Mura di Padova: differenze tra le versioni

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[[File:Padova Tronco Maestro 060907.jpg|miniatura|destra|Il Torrione della Ghirlanda e le mura del cinquecento]]
Le ''mura cinquecentesche'' (dette anche ''mura rinascimentali'' o ''mura veneziane'') furono fatte costruire dalla [[repubblica veneziana]]. Inizialmente quale rinforzo delle mura medievali preesistenti e con la predisposizione di nuovi manufatti con terrapieni provvisoriamente palificati, per adeguare la difesa alle nuove tecniche d'armi (artiglieria), e ciò in preparazione dello scontro militare anche a Padova con gli eserciti della [[Lega di Cambrai]], nello scontro finale poi portato dagli eserciti condotti dall'Imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo]] ([[Assedio di Padova|assedio settembre 1509]]). Successivamente, come sviluppo di un organico sistema di difesa Mura-Acque-Verde, completato nel corso di circa 3 decenni. Il sistema difensivo bastionato aggiornava la storica Padova con una nuova forma urbana (forma urbis) che inglobava definitivamente anche alcune aree in precedenza considerate borghi rispetto alle prime mura medievali. Il nuovo sistema di difesa di Padova, con il rilevante apporto fra il 1513 e il 1515 di [[Bartolomeo d'Alviano]] prevede un perimetro dalla forma irregolare composto da Mura (cortina, bastioni di forma circolare-torrioni o pentagonale, porte, ponti, ecc.), Acque (fossati, canali, canale Piovego), Verde (spianata/guasto), tutti elementi di un sistema di difesa, all'epoca considerato insuperabile, e che non fu mai effettivamente violato da guerre. Con la caduta della Serenissima Repubblica di Venezia (1797) e i successivi eventi storici, le mura persero l'importanza militare, rimanendo utili sul fronte del limite daziario. Dall'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] in poi (1866) in poi la modernizzazione urbana portò ad aprire delle brecce abbattendo la cortina per favorire la circolazione fra città e campagna, ed ad utilizzare il materiale dei terrapieni per interrare canali. La spianata venne edificata in diversi punti, i bastioni utilizzati come siti sanatori, e le golene lungo le mura come discariche. Il dopo [[Seconda guerra mondiale]] portò addirittura a realizzare l'ampliamento dell'ospedale universitario sopra un baluardo (Cornaro) e un tratto di cortina, nonostante i vincoli di tutela. Tra gli anni '70 e '80 del Novecento riprese vigore una coscienza collettiva per la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale rappresentato dal sistema difensivo veneziano del Cinquecento. Oggi è in corso anche sul piano amministrativo un percorso di recupero e di riconoscimento dell'importanza per Padova delle mura cinquecentesche, dal piano urbanistico, allo storico, ambientale, paesaggistico.
 
Quasi tutte le porte della cinta muraria rinascimentale sono conservate. In particolare: