Ferrari 512 S Pininfarina Modulo: differenze tra le versioni

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[[File:Schizzo1 lat..jpg|thumb|left|Bozzetto originale di [[Paolo Martin]] del 1967: sono già presenti molte caratteristiche del concept definitivo, tra cui la ridotta altezza, le ruote carenate nonché l'assenza delle portiere, col caratteristico sistema d'ingresso.]]
 
Si tratta di un veicolo dalla forma inconsueta, dotato di soluzioni graficamente speculari considerate troppo avveniristiche per l'epoca; nello specifico, non è dotato di portiere ma tutto il [[parabrezza]] e la parte anteriore del tetto e dei finestrini viene spostata manualmente in avanti, in modo da permetterne l'ingresso. Questo sistema è derivato dalla ricerca sull'accesso in vetture di altezza limitata (meno di un metro nel caso specifico): all'epoca era una consuetudine trovare soluzioni alternative in questo genere di [[prototipo|prototipi]], denominati [[dream car]]; il suo grande difetto era rappresentato ldall'impossibilità di uscire in caso di incidente stradale, in quanto i binari del telaio si sarebbero potuti piegare facilmente (questo sistema è stato ripresentato dopo quarant'anni, automatizzato e come esercizio stilistico, sulla [[Maserati Birdcage 75th]] nel [[2005]]).
 
Sono da notare anche gli interni, decisamente avveniristici, in cui tutti i comandi sono disposti su una particolare sfera dotata di pulsanti rivolta verso il guidatore e posizionata alla sua sinistra; questa disposizione era possibile per la notevole larghezza della vettura, sebbene il guidatore e il passeggero si ritrovino molto vicini l'uno all'altro. La leva del cambio è invece posizionata in asse col cruscotto. Il motore, posteriore, è lo stesso [[Motore a V|V12]] da 550 [[Cavallo vapore|CV]] della [[Ferrari 512 S]], così come altre componenti meccaniche.