Museo storico dell'Aeronautica Militare: differenze tra le versioni

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Cambiati alcuni Link a sito del Museo, macchina di Forlanini
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|Logo= Stemma_del_museo_storico_dell'AM.png
|Direttore = Ten. Col. Pierluigi Poletti<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/CambioalladirezionedelMuseoStoricodiVignadiValle_151211.aspx |titolo=Cambio di comando al Museo Storico di Vigna di Valle |lingua=it |accesso=26 ottobre 2012 }}</ref>
|Sito= [http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/museostorico/Pagine/default.aspx Il Museo sul sito dell'Aeronautica Militare]
}}
 
Il '''Museo storico dell'Aeronautica Militare''' è un [[museo]] [[Aeronautica|aeronautico]] situato a [[Vigna di Valle]] nel comune di [[Bracciano]], presso l'omonimo [[Lago di Bracciano|lago]], luogo in cui nel 1908 venne costruito e volò il primo [[dirigibile]] militare italiano ed inaugurato l'[[aeroporto di Bracciano-Vigna di Valle]], la più antica infrastruttura aeroportuale italiana.
 
L'inaugurazione del museo è avvenuta il 24 maggio [[1977]], alla presenza del [[Presidente della Repubblica]] On. [[Giovanni Leone]] e dell'ispiratore del Museo Gen. SA Giuseppe Pesce. Gestito direttamente dall'[[Aeronautica Militare]], occupa le strutture che furono prima del Centro Sperimentale Aeronautico e quindi, fino al [[1945]], del Centro Sperimentale per gli idrovolanti e per l'armamento navale, poi sede di un reparto di Caccia Marittima e quindi di un gruppo di volo del [[Ricerca e soccorso|soccorso aereo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/museostorico/Pagine/CenniStoricidefault.aspx |titolo=La storia del Museo nel sito dell'AM |accesso=2510 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> Il museo, oltre ai velivoli e ai motori che rappresentano l'evoluzione dell'aeronautica in Italia, conserva importanti collezioni riguardanti apparecchiature fotografiche, apparati radioelettrici, armi, equipaggiamenti di bordo individuali e collettivi. A completamento è possibile ammirare numerosi oggetti e cimeli legati all'aeronautica gran parte dei quali provenienti da collezioni private.
 
Pur mantenendo un indirizzo tipicamente tecnico e storico, una parte del museo è dedicata all'influenza che ha avuto l'aviazione nell'arte figurativa, esponendo opere dei [[Aeropittura|pittori futuristi]] [[Pietro Annigoni]], [[Giacomo Balla]], [[Tato (Guglielmo Sansoni)|Tato]]; e pittura contemporanea come l'opera ''Volo'' PAPIER foissé<ref>Letteralmente carta spiegazzata.</ref> di [[Antonio Papasso]].
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== Sezioni Espositive ==
 
Il museo si sviluppa su una superficie espositiva coperta di circa 13000 m<sup>2</sup> suddivisa in quattro [[hangar]],<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/museostorico/Pagine/IlMuseodefault.aspx |titolo=Il Museo nel sito dell'AM |accesso=2410 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> oltre ad un settore esterno all'aperto:
[[File:Caproni CA.3 2009-06-06.jpg|thumb|Una vista del [[Caproni Ca.36]].]]
 
