Daitō-Ryū Aikijūjutsu: differenze tra le versioni

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[[File:Takeda_mon.svg|thumb|Il mon (emblema) del clan Takeda]]
Il '''Daitō-Ryū Aikijūjutsu''' (大東流合気柔術 = Grande Scuola d'Oriente dell'Aikijujutsu) o brevemente '''Aikijujutsu''' è considerato, in [[Giappone]]<ref>Ryuchi Matsuda, ''Hiden Nihon Jujutsu Book'', ASIN: B001WXC2YG </ref>, come una delle più antiche e nobili scuole di [[bujutsu]]. Sarebbe stata fondata nel [[1087]] da Shinra Saburō Minamoto no Yoshimitsu (新羅 三郎 源 義光, [[1045]]–[[1127]]), [[samurai]] del [[clan Minamoto]], terzo figlio di Yoriyoshi Minamoto, discendente della quinta generazione dell'imperatore del Giappone, della dinastia Minamoto, [[Fujiwara Seiwa]] ([[850]]-[[881]]), e la sua evoluzione si sarebbe svolta in parallelo con la [[storia del Giappone]]<Refref>"武芸流派大事典", Kiyoshi Watatani - 新人物往来社 Tokio - 1969 ASIN: B000J9MO7E</ref>.
 
== Storia ==
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La guerra durò per 11 anni ([[1051]]-[[1062]]) sino a quando [[Sadatou Abe]] fu sconfitto nella [[battaglia di Yakata Koromogawa]]<ref>"佐川幸義先生伝 大東流合気の真実" Masaru Takahashi Editorial Chang Fu Hall 2007 Japan ISBN 978-4-89224-011-9</ref>.
 
Successivamente i figli di Yoriyoshi combatterono nella [[guerra Gosannen]] ([[1083]]-[[1087]]) contro il [[clan Kiyohara]]<Refref>"武田流軍学:甲陽軍鑑抄"/"Takeda-ryū gungaku:[[Kōyō Gunkan]] shō" Tadashi Kamiko y Yutaka Yoshida, Tokuma Shoten Tōkyō Shōwa 40</Refref>. Minamoto Yoshiie (uno dei figli) era in difficoltà, fu raggiunto dal fratello Yoshimitsu e insieme espugnarono la fortezza di [[Kanazawa]]. Yoshimitsu era il signore del castello di [[Daitō]] (da cui deriva poi il nome dell'arte), ma il figlio Yoshikiyo al termine della guerra si trasferì a Takeda nella [[Kai (provincia)|provincia di Kai]] dove assunse il nuovo nome di Yoshikiyo Takeda, dando così origine al [[Clan Takeda]]<ref>Sogawa Kazuoki, ''The secrets of Daito-Ryu Aiki'', 2001 ISBN 4-7502-0254-1 </ref>.
 
Gli insegnamenti marziali sarebbero stati trasmessi in segreto presso il clan Takeda, che le avrebbe tramandate fino ai giorni nostri<ref>Serge Mol, Tanaka Fumon e Nakashima Atsumi, ''Classical Fighting Arts of Japan, A Complete Guide to Koryu Jujutsu'', Kodansha Int. 2001 ISBN 978-4-7700-2619-4 ISBN 4-7700-2619-6 pp. 50</ref>.
 
Nel [[1674]] alcuni documenti segnalano che l'influenza del [[Nishinkan]]<Refref>''Aizu-han kyōiku kō, Nihon Shiseki Kyōkai hen'', Ogawa, Wataru, Tōkyō Daigaku Shuppankai, Shōwa 53 [1978]</Refref>
del clan Takeda si è espansa su tutto il territorio d'[[Aizu]], intorno al quale fioriscono molte scuole marziali principali che insegnano solo ai [[Samurai|bushi]] del [[clan Aizu]]. Si contano 5 stili di scherma, 2 di [[ju jitsu]] (la famosa Mizu no Shinto-ryu e Shinmyo-ryu) proprie del clan Aizu più una miriade di scuole private che insegnano anche ai samurai di minor rango: 22 di scherma, 16 di jujutsu, 16 d'armi da fuoco, 14 d'estrazione della spada, 7 di tiro con l'arco, 4 di lancia e 1 d'[[alabarda]], falcetto con catena, bastone, lotta con l'armatura senza armi<ref>Omiya Shiro, ''Hidden Roots of Aikido - Daito Ryu Aiki Jujutsu'', Kodansha International ISBN 4-7700-2327-8</ref>.
 
