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Le forze armate alleate contrastano decisamente l'azione avversaria; combattimenti sono in corso lungo la fascia costiera sud orientale.|Bollettino italiano di guerra n°1141 del 10 luglio 1943<ref name=a>{{Cita web|url = http://www.alieuomini.it/pagine/dettaglio/bollettini_di_guerra,9/-_luglio_dal_n_al_n,81.html|titolo = 1943 - luglio dal n. 1132 al n. 1162, Schede tecniche aerei militari italiani e storia degli aviatori|accesso = 4 novembre 2015|sito = www.alieuomini.it}}</ref>}}
[[File:The Campaign in Sicily 1943 NA4480.jpg|thumb|right|Truppe britanniche di passaggio a Siracusa tra gli edifici danneggiati]]
Il 9 luglio [[1943]], si mosse un contingente di 2.075 truppe britanniche con sei jeep, 6 armi anti-tank e 10 mortai, imbarcati negli alianti in [[Tunisia]] e decollati alle 18:00 per la Sicilia.<ref name="Mitcham, pp.73–74">Mitcham, pp.73–74</ref> Lungo il percorso incontrarono forte vento, scarsa visibilità e furono soggetti al fuoco dell'della [[Arma contraerea|antiaereacontraerea]].<ref name="Mitcham, pp.73–74" /> Per evitare di essere intercettati, i piloti volarono ad alta quota e fecero delle rotte dimanovre evasioneevasive. Nella confusione delle manovre, alcuni alianti vennero rilasciati troppo presto e 65 di essi vennero sganciati in mare, facendo annegare 252 uomini.<ref name="Mitcham, pp.73–74" /> Dei rimanenti alianti solo 12 atterrarono nelle zone previste. Altri 59 atterrarono più avanti o fallirono, ritornando in [[Tunisia]].<ref name="Mitcham, pp.73–74" />
 
Solo un Horsa con un plotone degli Staffords è atterratoatterrò nei pressi del ponte. Il suo comandante, il tenente Withers, divise i suoi uomini in due gruppi, uno dei quali nuotava attraversoattraversò il fiume a nuoto e prese posizione sulla riva opposta. Successivamente il ponte è statovenne catturato a seguito di un assalto simultaneo da entrambi i lati. I difensori italiani del [[120º121° Reggimento di Fanteria costieraCostiero]] ha abbandonatoabbandonarono i fortinibunker sulla riva nord.<ref name=":3">Mitcham, p.74</ref><ref group="N">Le Unità costiere erano formazioni di seconda linea, di solito composte da uomini sui quaranta e cinquanta anni, e avevano lo scopo di svolgere compitilavoro omanuale od altre mansioni di seconda linea. Reclutati dalla popolazione locale, i loro ufficiali erano per lo più uomini che eranoufficiali in pensione ocongedo che erano stati chiamati di nuovorichiamati. Il loro morale era basso, non da ultimo a causa dello scarso equipaggiamento eed armi rilasciatein dotazione. EraSi statoera allo scopoprogettato di migliorare i loro armamenti eed leequipaggiamento apparecchiaturecon il fatto dimateriale sequestrareproveniente alldall'esercito francese di Vichy [[Operazione Anton|recentemente sciolto]], ma quando sonotale arrivatimateriale giunse in Sicilia, spesso eranosi resirivelò inutilizzabile perché sabotato, oppure avevanodotato undel tipo sbagliato di munizioni. (Jowett, p.6)</ref>
 
Il plotone britannico haneutralizzò poi smantellato alcune cariche esplosive che erano state montatecollocate sul ponte, e si trincerò in attesa dei rinforzi o di soccorso.<ref name=":3" /> Un altro Horsa è sbarcatoatterrò a circa 180 m dal ponte ma è esplosoesplose al momento dello sbarco, uccidendo tutti a bordo. Tre delledegli altrealtri Horsa che trasportavano il gruppo maggioreprincipale uno è atterratoatterrarono a 3&nbsp;km dal ponte, e i loro occupanti finalmenteriuscirono hannoinfine potutoa trovare la strada per il sito.<ref>Tugwell (1971), p. 160</ref> I rinforzi cominciarono ad arrivare al ponte, alle 06:30 ma solo 87 uomini vi erano giunti.<ref name=":2" />
 
