Teoria della giustizia: differenze tra le versioni

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In filosofia politica e in filosofia del Diritto, la "giustizia" è una teoria che pretende  di fissare dei criteri per definire in che consista essa e come si raggiunga l'eguaglianza tra gli esseri umani.

Origine delle teorie della giustizia

Nel suo libro Teoria generale del Diritto (Dibattito, Spagna, 1991, pp. 37-38), Norberto Bobbio Afferma che: «Il problema della giustizia dà luogo a tutte quelle ricerche che trattano di prefissare i valori supremi per i quali tende il diritto; in altre parole, i fini sociali il cui strumento di realizzazione più adeguato sono gli ordinamenti giuridici, con il suo complesso di principii e di istituti. Qui nasce la filosofia del diritto come "teoria della giustizia"

Teoria della giustizia per Rawls

La Teoria della giustizia, si fonda sulla decisione di un individuo razionale che , ignorante dei fatti in primo luogo , e data la sua esclusione nell'accaduto , riuscirà  a scegliere in maniera equa e giuridica la sentenza più giusta. Rawls spiega che esiste una posizione nella quale gli individui si trovano sotto un velo di ignoranza che gli impedisce decidere di maniera egoista e discriminatoria nel prossimo.

Teorie della giustizia

Le teorie della giustizia come : Giusnaturalismo, utilitarismo, liberalismo,marxismo, femminismo, anticolonialismo e altre, differiscono dal considerare in che consista una divisione giusta e in che circostanze gli individui siano uguali, mettendo enfasi , rispettivamente, nel bene, nella libertà nel  diritto di proprietà nell'eguaglianza materiale nell'eguaglianza tra i generi e nell'eguaglianza tra i popoli (o la pace). La giustizia processuale si riferisce all'idea di giustizia nei processi per risolvere dispute e assegnazione di ricorsi. Un aspetto della giustizia processuale è relazionato con l'amministrazione di giustizia e delle procedure legali. Questo significato della giustizia processuale è vincolato al : dovuto processo (Stati Uniti) , alla giustizia fondamentale (Canada), alla equità processuale (Australia) e alla giustizia naturale (in altre giurisdizioni del Common Law), ma l'idea della giustizia processuale  può anche applicarsi a contesti non-legali, nei quali non si impiega alcun processo per risolvere conflitti o distribuire benefici o cariche.


Dalla giustizia alla teoria del riconoscimento

Si può affermare che verso la fine del XX secolo nella filosofia politica e nella filosofia del diritto abbiamo assistito ad un cambio di paradigma. Abbiamo rimpiazzato la giustizia per il riconoscimento ( di diritti ) sia reciproco che non. Così , la Teoria del Riconoscimento fa parte della Democrazia deliberativa nella quale l'altra ( persona ) ha una funzione essenziale per il soggetto ( persona ) che recepisce concetti tramite l'eguaglianza e la morale.

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