Anarco-comunismo: differenze tra le versioni

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==Teoria==
Il comunismo anarchico riconosce nell'esperienza collettiva un elemento chiave nella ricerca della [[Libertà individuali|libertà individuale]]. Il comunismo anarchico, in contrasto con la base filosofica anarchica basata nell'individuo, colloca l'esperienza collettiva al di sopra di quella individuale.
L'anarco-comunismo combina due termini, uno dei quali, l'[[anarchismo]], definisce il movimento libertario<ref>{{cita libro|George | Woodcock| L'anarchia: storia delle idee e dei movimenti libertari | 1966| Feltrinelli Editore}}</ref> che vuole una libertà politica senza governo ([[autogestione dei lavoratori]], [[federalismo]], [[democrazia diretta]]) e l'altro, il [[comunismo]], secondo l'[[aforisma]] di [[Louis Blanc]] «da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni», postula la libertà economica a partire dalla necessità degli individui (per aree, comuni, per quartieri, imprese e per vari altri mezzi federativi), di organizzare la produzione e soddisfare le esigenze individuate o stimate, senza altra limitazione che le capacità e le esigenze dei soggetti interessati (che hanno propri bisogni e capacità di condividere e partecipare). Questo aspetto costituisce una fase di progressione dal [[collettivismo]], che permeava tutti i movimenti proto anarchici, in senso storico, all'[[egualitarismo]] di stampo libertario portato inizialmente avanti in parte da [[Michail Bakunin|Bakunin]], che viene comunque più associato ad una visione collettivista, e poi, più compiutamente da [[Pëtr Kropotkin]]. In Italia, fautori della teoria furono in senso storico [[Errico Malatesta]] e [[Luigi Fabbri]].
 
{{citazione|Ogni scoperta, ogni progresso, ogni aumento di ricchezza dell’umanità ha la sua origine nell’insieme del lavoro manuale e intellettuale del passato e del presente. Quindi, con quale diritto potrebbe appropriarsi della minima particella di questo immenso tutto, e dire: questo è mio, non vostro?|[[Pëtr Alekseevič Kropotkin ]], ''[[La conquista del pane]]''}}
Questa visione è priva del centralismo economico o politico, come nel collettivismo [[marxismo|marxista]], in quanto la forma di organizzazione è libero-associativa, il federalismo, senz'altra limitazione che bisogni e disponibilità dei singoli e possibilità di revoca dei mandati.
 
=== Associazione volontaria ===
Il rappresentante più conosciuto tedesco è stato il poeta, scrittore, attivista e membro della Repubblica dei Consigli della Baviera [[Erich Mühsam]].
Il comunismo anarchico risalta che oltre all'[[Anarchia|abolizione dello Stato]] è necessaria l'abolizione delle [[Classe sociale|classi sociali]] che nascono dalla disuguaglianza generata dalla ricchezza. Per questo propone l'abolizione della [[proprietà privata]] e del [[denaro]]. Ogni individuo e gruppo sarebbe libero di contribuire alla produzione e soddisfare le sue necessità basate nelle proprie decisioni. I sistemi di produzione e distribuzione sarebbero gestiti dai propri partecipanti.
 
L'abolizione del lavoro saliarato è centrale per l'anarco-comunismo. Con la distribuzione della ricchezza basata nella determinazione delle esigenze dalle stesse persone, secondo questa teoria, la gente sarebbe più libera di entrare in qualsiasi attività scegliendo autonomamente. Questo modello sociale aiuterebbe le persone a realizzarsi e distribuirebbe il lavoro più equitativamente ed in accordo alle capacità individuali di ciascuno.
Tra i francesi, oltre ai nomi già citati, lo storico [[Daniel Guérin]], il sindacalista [[Pierre Monatte]] e, negli ultimi anni di vita, il filosofo [[Jean-Paul Sartre]].
 
=== Rifiuto della teoria del lavoro socialmente necessario, del denaro e del salario ===
I comunisti anarchici considerano che non c'è nessuna forma universale per misurare il valore del contributo economico di una persona, dovuto a che tutta la ricchezza è un prodotto collettivo delle generazione attuali e precedenti. Per esempio, non si può misurare il valore del contributo economico giornaliero di un lavoratore in una fabbrica senza tener in conto fattori come il trasporto, il cibo, l'acqua, l'abitazione, il riposo, l'efficienza delle macchine, lo stato emozionale, etc. che anche influiscono sulla produzione. Così, per assegnare un valore numero a questa produzione, si dovrebbero tener in conto un'immensità di fattori esterni – in particolare il lavoro passato e presente del resto dei lavoratori, così come le tecniche e gli strumenti creati nel passato che rendono possibili la realizzazione del lavoro presente e futuro. In questo senso, l'anarco-comunismo tende a rifiutare la [Teoria del lavoro socialmente necessario]] originale del liberalismo classico e difesa oggi in molte correnti del [[socialismo]] e del [[marxismo]].
 
