Titolo di viaggio: differenze tra le versioni

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Alcuni titoli di viaggio non devono essere vidimati: ad esempio, non si devono timbrare i biglietti ferroviari per treni nei quali la prenotazione è obbligatoria. Nel biglietto, è riportato numero del treno, orario e tratta di percorrenza, dati che impediscono di usare il biglietto due volte, anche se non è vidimato. In generale, possono non essere vidimati i titoli di viaggio associati ad una certa tratta e orario di percorrenza, o direttamente al mezzo di trasporto e al posto prenotato.
 
Se i controllori non rivestono la qualifica di pubblici ufficiali, i possessori di titolo di viaggio possono legittimamente rifiutarsi di esibire un documento di identità e non possono essere ovviamente perquisiti, perché il personale preposto possa emettere le contravvenzioni. I controlloriDal possono2015, agirealcune inregioni collaborazioneitaliane concome agentiil dellePiemonte forzee dila poliziaPuglia ovverohanno obbligareattribuito i trasgressori a scendere dal mezzo di trasporto. Iai controllori in generale non rivestono la qualifica di pubbliciagente ufficialidi -salvopolizia casiamministrativa in(diversi cuida esistonoquelli leggidi opolizia sentenza specifiche di equiparazionegiudiziaria), adinvece esempiodella perprecedente gli agentiqualifica di Trenitalia. Ai fini della qualificaincaricato di pubblico ufficialeservizio» nontutelato èsolo giuridicamentenel rilevantemomento ilin fattocui checompila illi controlloreverbale abbiadella un rapporto di lavoro dipendentemulta, con unail societàpotere-dovere di dirittochiedere privato,ai ma il fatto che essi sono munititrasgressori di poteriesibire autoritativiun e certificativi e svolgenti una funzione amministrativa disciplinata da normedocumento di diritto pubblico<ref>Cassazione, sentenza nidentità.38389/2009</ref>. <br />
 
Dall’ammenda all’aggressione, il verbale redatto dal controllore non ha alcuna efficacia probatoria nel caso in cui il trasgressore abbia dato riferimenti sbagliati. L'[[onere della prova]] spetta all'azienda di trasporto pubblico che deve provare sia l'identità di chi ha commesso l'infrazione, sia di aver notificato la contravvenzione: se è errato l'indirizzo, manca l'elemento della notifica; se viene dato un nominativo falso, manca l'identificazione del trasgressore. <br/>
Tuttavia, se i viaggiatori dovessero rifiutarsi di fornire i propri dati, non avendo la qualifica di polizia giudiziaria, i controllori non potranno perquisirli, trattenerli, fermarli o accompagnarli presso gli uffici di Polizia o verificare in alcun modo l’identità dei passeggeri. Invece, il titolo di "giurato" attribuirebbe al verificatore la qualifica di agente di polizia giudiziaria e la legalità ai verbali dallo stesso redatti.
I controllori di alcune aziende di trasporto erano autorizzati a fotografare la contravvenzione insieme al documento di identità, in modo da provare la trasgressione e la "notifica sul posto", con obbligo di farla firmare al trasgressore stesso. Un secondo elemento di prova è dato dall'installazione di telecamere a circuito chiuso a bordo dei mezzi pubblici.
 
 
I controllori possono agire in collaborazione con agenti delle forze di polizia ovvero obbligare i trasgressori a scendere dal mezzo di trasporto. I controllori in generale non rivestono la qualifica di pubblici ufficiali -salvo casi in cui esistono leggi o sentenza specifiche di equiparazione, ad esempio per gli agenti di Trenitalia. Ai fini della qualifica di pubblico ufficiale non è giuridicamente rilevante il fatto che il controllore abbia un rapporto di lavoro dipendente con una società di diritto privato, ma il fatto che essi sono muniti di poteri autoritativi e certificativi e svolgenti una funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico<ref>Cassazione, sentenza n.38389/2009</ref>. <br />
Il mancato pagamento delle sanzioni può comportare una denuncia per il reato di [[insolvenza fraudolenta]].<ref>repubblica, venerdì 4 dicembre 2015, cronaca di Genova, pag. XI </ref>