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Nel [[periodo Edo]] ([[1600]]-[[1868]]) la città d'[[Aizuwakamatsu]] nel distretto di Aizu era nota per la potenza del castello [[Tsurugajo]], fatto costruire nel [[1384]] ([[periodo Ashikaga]]) da [[Ashina Naomori]] (all'epoca daimyoo d'Aizu), e al tempo della rivolta guarnito dalle truppe del clan Aizu, addestrate dal clan Takeda che forniva anche i migliori samurai per la guardia dello shogun. Nel [[1868]] il nerbo delle forze bene resiste alle forze nemiche, contro cui combattono anche due formazioni di giovani Takeda addestrati nell'[[Oshikiuchi]] (il futuro Daito-ryu Aikijujutsu): la squadra ''Byakkottai'' (Tigri Bianche)<ref>Yamakawa Kenjiro, ''Hoshū Aizu Byakkotai Jūkyūshi-den''</ref> e la squadra ''Joshigun'' (l'una maschile e l'altra femminile, entrambe formate da giovani tra i 15 e i 17 anni)<ref>Shigeo Mizusawa, ''Nakano Taneko'', Editore 歴史春秋社, Giappone 2002 ISBN 4-89757-453-6 ISBN 978-4-89757-453-0</ref>. Quando le armate Meiji si avvicinano al castello Tsurugajo difeso dal daimyoo d'Aizu [[Matsudaira Katamori]], le due squadre accorrono in suo aiuto. Vedendo la struttura assediata e avvolta dal fumo e, pensando al peggio, essi compiono l'unico atto degno del bushido: il [[seppuku]]. Alle porte della città oggi sorge un monumento in memoria dei giovani Takeda suicidi<ref>Louis Frédéric, ''Japan encyclopedia'', Harvard University Press 2005 ISBN 0-674-01753-6</ref>.
 
La battaglia, benché ormai persa, in realtà continua altre quattro settimane, e il castello, che non era in fiamme come avevano creduto i giovani, è ancora in mano degli Aizu-Takeda. I superstiti, nell'esempio dell'eroismo delle giovani squadre scelgono di continuare a combattere sino alla morte, e come in passato, le famiglie commettono seppuku così che i loro mariti e padri non debbano preoccuparsi di loro in quanto la sconfitta è ormai inevitabile. Quando le armate dell'imperatore entrano nel castello non vi è un sol uomo vivo<ref>Setsuo Hotta, ''Aizu hanro Saigo Tanomo: Jijoden "Seiunki" shichu'', Tokyo Shoseki 1993, ISBN 4-487-79067-0 ISBN 978-4-487-79067-8 </ref>.
In casa del capo-clan Takeda trovano 21 donne e bambini morti suicidi. Terminava così l'egemonia degli [[shōgun]]. Ma termina anche un'era, quella dei veri samurai.<ref>''Dappan daimyō no Boshin Sensō'', Akihiko Nakamura Chūō Kōron Shinsha Tōkyō 2000 ISBN 4-12-101554-1</ref>
 
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Alcuni reagirono<ref>Paul Kirchner, ''Deadliest Men: The World's Deadliest Combatants Throughout the Ages'', Paladin Press 2001, ISBN 1-58160-271-5, ISBN 978-1-58160-271-5 - chap. 35</ref>.
 
Takeda Sokaku volle rinominare l'arte della scuola e la chiamò ''Daito-ryu Aikijujutsu'' per richiamarsi ai nomi e luoghi d'origine dell'arte e del suo clan: Il castello di Daito del principe Shinra Saburo Yoshimitsu Minamoto e la particella "Aiki" che derivava dall'antico nome "Aiki-in-yo-ho" dell'arte in epoca Edo<Refref>''Black Belt Magazine'', numero di febbraio 1981</Refref>.
 
