Pellegrino Laziosi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di Berengario Laziosi e di Flora Aspini e nato in una famiglia ghibellina avversaria della Chiesa, partecipò alle lotte politiche contro i guelfi locali. Il pontefice inviò nelle terre di Romagna il Superiore generale dell'[[Servi di Maria|Ordine dei Servi di Maria]], [[Filippo Benizi]], che predicava nelle piazze per convincere i cittadini ad obbedire al Papa, ma venne espulso da [[Forlì]].
Pellegrino, tra i capi delle fazioni in lotta, lo dileggiò<ref>La tradizione vuole che Pellegrino lo abbia schiaffeggiato: [http://www.santiebeati.it/dettaglio/50900 Santi, beati e testimoni: Pellegrino Laziosi]</ref> ma poi si pentì e, raggiunto il Superiore generale fuori città, a Ronco, si gettò ai suoi piedi per chiedergli umilmente perdono.
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Morì ottantenne il 1º maggio [[1345]] consunto dalla febbre; il suo corpo riposa presso la chiesa dei Servi di Maria a Forlì.
 
== Culto ==
Oggi il suo corpo è custodito in una teca di [[cristallo]] posta nella [[basilica di San Pellegrino Laziosi]], nel centro di Forlì.
 
Pellegrino Laziosi fu dichiarato beato da [[Papa Paolo V]] il [[15 aprile]] [[1609]]; il [[27 dicembre]] [[1726]] fu canonizzato da [[Papa Benedetto XIII]]. La memoria liturgica è fissata dal [[Martirologio Romano]] al [[1º maggio]].
 
È venerato come "protettore degli ammalati di [[Tumore|cancro]]". È inoltre il patrono degli ammalati di [[AIDS]] e di ogni altra malattia di particolare gravità.
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L'Ordine dei Servi di Maria ne celebra la festa nel giorno 4 maggio.
 
== La casa natale e la grotta ==
La casa natale corrisponde all'attuale numero 15 di Via Giovita Lazzarini a Forlì. Una lapide, datata [[27 dicembre]] [[1951]], recita: "SALUTI REVERENTE IL POPOLO / LA CASA IN CUI ALL'ITALIA AL MONDO / PELLEGRINO LAZIOSI / TUMULTUANTI LE FAZIONI UMANE / NACQUE GHIBELLINO E SANTO --- I FORLIVESI AL CONCITTADINO / I SERVI DI MARIA AL CONFRATELLO".
 
Sotto la casa è ancora presente una grotta, protetta da un cancelletto con lo stemma della famiglia Laziosi, nella quale Pellegrino si ritirava in preghiera.
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== Bibliografia ==
* ''Compendium vitae, virtutum, et miraculorum, necnon Actorum in Causa canonizationis B. Peregrini Latiosi Foroliviensis Ordinis Servorum B. Mariae Virginis. Ex Secretaria Congregationis Sacrorum Rituum'', Roma 1726.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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* {{cita web|http://www.servidimaria.net/sitoosm/index.html|Servi di Maria}}