=== Hangar Troster ===
 
Ospita il settore che va dagli albori dell'aeronautica sino alla fine della [[prima guerra mondiale]]. L'hangar stesso è il più antico presente in Italia ed è stato ottenuto in conto riparazione danni di guerra dall'[[Austria]] alla fine del [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]].<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/HangarTrostermuseostorico/Pagine/defaultHangarTroster.aspx |titolo=L'hangar Troster nel sito dell'AM |accesso=2110 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>
All'interno vi sono esposti reperti che risalgono ai primordi del [[volo]] come il [[pallone aerostatico]] di [[André-Jacques Garnerin|Garnerin]] del 1804 o illa replica dell'[[elicottero sperimentale di Forlanini]] oltre al barchino idroplano di [[Gaetano Arturo Crocco|Crocco]] e [[Ottavio Ricaldoni|Ricaldoni]] che servì a sviluppare le conoscenze necessarie alla costruzione del primo [[dirigibile]] militare italiano, a fianco ai primi [[velivolo|velivoli]] impiegati dalle [[Forze armate italiane]]. La replica<ref name=wri>Dotata però di motore, eliche e serbatoio originali.</ref> di un [[Wright Model A|Wright N°4]] mostra il velivolo con cui venne brevettato il primo [[aviatore|pilota]] militare italiano [[Mario Calderara]], mentre il settore che ricorda la [[prima guerra mondiale]] è dotato di un [[Bleriot XI]]<ref>Modello utilizzato anche nella [[Guerra italo-turca]] in [[Libia]] nel 1911.</ref> da ricognizione, due [[SPAD S.VII]] e un [[Hanriot HD.1]] utilizzati da tre [[Asso dell'aviazione|assi]] della [[Aereo da caccia|caccia]], un bombardiere [[Caproni Ca.36]] nonché uno degli [[Ansaldo S.V.A.|Ansaldo S.V.A.5]] utilizzati per il [[Volo su Vienna|raid su Vienna]], mentre un [[Lohner L]] [[Austria Ungheria|austro-ungarico]] di preda bellica e la fusoliera di un [[Junkers J.I]] [[Impero tedesco|tedesco]] rappresentano gli aerei in forza agli avversari. Per gli anni appena successivi alla [[prima guerra mondiale|guerra]] è esposto un [[Ansaldo AC.2]].
 
=== Hangar Velo ===
 
[[File:Macchi-Castoldi M.C.72 2009-06-06.jpg|thumb|Una vista del [[Macchi-Castoldi M.C.72]].]]
Ospita principalmente i velivoli operanti a cavallo delle due guerre mondiali.<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarVelomuseostorico/Pagine/defaultHangar%20Velo.aspx |titolo=L'hangar Velo nel sito dell'AM |accesso=2110 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> Vi si trovano dunque esposti alcuni degli [[idrocorsa]] che presero parte alla [[Coppa Schneider]] quali il [[Fiat C.29]], i [[Macchi M.39]] e [[Macchi M.67|M.67]] e il [[Macchi-Castoldi M.C.72]], alcuni oggetti legati alle spedizioni [[Polo nord|polari]] dei dirigibili ''[[Dirigibile Norge|Norge]]'' ed ''[[Italia (dirigibile)|Italia]]'' di [[Umberto Nobile]], tra cui anche una replica a grandezza naturale della navicella del secondo, e dei reperti che vogliono ricordare le trasvolate atlantiche<ref>[[Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile|I crociera atlantica]] e [[Crociera aerea del Decennale|II crociera atlantica]].</ref> organizzate da [[Italo Balbo|Balbo]]. Assieme all'addestratore [[Caproni Ca.100]] e all'[[aliante]] [[Bonomi B.S. 17 Allievo Cantù|Bonomi B.S.17]] sono esposti due dei più significativi [[biplano|biplani]] da caccia prodotti dalla [[FIAT]]: il [[Fiat C.R.32|C.R.32]]<ref>Nella versione costruita su licenza in [[Spagna]] dalla [[Hispano Aviación]].</ref> impiegato dall'[[Aviazione Legionaria]] durante la [[Guerra civile spagnola]] e il successivo [[Fiat C.R.42|C.R.42]] ampiamente utilizzato nel corso della [[seconda guerra mondiale]], mentre per simboleggiare il teatro di guerra dell'[[Africa Orientale Italiana|Africa Orientale]] è presente un ricognitore [[IMAM Ro.37]] dipinto con la livrea dell'aereo personale di [[Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942)|Amedeo d'Aosta]]. In questa sezione sono inoltre esposti un [[idrovolante]] [[IMAM Ro.43]], un [[Savoia-Marchetti S.56]] e il [[Campini-Caproni CC.2]] primo aereo a reazione italiano.
 
