Albero della cuccagna: differenze tra le versioni

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L'[[antropologo]] [[James Frazer]] ne colloca l'origine nei culti arborei diffusi in tutta [[Europa]] a partire dall'area [[celti]]ca, le cosiddette ''feste del maggio'', tra le quali spicca il [[Maggio di Accettura]], che sarebbero una persistenza degli antichi [[Rito di fertilità|culti della fertilità]], centrali presso le popolazioni agricole. Tali feste vedevano al centro l'[[Albero di Maggio]], venerato come simbolo della nuova stagione e delle sue promesse di abbondanza.
 
Le popolazioni germaniche onoravano in generale gli alberi e gli dei a cui essi appartenevano, e festeggiavano le nuove fioriture con sacrifici, probabilmente offrendo agli dei focacce (''Kuchen'') appese all'albero consacrato. Attorno all'albero sacro si celebravano del resto le feste principali delle civiltà agricole arcaiche: il [[solstizio d'estate]] e il [[solstizio d'inverno]]. Di quest'uso resterebbe traccia nel [[Maibaum]] che capita di incontrare all'ingresso delle città, con la rappresentazione stilizzata dei prodotti locali, e nelle feste del ''Midsummer'', tipiche dell'Europa settentrionale. Una variante dello stesso culto - ma collocata nel periodo del solstizio d'inverno - sarebbe l'[[albero di Natale]], trasferito dalla [[Cattolicesimo|Chiesa]] a rendere onore a [[Santo|santi]] che segnavano l'ingresso nel nuovo anno, come [[San Nicola di Mira|san Nicola]] (il ''Santa Klaus'' del nord Europa).
 
I condizionali nascono dal fatto che, data la sua natura popolare, non risultano attestazioni scritte circa l'evoluzione del fenomeno. È certo comunque che, nelle lingue europee, esistono termini diversi per indicare queste scene attorno all'albero, probabilmente scaturite da un'unica fonte, ma diverse nello sviluppo e nel senso.