Equazione del tempo: differenze tra le versioni

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==L'inclinazione dell'eclittica==
[[File:inclinazione eclittica fondo bianco.jpg|upright=1.7|thumb|Vista dell'orbita geocentrica del Sole e della sua proiezione sul piano equatoriale]]
Per prima cosa occorre considerare che la Terra non compie una rotazione in 24 ore ma in 23 ore, 56 minuti e 4,09 secondi. In un anno la Terra compie 366 rotazioni, ma il Sole sorge e tramonta 365 volte: il giro in più comporta che il giorno siderale è più corto del giorno solare di 3 minuti e 55,91 secondi. Mentre il giorno siderale ha sempre la stessa durata, data l'enorme distanza delle stelle che rende irrilevante il moto della terra, quello del giorno solare è inoltre un valore medio nell'anno.
 
Si supponga un osservatore posto al polo nord su una piattaforma che compia una rotazione ogni 23 ore, 56 minuti e 4,09 secondi per compensare la rotazione terrestre. L'osservatore vedrà le stelle immobili ed il Sole in moto lungo un cerchio. Il piano comprendente questo cerchio è l'eclittica. A causa dell'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita, il piano dell'eclittica è inclinato rispetto al piano dell'equatore celeste di 23° 26' 21,448'’ (esattamente quanto l'asse rispetto al piano orbitale). Durante l'anno, l'osservatore vede il Sole allontanarsi dall'orizzonte e salire fino a circa 23,44° sopra l'equatore celeste, per poi ridiscendere fino a circa -23,44° dall'equatore celeste, verso l'orizzonte.
Il giro in più comporta che il giorno siderale è più corto del giorno solare di 3 minuti e 55,91 secondi.
 
Supponendo che il Sole si muova a velocità costante (il che non è vero come vedremo dopo) sulla eclittica, la sua proiezione su un piano parallelo all'equatore non si muove a velocità costante. Ai solstizi, infatti, il vettore velocità è parallelo al piano equatoriale, mentre agli equinozi esso si trova inclinato di circa 23,44°. Quando il Sole è in salita o discesa (equinozi) di 23,44° circa, la sua proiezione della sua velocità (ipotizzata costante) vale V cos(<math> \epsilon </math>) minore di V [vedi figura]. Il ciclo si ripete due volte in un anno ed è indipendente dalla latitudine dell'osservatore.
Inoltre questi 3 minuti e 55,91 secondi di differenza sono un valore medio nell'anno (è il giorno solare che cambia, non quello siderale).
 
A causa dell'inclinazione dell'eclittica una meridiana perde o guadagna fino a circa 20,3 secondi al giorno, in funzione del periodo dell'anno. {{chiarire|SeLa lamassima misuradifferenza delrispetto giornoal èmezzogiorno accurata,siderale aglidovuta ottavia siquesto hafattore un errore massimoè di 9,8 minuti circa.|poco chiaro}}
Si supponga un osservatore posto al polo nord su una piattaforma che compia una rotazione ogni 23 ore, 56 minuti e 4,09 secondi per compensare la rotazione terrestre. L'osservatore vedrà le stelle immobili ed il Sole in moto lungo un cerchio.
 
Il piano comprendente questo cerchio è l'eclittica. A causa dell'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita, il piano dell'eclittica è inclinato rispetto al piano dell'equatore celeste di 23° 26' 21,448'’ (esattamente quanto l'asse rispetto al piano orbitale). Durante l'anno, l'osservatore vede il Sole allontanarsi dall'orizzonte e salire fino a circa 23,44° sopra l'equatore celeste, per poi ridiscendere fino a circa -23,44° dall'equatore celeste, verso l'orizzonte.
 
Supponendo che il Sole si muova a velocità costante (il che non è vero come vedremo dopo) sulla eclittica, la sua proiezione su un piano parallelo all'equatore non si muove a velocità costante. Ai solstizi, infatti, il vettore velocità è parallelo al piano equatoriale, mentre agli equinozi esso si trova inclinato di circa 23,44°.
 
Quando il Sole è in salita o discesa (equinozi) di 23,44° circa, la sua proiezione della sua velocità (ipotizzata costante) vale V cos(<math> \epsilon </math>) minore di V [vedi figura].
 
Il ciclo si ripete due volte in un anno ed è indipendente dalla latitudine dell'osservatore.
 
A causa dell'inclinazione dell'eclittica una meridiana perde o guadagna fino a circa 20,3 secondi al giorno, in funzione del periodo dell'anno. {{chiarire|Se la misura del giorno è accurata, agli ottavi si ha un errore massimo di 9,8 minuti circa.|poco chiaro}}
 
Se lo ''gnomone'' di una [[meridiana]] non è una linea ma un punto, l'ombra proiettata dal punto disegna una curva nell'arco della giornata. Se l'ombra è proiettata su un piano la curva è normalmente una [[iperbole (geometria)|iperbole]], poiché il percorso circolare del Sole e il punto dello gnomone costituiscono un [[cono]], ed un piano che interseca un cono forma una [[sezione conica]]. Agli [[Equinozio|equinozi]] il cono degenera in un piano e l'iperbole in un segmento.