Tripolitania italiana: differenze tra le versioni
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La '''colonia Tripolitania''' era una delle due [[colonie italiane]] in terra libica. Il suo territorio corrispondeva a quello della [[Tripolitania]] odierna. Creata dopo la [[guerra italo-turca]], nel [[1934]] confluì nella [[Libia italiana]].
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Alla pacificazione seguì un periodo di rapido sviluppo, con un grande sforzo del governo italiano per lo sviluppo economico della regione, che si concretizzava soprattutto in massicci investimenti nelle infrastrutture della Libia<ref>Adu Bohaen, op. cit. pag. 196.</ref>. Tra i progetti più importanti, furono realizzati la [[Via Balbia|strada litoranea]] tra [[Tripoli]] e Bengasi e le [[Storia delle ferrovie coloniali italiane|linee ferroviarie coloniali]] [[Ferrovia Tripoli-Tagiura|Tripoli-Tagiura]], [[Ferrovia Tripoli-Vertice 31|Tripoli-Vertice 31]] e [[Ferrovia Tripoli-Zuara|Tripoli-Zuara]].
Ebbe inizio la costruzione dei primi nuovi villaggi per italiani e libici<ref>[http://www.orsomax.com/OEA/OEAvillaggi3.htm I villaggi coloniali della Libia.]</ref>, dotati di tutte le infrastrutture e le vie di comunicazione necessarie, frutto di accurati studi architettonici e realizzati in stile [[razionalismo italiano|razionalista]]<ref>Santoianni, op. cit., pag. 47-60.</ref>.
Con il [[Regio decreto-legge|Regio Decreto]] del 3 dicembre 1934, tutti i territori dell'[[Africa settentrionale italiana]] furono riuniti nel [[Libia italiana|Governatorato Generale della Libia]]. Il 9 di gennaio del 1939 la colonia della Libia fu incorporata nel territorio metropolitano del [[Regno d'Italia]] e conseguentemente considerata parte della Grande Italia, col nome di ''Quarta Sponda'' e tutti i loro abitanti ottennero la cittadinanza italiana.
=== Stemma ===
Alla Tripolitania fu concesso uno stemma con decreto luogotenenziale del 3 aprile 1919 e [[lettere patenti]] dell'8 giugno 1919 avente la seguente blasonatura:<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Rangoni Machiavelli |nome=Luigi |anno=1934 |titolo=Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932 |rivista=Rivista del Collegio Araldico |volume=anno XXXII |pagine=
{{Citazione|
== Organizzazione ==
{{vedi anche|Divisione amministrativa delle colonie italiane}}
Dopo la riconquista, la Tripolitania italiana venne definitivamente riorganizzata in sette [[commissariato|commissariati]] e tre zone<ref>[http://www.targheitaliane.it/monografie/colonie.pdf Le targhe delle colonie italiane - da Targhe Italiane.]</ref>, con capitale [[Tripoli]]. Le sigle automobilistiche furono dal 1912 al 1935 T o TRIPOLI.
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Dal gennaio [[1914]] le [[truppe coloniali italiane|truppe coloniali]] della Tripolitania furono riunite nel [[Regio corpo truppe coloniali della Tripolitania]], poi confluito nel [[Regio corpo truppe coloniali della Libia]] (dal 21 aprile 1939 [[Regio corpo truppe libiche]] 1939-[[1943]]).
== Governatori ==
* [[Raffaele Borea Ricci D'Olmo]] dal 5 all'11 ottobre 1911
* [[Carlo Caneva]] dall'11 ottobre 1911 al 1912
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* [[Emilio De Bono]] dal luglio 1925 al 24 gennaio 1929
* [[Pietro Badoglio]] dal 24 gennaio 1929 al 31 dicembre 1933
* [[Domenico Siciliani]] dal 1º gennaio 1929 al marzo 1930
* [[Rodolfo Graziani]] marchese di [[Neghelli]] dal marzo 1930 al maggio 1934 (dal 1º gennaio 1934 titolo onorifico)
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |cognome = Adu Boahen
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== Voci correlate ==
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