Takeda Sokaku fu l'uomo che fece uscire l'arte dal riserbo e dal segreto secolare in cui si era tramandata, e la insegnò a moltissimi allievi. Benché [[analfabetismo|analfabeta]], teneva corsi e registrava tutto in appositi registri che faceva compilare e firmare direttamente agli allievi (registri conservati presso l'[[honbu dojo]] di [[Abashiri (Giappone)|Abashiri]]) con minuziosità impressionante, che oggi ci permette di ricostruire molti eventi con un dettaglio incredibile<ref>Diane Skoss, ''Koryu Bujutsu: Classical Warrior Traditions of Japan'', Koryu Books, 1997. ISBN 1-890536-04-0</ref>.
 
Ebbe molti allievi importanti: ministri, ammiragli, generali, magistrati, potenti magnati dell'economia d'inizio secolo, forze di polizia e anche futuri maestri d'arti marziali tra i quali:
[[Matsuda Hosaku]], [[Takuma Hisa]], [[Yoshi Sagawa]], [[Yamamoto Kakuyoshi]], [[Taiso Horikawa]], [[Kodo Horikawa]], [[Yoshita Kotaro]], [[Morihei Ueshiba]] (fondatore dell'[[aikido]]) e suo figlio [[Takeda Tokimune]] ([[1915]]-[[1993]])<ref>Don Warrener, ''The 20th Century Samurai'', 2006 Masters Martial Arts ISBN 0-920129-26-9 </ref>.
 
Il 36° [[Soke]], Takeda Tokimune ([[1915]]-[[1993]]), decise di far conoscere al mondo le tecniche di difesa proprie di quest'arte marziale solo nel [[1990]], accettando i primi allievi stranieri e dando così il via alla sua diffusione nel mondo. Tutte le tecniche di Aikijūjutsu praticate all'interno della scuola costituirebbero l'eredità delle tecniche praticate dai bushi del clan Minamoto ([[XII secolo]]), poi dal clan Takeda ([[XVI secolo]]) e per ultimo (fino al [[1868]]) dal Clan Aizu<ref>Toshishiro Obata, ''Samurai Aikijutsu'', Dragon Books ISBN 978-0-946062-22-5 - ISBN 0-946062-22-6 </ref>.
 
== Tecniche ==
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| {{Nihongo|Misteri interni|秘伝奥義(の事)|Hiden Ōgi (no Koto)}}<ref>{{citecita libro|cognome= Pranin|nome=Stanley|titolo=Hiden Ogi (No Koto)|pubblicazione=Encyclopedia of Aikido|data=2007| url = http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=260|accesso=1 agosto 2007}}</ref>
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| encyclopedia = Encyclopedia of Aikido
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| 4
| {{Nihongo|Tecniche di auto difesa|護身用の手|Goshin'yō-no-te}}<ref>{{citecita libro|cognome= Pranin|nome=Stanley|titolo=Goshin'yo No Te|pubblicazione=Encyclopedia of Aikido|data=2007| url = http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=229|accesso=1 agosto 2007}}</ref>
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| 84
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| url = http://www.asahi-net.or.jp/~DE6S-UMI/tkm05.htm
| accesso=21 luglio 2007
}}</ref>. La Takumai si basa anche su video e foto riprese durante degli stage di Tokimune e Ueshiba, un suo allievo che fonderà poi l'[[Aikido]]<Refref>Floquet A., ''De l'Aikido Moderne à l'Aikibudo'', Judogi, Paris 1989</Refref>, nel dojo della sede del quotidiano ''[[Asahi Shinbun|Asahi]]'': I documenti sono riuniti in undici manuali detti ''Sōden''<ref>{{citecita libro|cognome= Pranin|nome=Stanley|titolo=Soden|pubblicazione=Encyclopedia of Aikido|data=2006| url = http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=844|accesso=21 luglio 2007}}</ref>.
| last = Pranin
| first = Stanley
| title = Soden
| encyclopedia = Encyclopedia of Aikido
| date = 2006
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| accessdate = 2007-07-21
}}</ref>.
Il numero complessivo di tecniche documentate dall'ammiraglio [[Isamu Takeshita]] è di 10.987, questi diari sono conservati allo Shimbukan Dojo a [[Tokyo]].<ref>{{Cita web
| cognome = Merello