Giuramento di fedeltà al fascismo: differenze tra le versioni

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* [[Fabio Luzzatto]] (diritto civile)
* [[Bartolo Nigrisoli]] (chirurgia)
* [[Errico Presutti]] (diritto amministrativo)<ref name="NoGoetz">Non citato nel volume di Goetz. La sua posizione è oggetto di precisazione a seguito di pubblicazione, sulla ''[[La Repubblica (quotidiano)|Repubblica]]'' del 23 aprile 2000, della recensione di Simonetta Fiori al saggio dello storico tedesco. Si veda: Simonetta Fiori, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/22/professori-che-rifiutarono-il-giuramento.html «I professori che rifiutarono il giuramento»] (precisazione in merito al precedente articolo del 16 aprile), [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], sezione ''Cultura'', 22 aprile 2000, p. 44.</ref>
* [[Francesco Ruffini]] (diritto ecclesiastico)
* [[Edoardo Ruffini Avondo]] (storia del diritto)
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Molti degli accademici vicini alla sinistra aderirono al giuramento seguendo il consiglio di [[Palmiro Togliatti|Togliatti]]<ref name="SRomano"/>, poiché mantenendo la cattedra avrebbero potuto svolgere, come dichiarò [[Concetto Marchesi]], «un'opera estremamente utile per il partito e per la causa dell'[[antifascismo]]»<ref name="SFiori"/>.
 
Analogamente, la maggior parte dei [[Cattolicesimo|cattolici]], su suggerimento di [[Papa Pio XI]], ispirato probabilmente da [[Agostino Gemelli]], prestò giuramento «''con riserva interiore''»<ref name="SRomano"/><ref name="SFiori">Simonetta Fiori, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/16/professori-che-dissero-no-mussolini.html «I professori che dissero no a Mussolini»] (recensione a: Helmut Goetz. ''Il giuramento rifiutato''), [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], sezione ''Cultura'', 16 aprile 2000, p. 40.</ref>. I professori dell'[[Università Cattolica di Milano]], per i quali il rettore Agostino Gemelli aveva ottenuto che non dovessero giurare in quanto non dipendenti statali, vollero giurare<ref name="meroni" /> con l'eccezione di quattro docenti: [[Francesco Rovelli]], [[Giovanni Soranzo]], [[Mario Rotondi]] (che proprio per evitare il giuramento aveva chiesto e ottenuto il trasferimento da Pavia all'Università Cattolica)<ref>Alessandro Somma, ''I giuristi e l'Asse culturale Roma-Berlino: economia e politica nel diritto fascista e nazionalsocialista'', Vittorio Klostermann, 2005, p. 28</ref> e lo stesso padre Agostino Gemelli.<ref>{{cita news|autore=Sandro Gerbi|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/aprile/15/alla_Statale_uomo_Salo_posto_co_0_960415761.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1996/aprile/15/alla_Statale_uomo_Salo_posto_co_0_960415761.shtml|titolo=E alla Statale l' uomo di Salo' al posto dell' antifascista|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=15 aprile 1996|accesso=10 giugno 2014}}</ref> [[L'Osservatore Romano]] del 4 dicembre 1931 sostenne in un articolo che il "giuramento" era pienamente lecito, dovendosi l'espressione "Regime Fascista" intendere equivalente a "governo dello Stato".<ref>Raffaele Romanelli, ''Storia dello Stato italiano dall'Unità a oggi'', Donzelli Editore, 2001, p. 337</ref>
 
Vi fu chi accondiscese al giuramento, come [[Guido Calogero]] e [[Luigi Einaudi]], seguendo l'invito di [[Benedetto Croce]] a rimanere nell'università «per continuare il filo dell'insegnamento secondo l'idea di libertà»<ref name="SFiori"/> e per impedire che le loro [[Cattedra universitaria|cattedre]] - secondo l'espressione di Einaudi - cadessero «in mano ai più pronti ad avvelenare l'animo degli studenti»<ref>[[Antonio Pesenti (economista)|Antonio Pesenti]], ''La cattedra e il bugliolo'', 1972, p. 228.</ref>.
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== Il ruolo di Giovanni Gentile ==
Entrata in vigore nel 1927, l'originaria formula del giuramento elaborata da [[Giovanni Gentile]], già ministro della Pubblica Istruzione dal 1922 al 1924, prevedeva che i docenti giurassero fedeltà solo alla Monarchia e allo [[Statuto Albertino]]. L'estensione della formula del giuramento al fascismo fu opera di [[Balbino Giuliano]], ministro in carica al momento dell'emanazione del provvedimento. Tuttavia, in una nota inviata a Mussolini il 5 gennaio 1929, Gentile scrisse che l'articolo 22 della legge sull'insegnamento universitario (ossia l'articolo del giuramento), «con una breve aggiunta alla formula vigente potrà, come ho avuto l'onore di esporre a voce, risolvere la questione delicata e ormai urgente della fascistizzazione delle Università Italiane». Si ritiene dunque che Gentile fu tra i promotori dell'aggiunta delle parole «al Regime fascista» nella formula, poi attuata due anni dopo da Giuliano<ref name=fiori2>Simonetta Fiori, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/22/professori-che-rifiutarono-il-giuramento.html «I professori che rifiutarono il giuramento»] (precisazione in merito al precedente articolo del 16 aprile), [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], sezione ''Cultura'', 22 aprile 2000, p. 44.</ref>.
 
[[Gaetano De Sanctis]], uno dei professori che nel 1931 non giurarono, affermò che Gentile gli aveva confessato di essere l'ideatore del giuramento:<ref name="Selvatici06082007">Franca Selvatici in [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/08/06/la-firenze-del-44-uccisione.html La Repubblica del 6 agosto 2007].</ref>
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== Collegamenti esterni ==
* Simonetta Fiori, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/16/professori-che-dissero-no-mussolini.html «I professori che dissero no a Mussolini»] (recensione a Helmut Goetz, ''Il giuramento rifiutato''), [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], sezione ''Cultura'', 16 aprile 2000, p. 40.
* Simonetta Fiori, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/22/professori-che-rifiutarono-il-giuramento.html «I professori che rifiutarono il giuramento»] (precisazione in merito al precedente articolo del 16 aprile), [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 22 aprile 2000, p. 44.
 
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