François-Paul Brueys D'Aigalliers: differenze tra le versioni

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=== La morte nella battaglia di Abukir ===
Alle due del pomeriggio del 1º agosto 1798 la squadra di Nelson arrivò in vista della baia di Aboukir, venendo immediatamente avvistata dai gabbieri del vascello francese ''Heureux''. L'ammiraglio inglese decise di passare con parte della squadra tra l'isolotto di Abukir<ref name=P5p484>{{Cita|Petroni, Lavallée 1815|p.484 |Petroni,Lavallée1815}}</ref> e i vascelli della squadra francese, ancorati in linea di fila.<ref name=D2p107>{{Cita|Donolo 2012|p. 107 , le navi francesi erano ancorate ad una distanza di 150 m l'una dall'altra |Donolo2012}}</ref> Le restanti navi sarebbero sfilate dall'altro lato dei vascelli francesi, prendendoli tra due fuochi. Dopo la distruzione di cinque dei vascelli dell'avanguardia francese, si sviluppò un violentissimo combattimento attorno alla sua nave ammiraglia, l'imponente [[Vascello|vascello a treponti]] da 120 cannoni ''l'Orient''. La nave francese venne attaccata contemporaneamente da cinque navi inglesi. Dapprima leggermente ferito ad una mano,<ref name=P5p484/> l'ammiraglio Brueys venne colpito da una palla di cannone che gli amputò tutte e due le gambe, quasi tagliandolo in due.<ref name=P5p484/> Egli ordinò al chirurgo di mettergli dei lacci emostatici attorno ai moncherini, esclamando ''"un amiral français se doit de mourir sur sa dunette"''.<ref name="C2p241"/>.

Brueys si fece mettere seduto su una poltrona, sul quarto di banco del vascello, e continuò coraggiosamente a dirigere la battaglia fino a che non morì dissanguato. Alle ore 22.00 ''l'Orient'', in preda ad un incontrollabile incendio, esplose in un'immensa palla di fuoco. La terrificante esplosione della nave fu udita fino al Cairo. Il vascello si inabissò portando con sé l'ammiraglio Brueys, il suo capitano [[Luc-Julien-Joseph Casabianca|Luc-Julien Joseph Casabianca]], suo figlio dodicenne Giocante, e quasi mille uomini del suo equipaggio<ref name=D2p113>{{Cita|Donolo 2012|p. 113 , i superstiti salvati dalle navi inglesi furono all'incirca settanta, su un equipaggio di 1.010 uomini |Donolo2012}}</ref>. La battaglia terminò con la totale disfatta francese. Su 13 vascelli che componevano la squadra francese, dieci erano stati catturati, uno andato distrutto e due fuggiti nella notte. Da parte francese si registrarono 1.400 morti, 1.500 feriti e 3.225 prigionieri,<ref name=D2p114>{{Cita|Donolo 2012|p. 114 |Donolo2012}}</ref> contro i 218 morti e 677 feriti inglesi.<ref name=F1p71>{{Cita|Fremont-Barnes 2011|p. 71 |Fremont-Barnes2011}}</ref>.
 
Inizialmente Bonaparte attribuì la responsabilità della sconfitta all'ammiraglio: ''"Si dans ce funeste événement (Brueys) a commis des fautes, il les a expiées par sa mort glorieuse"''.<ref name=D2p116>{{Cita|Donolo 2012|p. 116 |Donolo2012}}</ref>
Ma l'amicizia che provava per lui lo spinse a rivedere il suo giudizio, scaricando la colpa sul contrammiraglio Du Chayla. Il 18 agosto 1798 scrisse alla vedova: ''"Madame, votre mari a été tué par un coup de canon, en combattant vaillamment à son bord; il est mort sans souffrir et de la mort la plus douce, le plus enviée par les militaires. Je sens terriblement votre douleur. (...) Vous leur (vos enfants) parlerez de leur père, de votre douleur, de la perte qu'eux et la République ont faite. Mais, après vous être rattachée au monde par l'amour filial et maternel, appréciez pour quelque chose l'amitié et l'intérêt que je prendrai toujours à la femme de mon ami. (...)."'' In quanto [[Marinai dell'Impero|marinaio dell'Impero]], il suo nome figura sull'[[Arco di Trionfo (Parigi)|Arco di trionfo]], a [[Parigi]].