|thumb|upright=1.4|destra|Interno dell'arsenale di Amalfi (XI secolo), il cantiere navale dell’Antica Repubblica, ora sede dell'omonimo museo]]
In meno di due secoli il Ducato di Amalfi diviene la maggiore potenza commerciale e militare dell'alto Tirreno, ed Amalfi "«la più prospera, nobile ed illustre città della Longobardia"» come ebbe a dire il viaggiatore arabo [[Ibn Hawqal]] nel 977, importantissimo centro cosmopolita ove secondo [[Guglielmo di Puglia]] (fine [[XI secolo|XI sec.]]) “…abitavano«… abitavano i migliori navigatori del tempo ed in cui giungevano mercanti provenienti da tutte le parti del mondo allora conosciuto…”conosciuto…». Alla base delle sue fortune il legname di cui all'epoca erano ricchissime le [[Monti Lattari|montagne costiere]].
 
Materia prima per la costruzione dei mercantili, il legname a un tempo costituiva preziosissima merce di scambio con i paesi arabi e africani. Le navi amalfitane cariche di legna partivano alla volta dell'Africa Settentrionale ove scambiavano la loro merce con l'oro proveniente dalle miniere poste nel cuore dell'Africa. Poi sulle coste Siriacosiriaco-palestinesi e dell'Asia Minore cambiavano l'oro con pietre preziose, [[avorio]], manufatti di oreficeria, [[spezie]], sete e stoffe preziose che poi riportavano in patria e a Roma, [[Ravenna]], [[Pavia]] e nelle maggiori città italiane.
 
Amalfi fonda colonie e centri di rappresentanza ad [[Alessandria d’Egittod'Egitto]], a [[Tunisi]], a [[Cipro]], a [[Bisanzio]], perfino in India. Sul [[monte Athos]] in Grecia fonda un monastero, a [[Gerusalemme]] un grandioso ospedale capace di oltre 1000 posti letto, retto dai frati Ospedalieri di S.San Giovanni, oggi noto come [[Ordine dei Cavalieri di Malta]]<ref>(A cura di) Antonella Grignola - Le repubbliche marinare - Amalfi, Genova, Pisa, Venezia, Colognola ai Colli (VR), Giunti Editore, 1999.</ref>.
 
== Le produzioni tipiche ==