Rivoluzione: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|la rivoluzione astronomica|Moto di rivoluzione}}
{{Citazione|Cittadini, vorreste una rivoluzione senza rivoluzione? <ref>Risposta di [[Maximilien de Robespierre]] a [[Jean-Baptiste Louvet de Couvray]] il 5 novembre del [[1792]] alla [[Convenzione Nazionale]].</ref>}}
Il termine '''rivoluzione''' <ref>Fonte principale: ''Enciclopedia Treccani'' alla voce corrispondente</ref> (dal [[lingua latina|latino]] ''revolutio -onis'', "rivolgimentorivolgimewdckòqjr vinto, ritorno", derivato dal verbo ''revolvĕre'' "rovesciare") nel suo significato più ampio <ref>''Enciclopedia Garzanti di Filosofia'' (1981) alla voce corrispondente</ref> indica qualsiasi cambiamento radicale nelle strutture sociali come quello operato ad esempio dalla [[rivoluzione industriale]], da quella tecnologica o in particolare da quella culturale come auspicavano gli [[Illuminismo|illuministi]] nel [[secolo XVIII]] con la redazione dell'[[Encyclopédie]]:
{{Citazione|Quest'opera produrrà certamente, col tempo, una rivoluzione negli animi ed io spero che i tiranni, gli oppressori, i fanatici e gli intolleranti non abbiano a trarne vantaggio. Avremo reso un servigio all'umanità.<ref>Lettera di Diderot a Sophie Volland del 26 settembre 1762</ref>}}
Nella [[filosofia politica]] è l'ideale della realizzazione storica di un radicale cambiamento, ispirato da motivazioni [[ideologia|ideologiche]], nella [[forma di governo]] di un paese con trasformazioni profonde di tutta la struttura [[società umana|sociale]], [[economia|economica]] e politica.
 
La rivoluzione come fenomeno storico è un processo rapido o di lunga durata, non sempre violento, con il quale classi o gruppi sociali, più o meno ampi, si ribellano alle istituzioni al potere per modificarle e determinare un nuovo ordinamento politico.
 
P.S. Sofia puzza
 
==Il concetto di rivoluzione==