Icilio Bacci: differenze tra le versioni

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Nel 1904 era già uno dei giovani irredentisti a favore dell'italianità di Fiume. Nel [[1910]] fu vice sindaco dell sua città. Sempre quell'anno si reca a Roma dove è tra i fondatori dell'[[Associazione Nazionalista Italiana]]<ref>[http://catalogo.archividelnovecento.it/scripts/GeaCGI.exe?REQSRV=REQPROFILE&ID=35590803 Scheda<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nella prima guerra mondiale si arruolò volontario nel [[Regio Esercito]] e insieme al fratello [[Iti Bacci]] prese poi parte all'[[impresa di Fiume]], dove durante la [[Reggenza italiana del Carnaro]] fu alla guida degli interni e della giustizia. Nel [[1929]] fu presidente della [[provincia del Carnaro]] <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/icilio-bacci_(Dizionario_Biografico)/ Icilio Bacci in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
 
Iscritto al [[Partito Nazionale Fascista]], fu nominato [[senatore]] del Regno il 23 gennaio [[1934]]. A suo carico si aprì nel 1944 un procedimento di fronte all'Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo, essendo il suo nome inserito nella categoria dei "Senatori ritenuti responsabili di aver mantenuto il fascismo e resa possibile la guerra sia coi loro voti, sia con azioni individuali, tra cui la propaganda esercitata fuori e dentro il Senato". Il 29 marzo [[1946]] si adottò il provvedimento di "non luogo a procedere perché disperso".