Altrove, circa 150 uomini sbarcarono a [[Capo Murro di Porco]] catturando una stazione radio. Sulla base di un avviso in merito ad imminenti atterraggi in aliante imminenti, il comandante locale comandante italiano ha ordinatoordinò un contrattacco, ma le sue truppe non hanno ricevutoricevettero il messaggio. La natura sparsa degli sbarchi hafavorì in realtà favorito degligli Alleati, che sono stati in grado dipoterono tagliare tutti i fili del telefono nelle immediate vicinanze.<ref name=":3" /> L'aliante che portava il vice comandante, Colonnello O.L. Jones, è atterratoatterrò accanto a una batteria di artiglieria costiera italiana; alle prime luci del giorno gli ufficiali deled personalei eradiotelegrafisti glidell'aliante operatoriattaccarono radiofonicie hannodistrussero attaccatoi ecinque distruttocannoni ladella batteria con cinque armi eed il lorosuo deposito di munizioni.<ref>Mrazek, p.79</ref> Altri gruppi isolati di soldati Alleati hanno cercatocercarono di aiutare i loro compagni, aggredendo le difese italiane e i rinforzi sopraggiunti.<ref>Mrazek, pp.79–80</ref>
 
{{Citazione|Un'accanita battaglia è in atto lungo la fascia costiera della Sicilia sud-orientale dove truppe italiane e germaniche impegnano ener­gicamente le forze avversarie sbarcate e ne contengono validamente la pressione.|Bollettino di guerra italiano n°1142 del 11 luglio 1943<ref name=a/>}}
[[File:Batteria Lamba Doria 02.JPG|thumb|left|250px|I resti della batteria costiera ''Lamba Doria'', catturata da 250 commandos britannici dopo circa due ore di combattimento, la notte del 10 luglio 1943.]]
Il primo contrattacco sul ponte si èfu avutoportato da parte di due compagnie di marinai italiani, che sonovennero stati respinti daglidai inglesibritannici. Gli italiani hanno rispostoreagirono allo sbarco Alleato riunendo più truppe e riordinando l'artiglieria e i mortai per bombardare il ponte Grande appena conquistato dagli Alleati.<ref name=":2" /> I difensori inglesibritannici sono stativennero attaccati dagli italiani, mentre gli inglesi dellala [[5th Infantry Division (United Kingdom)|5th Infantry Division]] non è comparsasopraggiunse alle ore 10:00 come previsto.<ref name=":4">Tugwell, p.161</ref> Alle 11:30 il 385º Battaglione costieroCostiero italiano è arrivatogiunse sul ponte, seguito poco dopo dal I Battaglione del 75º Reggimento di fanteria "Napoli". Gli italiani si sonoposizionarono posizionatiin permodo da attaccare il ponte dai tre lati. Alle 14:45 c'erano solo quindici dei soldati britannici che difendevano il ponte e non erano stati uccisi o feriti. Alle ore 15:30, confinite le loro munizioni terminate, glii inglesibritannici si sono arresiarresero. Alcuni uomini sul lato sud del ponte sono fuggitifuggirono verso le campagne, ma il resto è statovenne fatto prigioniero.<ref name=":2" /> Con il ponte tornato in mani italiane, la prima unità della 5th Infantry Division, il 2nd Battalion, [[Royal Scots Fusiliers]], e la [[17th Infantry Brigade]], sonoraggiunsero arrivate sulil ponte alle 16:15 preparando con successo il contrattacco,<ref name=":4" /> che era statorisultò possibile grazie alla rimozione delle cariche esplosive dal ponte, impedendoimpedendone la distruzione da parte degli italiani.<ref name=":4" /> Verso le 17 i carri armati della 5th Infantry Division provenienti da [[Cassibile]] hanno attraversatoattraversarono il ponte.; Versoverso le 21:00 Siracusa veniva occupata daglidalle inglesitruppe britanniche.[[File:Syracuse War Cemetery interno.JPG|thumb|SyracuseIl Warcimitero Cemeterymilitare internobritannico di Siracusa.]] I sopravvissuti della 1st Airborne Division non presero parte ai successivi combattimenti, e sonovennero statirimandati condotti indietro verso ilin [[Nordafrica|Nord Africa]] il 13 luglio.<ref name=":5">Mitcham, p.78</ref> Durante gli sbarchi, le perdite della 1st Airborne Division sono staterisultarono le più gravi di tutte le unità britanniche coinvolte.<ref>Tugwell, p.162</ref> Le vittime sono state pari a: 313 morti e 174 tra feriti oe dispersi.<ref>Tugwell, p.162</ref><ref name=":5" /> 14 accompagnatori dei piloti didegli alianti sonoerano stati uccisimorti, eed 87 risultavano dispersiferiti o feritidispersi.<ref name=":5" />
 
I caduti Alleati della missione riposano ora nel cimitero del [[Commonwealth]] di Siracusa, il [[Syracuse War Cemetery]].