I comunisti anarchici considerano che qualsiasi sistema economico basato nel lavoro salariato e la proprietà privata necessita di un apparato coercitivo per rendere effettivo il [[Proprietà (diritto)|diritto di proprietà]], e per mantenere le relazioni non ugualitario che appaiono dalle differenze salariali e/o dalla possessione di proprietà. Inoltre, considerano che l'[[economia di mercato]] ed il [[sistema dei prezzi]] dividono il lavoro in classi, assegnano valori numerici inesatti alla quantità del lavoro degli individui e provano a regolare la produzione, il consumo e la distribuzione. Secondo le teorie anarco-comuniste, il denaro ristringe la capacità individuale di consumare i prodotti del lavoro grazie al sistema dei prezzi e dei salari.
 
I comunisti anarchici individuano il denaro la sua natura di tipo quantitativo, annullando l'aspetto qualificativo delle risorse e delle necessità. Quindi anche la produzione andrebbe vista da un punto di vista qualitativo, e che il consumo e la distribuzione deve essere determinata da ogni individuo, senza assegnare nessun valore numerico al lavoro, ai beni ed ai servizi prodotti da altri.
 
Allo stesso modo, si vede ai mercati ed alla produzione mossa dal guadagno personale come uno spreco di risorse e lavoro. Al posto dei mercati, la maggior parte degli anarco-comunisti appoggia un sistema senza moneta, basato in un'economia comunale dove i beni ed i servizi sono prodotti dai lavoratori in modo autogestisto e distribuiti in negozi comunitari, dove tutti i membri della comunità (incluso i lavoratori stessi) abbiano la possibilità di consumare secondo le proprie necessità e desideri.
 
=== Diritto all'uso, individuo e proprietà della comunità ===
L'anarco-comunismo, come ideologia [[Collettivismo|collettivista]] e [[socialista]] antistatale, condivide diverse posizioni con l'[[anarchismo collettivista]] ma si differenzia per alcuni aspetti da questa teoria. L'anarchismo collettivista propone la proprietà collettiva nelle mani di associazioni con profitto individuale dei sui membri, mentre l'anarchismo comunista propone nega completamente il concetto della proprietà di gruppo o individuale e solo accetta il concetto di uso, riservando la proprietà solo per la comunità. Secondo le teorie dell'anarco-comunismo, i beni del [[Capitale (economia)|Capitale]] non debbano essere beni privati di nessun gruppo o persona, solo della comunità, in modo che possano essere lasciati liberi all'utilizzo per gli individui della comunità per i fini e le necessità che essi desiderino. Inoltre tali teorie sostengono che un bene di Capitale, invece di essere qualcosa per la vendita o l'affitto, deve essere liberamente usato senza importanza il lavoro o lo status finanziario che esso tenga.
 
L'individuo sarebbe libero di creare qualcosa e trattenerlo finché la comunità non consideri che sia un elemento cruciale di produzione per la comunità o il pubblico in generale, cioè che non abbia a che vedere con la volontà o il desiderio di altri. Se la comunità ritenesse che alcune cose siano parte della produzione per la società, queste potrebbero essere considerate come cose di uso sociale e che debbano essere quindi messe alla responsabilità di chi ci lavora e di chi la consuma. Così, il comunismo anarchico può essere considerato un compromesso comunitario tra l'uso collettivo ed individuale.
 
Nell'attualità c'è chi vingola il movimento del [[Free Software]], del [[copyleft]] e del [[GNU]] come tipi di [[economia del dono]] – lavoro e comunanza dei beni volotario – che a sua volta potrebbe avere alcuni similitudini, nella teoria, con l'economia pianificata e partecipativa che propone il comunismo anarchico.<ref>{{citazione|"At the end of the twentieth century, anarcho-communism is no longer confined to avant-garde intellectuals. What was once revolutionary has now become banal." "For most people, the gift economy is simply the best method of collaborating together in cyberspace. Within the mixed economy of the Net, anarcho-communism has become an everyday reality."|[[Richard Barbrook]], ''[[The Hi-Tech Gift Economy]]'' - http://firstmonday.org/issues/issue3_12/barbrook/}}</ref>
 
==Storia==