Remo (nautica): differenze tra le versioni

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Benché nel suo utilizzo non si può escludere uno spostamento dell'acqua "all'indietro", il funzionamento del remo, come strumento per imprimere moto all'imbarcazione, si basa sul principio della [[Resistenza fluidodinamica|resistenza]] opposta dall'acqua sulla superficie della pala; configurandolo quindi come una leva di 2° genere, ove la potenza viene applicata dal rematore sull'impugnatura. La resistenza è data dall'opposizione dell'acqua che nonostante sia in grado di "scivolare" sui materiali, la pala del remo, avendo una superficie relativamente ampia, preme su di essa generando una spinta. Il [[fulcro]] si trova nel punto in cui il remo fa perno rispetto all' acqua. È importante osservare, ai fini della classificazione delle leve, che l'utilizzatore del remo è solidale con la barca, e non con l'acqua (anche in tale seconda ipotesi il remo sarebbe leva di 2° genere). COLOSSALE SCOCCHEZZA. Chi ha scritto questa roba (correggendo la precedente versione ove era spiegato perché il remo è una leva di primo genere) non sa cosa sia una leva. Per cortesia: ripristinate la versione precedente. Grazie.
{ATTENZIONE PREGO:
Il remo è leva di primo genere quando la pala viene tolta dall'acqua per essere portata alle spalle del rematore; in quel momento il fulcro sta sullo scalmo, la resistenza è quella dell'aria che la pala attraversa prima di ritornare ad essere immersa.
Il remo è leva di secondo genere quando la pala è immersa nell'acqua; l'acqua ostacola il movimento della pala, che sostanzialmente sta ferma, e quindi il fulcro si troverà sulla pala stessa; la resistenza, rappresentata dalla inerzia della barca, verrà trasmessa dallo scalmo al remo.}
 
==Uso==