Enrico Benedetto Stuart: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = britannico
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Fu il quarto e ultimo pretendente "[[Giacobitismo|giacobita]]" (della linea cattolica degli [[Casato degli Stuart|Stuart]]), al trono di [[Inghilterra]], [[Scozia]] e [[Irlanda]]: ebbe il titolo di Duca di [[York]] e, secondo le pretese giacobite, avrebbe dovuto essere chiamato Enrico IX.
 
== Biografia ==
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Enrico Benedetto Stuart nacque il 6 marzo [[1725]] a [[Roma]], presso Palazzo Muti (oggi palazzo Balestra). Egli era il figlio minore di [[Giacomo Edoardo Stuart]], figlio di [[Giacomo II d'Inghilterra]] e noto come il Vecchio Pretendente, e di [[Maria Clementina Sobieski|Maria Clementina Sobieska]], nipote di [[Giovanni III di Polonia|Giovanni III Sobieski]], re di Polonia. Ancora infante, fu battezzato secondo il rito cattolico da [[papa Benedetto XIII]] nella cappella di Palazzo Muti e ricevette i nomi di Enrico Benedetto Tommaso Edoardo Maria Clemente Francesco Saverio. Dalla nascita, in pretesa, gli vennero imposti i titoli di principe d'Inghilterra, Scozia, Francia e Irlanda. Suo fratello maggiore era [[Carlo Edoardo Stuart]], conosciuto col soprannome di ''Bonnie Prince Charlie'' o il Giovane Pretendente. Per parte di madre era imparentato col cardinale [[Jan Aleksander Lipski]].
 
Egli trascorse la propria infanzia presso il palazzo del padre a [[Roma]], trasferendosi occasionalmente ad [[Albano Laziale|Albano]] ede a [[Bologna]] ove venne educato.
 
Nell'ottobre del [[1745]] si recò a [[Parigi]] per ricercare sostegno alla campagna del fratello, il principe Carlo, per restaurare il loro padre al trono di Gran Bretagna. Egli ottenne dal Regno di Francia truppe, artiglieria e navi per raggiungere tale scopo anche se per problemi tecnici né Enrico né le truppe francesi raggiunsero mai la Scozia in supporto [[Insurrezione giacobita del 1745|alla sommossa scoppiata in quell'anno]] e questo portò a una conflittualità tra Enrico ed il fratello che permasesi protrasse negli anni. Nel maggio e nel giugno del [[1746]] il duca Enrico partecipò nel suo unico servizio militare durante l'assedio di Anversa. Nell'ottobre successivo, egli fece ritorno a [[Clichy]] presso [[Parigi]] dove si ricongiunse poco dopo al fratello. Nel giugno del [[1747]] [[papa Benedetto XIV]] annunciò la sua intenzione di elevare il duca Enrico Stuart alla dignità di cardinale di Santa Romana Chiesa ed egli ricevette la tonsura clericale direttamente dal pontefice nella [[Cappella Sistina]] il 30 giugno [[1747]].[[File:Ritratto di Henry Benedict Marie Clement Edward Stuart, cardinale York.jpg|thumb|Ritratto del cardinale Enrico Benedetto Stuart del 1756]]
Creato cardinale diacono nel [[concistoro]] del 3 luglio [[1747]], Enrico ricevette la berretta cardinalizia l'8 luglio di quello stesso anno per poi ricevereottenere la [[Santa Maria in Portico Campitelli (diaconia)|diaconia di Santa Maria in Portico Campitelli]] dal 31 luglio. Subito gli venne garantita la dispensa papale per ricoprire il ruolo di cardinale senza aver ricevuto né il suddiaconato né il diaconato il 27 agosto [[1747]], salvo poi riparare il 17 agosto dell'anno successivo ottenendo gli ordini minori ede il suddiaconato da [[papa Benedetto XIV]] unitamente al diaconato ricevuto il 25 agosto di quello stesso anno.
 
Il 1º settembre [[1748]], Enrico Benedetto Stuart ricevette l'ordinazione sacerdotale da [[papa Benedetto XIV]] nella Basilica dei Santi XII Apostoli a [[Roma]] ede optò dunque per l'ordine dei cardinali presbiteri e la sua diaconia venne elevata ''[[pro illa vice]]'' a tale titolo il 16 settembre [[1748]]. Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano e prefetto della Sacra Congregazione della Veneranda Fabbrica di San Pietro, divenne contestualmente protettore dell'ordine dei Cartusiani l'8 novembre [[1751]]. Il 18 dicembre [[1752]] optò per il titolo presbiteriale dei Santi XII Apostoli mantenendo ''in commendam'' il titolo di Santa Maria in Portico Campitelli. Nominato Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 13 marzo [[1758]], rimase in tale carica sino al 28 gennaio [[1760]]. Partecipò quindi al conclave del [[1758]] che elesse a pontefice [[Clemente XIII]].
 
Eletto arcivescovo titolare di Corinto il 2 ottobre [[1758]], Enrico Benedetto Stuart venne consacrato vescovo il 19 novembre di quell'anno nella Basilica dei Santi XII Apostoli a [[Roma]] dal nuovo [[papa Clemente XIII]], assistito dal cardinale [[Giovanni Antonio Guadagni]], vescovo di Porto e Santa Rufina, e dal cardinale [[Francesco Borghese]], vescovo di Albano. Il duca di York optò dunque per il titolo di Santa Maria in Trastevere, mantenendosi ''in commendam'' il titolo dei Santi XII Apostoli dal 12 febbraio [[1759]]. Prescelse dunque di passare all'ordine dei cardinali-vescovi e optò per la sede suburbicaria di Frascati dal 13 luglio [[1759]]. [[Vice cancelliere di Santa Romana Chiesa]] dal 24 gennaio [[1763]], rimase in carica sino alla sua morte. Ricevette quindi ''in commendam'' il titolo di [[San Lorenzo in Damaso (titolo cardinalizio)|San Lorenzo in Damaso]] (in quanto pertinenza del Vice cancelliere) il giorno della sua nomina e partecipò poi al conclave del [[1769]] che elesse a pontefice [[Clemente XIV]]. Prese parte nuovamente al conclave del [[1775]] ove venne eletto [[papa Pio VI]]. Nel [[1788]], alla morte del fratello, venne proclamato dai giacobiti Enrico IX, re ''de iure'' di Gran Bretagna, Francia e Irlanda. Nominato protettore dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini il 9 luglio [[1793]], nel [[1798]] durante l'invasione di [[Roma]] da parte delle truppe bonapartiste, contribuì decisamente ad evitare che la città venisse saccheggiata pagando a proprie spese un "riscatto" per Roma. Prese parte al conclave del 1799-1800 che elesse [[papa Pio VII]] ed optò dal 26 settembre [[1803]] di passare alla sede suburbicaria di Ostia e Velletri. Decano del Sacro Collegio dei Cardinali, prescelse di continuare a risiedere al palazzo episcopale di Frascati.[[File:Jacobite kings in St Peters Cathedral.jpg|thumb|left|Monumento funebre in San Pietro a Roma.]]