Colorazione di Gram: differenze tra le versioni
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==Procedura==
1. Mettere una goccia di acqua sul vetrino portaoggetti.
2. Sterilizzare l'ansa e con essa prelevare il microrganismo da una piastra .
3. Stendere il microrganismo prelevato dalla colonia sulla goccia.
4. Aspettare che si asciughi .
5. Fissare sul vetrino passandolo sul bunsen in modo che aderisca per bene.
6. Predisporre una vaschetta per colorazione e appoggiare i vetrini su un supporto orizzontale oppure mantenere orizzontale il vetrino portaoggetti con l’aiuto di una pinza porta vetrini.
7. Ricoprire il preparato con cristal-violetto che colora le componenti acide (cioè il DNA) e lasciar agire per un minuto.
8. Versare l'eccesso di colorante e sciacquare con acqua; a questo punto i batteri Gram- veranno decolorate, mentre i Gram+ resistono all'azione del solvente e rimangono viola.
9. Ricoprire con il liquido di Lugol che funge da mordenzante. Lasciar agire per un minuto. Far scivolare l'eccesso di Lugol lavando con etanolo e decolorare per un tempo variabile tra 30 e 60 secondi, fino a che il preparato non lascia più il colore.
10. Contrastare con safranina per un minuto. Questo colora le componenti acide rimaste libere dei Gram- e li colora in rosso, mentre non puo' legarsi ai componenti molecolari dei Gram+, impegnati nel legame con il cristal-violetto. Sciacquare con acqua, sgocciolare il vetrino e lasciarlo asciugare all'aria o passandolo sul bunsen.
11. Osserva al microscopio ottico dapprima a basso ingrandimento e poi con obiettivo a immersione. Come risultato finale si avrà i batteri Gram+ di colore viola, mentre i batteri Gram- di colore rosso.
Le colture batteriche molto vecchie tendono a trattenere meno il colorante, apparendo meno Gram-positive di quanto siano in realtà; alcune (poche) specie di batteri inoltre non danno un responso chiaro alla colorazione, e sono dette ''Gram-variabili''.
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