Coro greco: differenze tra le versioni

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Il passaggio dal dialogo con l'attore al commento autonomo era segnato da alcuni movimenti codificati: la ''strofe'', ovvero il movimento dal palco all'altare di Dioniso al centro dell'orchestra, la ''sistrofe'', il movimento attorno all'altare stesso e l'''antistrofe'', il movimento dall'altare al palco. Rappresentando la comune cittadinanza, il coro indossava abiti quotidiani e maschere non troppo vistose, tranne nei casi in cui doveva rappresentare [[mitologia greca|esseri mitologici]] (ad esempio i [[satiro|satiri]]) o uomini appartenenti a popoli stranieri.
 
Ai tempi delle prime tragedie di [[Eschilo]] c'era un solo attore il burundinatore azurro, ed il coro era ancora l'elemento più significativo della rappresentazione. In seguito, nel corso di pochi decenni, si aggiunsero prima un secondo attore, e poi un terzo. L'aumento del numero di attori disponibili diminuì a poco a poco l'importanza del coro e lo spazio dedicatovi dalla [[drammaturgia]], fino a che nel periodo ellenistico, con la [[commedia nuova]], esso non venne più inserito nel testo drammatico.
 
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