Società antischiavista italiana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
La '''Società antischiavista italiana''', a volte chiamata '''Società antischiavista d'Italia''', nacque a [[Roma]] nel [[1889]], promossa da [[Filippo Tolli]] che ne rimase presidente fino alla morte e che riunì anche altre associazioni simili sorte in varie parti d'Italia.<ref>L'associazione di [[Palermo]] è del dicembre [[1888]].</ref>
 
Era stato il cardinale [[Charles-Martial-Allemand Lavigerie]] a suscitare anche in Italia il problema della schiavitù nei paesi a maggioranza [[Islam|musulmana]] e [[papa Leone XIII]] aveva emanato, sulla materia nel maggio 1888 l'enciclica ''[[In Plurimis]]''.
 
Segretario della nuova associazione fu nominato Attilio Simonetti e vi aderirono le migliori menti romane e italiane impegnate nell'apostolato cattolico e nella politica.
Riga 9:
La società promosse molte battaglie contro lo [[schiavismo]], liberando con i denari della società stessa provenienti da soci e benefattori, numerosi schiavi, e fondò alcuni villaggi in Africa.
 
Erano gli anni dell'espansione coloniale italiana in [[Somalia]], affidata dapprima alla [[Vincenzo Filonardi|Società Filonardi]] e poi alla [[Società Commerciale del Benadir|Società del Benadir]], che fu oggetto di un'inchiesta parlamentare proprio per le sue connivenze con lo [[schiavismo]].<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/gustavo-chiesi_(Dizionario-Biografico)/ Treccani voce Gustavo Chiesi]</ref> La Società antischiavista italiana si occupò della cosa, soprattutto come testimone della gravità della situazione.<ref>[http://www.jstor.org/discover/10.2307/41578432?uid=2&uid=4&sid=21102846384477 Lettere dal Benardir]</ref><ref>[http://www.jstor.org/discover/10.2307/20567124?uid=2&uid=4&sid=21102846384477 Missioni e colonialismo italiano in Somalia (1903-1906)]</ref><ref>Un resoconto ''ufficiale'' sulla posizione del governo italiano nei confronti della schiavitù in Somalia la si rinviene [http://www.prassi.cnr.it/prassi/content.html?id=1869 qui]</ref>
 
==Note==