=== Hangar Badoni ===
 
[[File:Savoia Marchetti SM 82 Vigna di Valle.jpg|thumb|Una panoramica dell'hangar ''Badoni'', con in primo piano il [[Savoia-Marchetti S.M.82]].]]
Ospita i velivoli operanti nella [[seconda guerra mondiale]] e quelli del primo periodo post-bellico.<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarBadonimuseostorico/Pagine/defaultHangar%20Badoni.aspx |titolo=L'hangar Badoni nel sito dell'AM |accesso=2110 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> L'edificio è stato costruito nel 1930 e vi sono esposti alcuni dei principali caccia di costruzione italiana del [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] quali i [[Macchi M.C.200]], [[Macchi M.C.202|M.C.202]] e [[Macchi M.C.205|M.C.205]], il [[Fiat G.55]] nonché i corrispettivi che erano in dotazione alle aviazioni degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] e poi dell'[[Aeronautica Militare]] quali il [[Supermarine Spitfire]] e il [[North American P-51]]. Per quanto riguarda l'ambito dei plurimotori da bombardamento, aerosiluramento o trasporto sono presenti i [[Savoia-Marchetti S.M.79]] e [[Savoia-Marchetti S.M.82|S.M.82]] oltre al [[Douglas C-47 Skytrain]], al [[Fiat G.212]] e all'idrovolante [[CANT Z.506]], mentre per rappresentare gli aerei da ricognizione e da collegamento del periodo il monomotore [[Fieseler Fi 156]]. Per finire per quanto riguarda i [[aereo da addestramento|velivoli d'addestramento]] sono esposti un [[Nardi FN.305]], un [[Fiat G.46]] e un [[IMAM Ro.41]]<ref>In ricostruzione.</ref>.
 
=== Hangar Skema ===
 
[[File:Thunderstreak.JPG|thumb|Il [[Republic F-84F Thunderstreak]] in esposizione nell'hangar ''Skema''.]]
Ospita i velivoli più recenti.<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/defaultskema.aspx |titolo=L'hangar Skema nel sito dell'AM |accesso=2110 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> Sono presenti gli aerei sperimentali [[Aerfer Ariete]] e [[Aerfer Sagittario 2|Sagittario II]], i caccia [[North American F-86 Sabre]] e [[Canadair Sabre]],il [[Lockheed F-104 Starfighter]] e il più recente [[Panavia Tornado|Panavia Tornado F3 ADV]], il [[de Havilland DH.100 Vampire|DeHavilland DH-113 NF Mk.54]] intercettore notturno e i cacciabombardieri [[Republic F-84F Thunderstreak]] e [[Republic F-84 Thunderjet|F-84 Thunderjet]], [[Fiat G.91]]R, [[Aeritalia G-91Y]] e [[AMX International AMX|AMX]]. Nel campo degli aerei da ricognizione è esposto un [[Republic RF-84F Thunderflash]], mentre per quanto riguarda i velivoli da addestramento si possono vedere gli [[Aermacchi (azienda)|Aermacchi]] [[Aermacchi MB.323|MB 323]], [[Aermacchi MB 326|MB 326]], [[Macchi MB.308|MB 308]] e il [[Macchi M.416]], i [[Fiat G.59]], [[Fiat G.80|G.80]] e [[Fiat G.91|G.91T]], il [[SAI Ambrosini S.7|SAI Ambrosini Super S.7]], un [[Aermacchi SF-260|SIAI SF.260AM]], un [[North American T-6 Texan]], un [[Lockheed T-33 Shooting Star|Lockheed RT-33]] e uno [[Stinson L-5 Sentinel]]. Sono inoltre presenti gli elicotteri [[Bell 47|Agusta Bell AB.47 G2]] e [[Bell 47|AB.47 J]] e un [[Agusta-Bell AB 204|AB.204-B]], l'aereo antisommergibile [[Grumman S-2 Tracker]], l'aereo acrobatico [[Fiat G.91|Fiat G.91 PAN]] utilizzato delle [[Frecce Tricolori]] e l'aliante da record [[CVV 6 Canguro|CVV 6 “Canguro Palas”]]. In questo settore vi sono anche alcuni oggetti che testimoniano l'impegno dell'[[Italia]] nell'[[astronautica]], come per esempio uno spaccato del [[satellite SIRIO]], oltre che ad alcuni esempi di [[missile|missili]] usati dall'[[Aeronautica Militare]].
 
=== Esposizione all'aperto ===
 
[[File:Vigna di Valle 20110812 — Grumman HU-16 Albatross — MM 50-179.jpg|thumb|Il [[Grumman HU-16 Albatross]] e la gru per il recupero degli idrovolanti.]]
Ospita un [[Aereo anfibio|anfibio]] [[Grumman HU-16 Albatross]], un aereo da guerra elettronica [[Piaggio-Douglas PD-808]] e un [[Piaggio P.166]]. Sono inoltre presenti vari monumenti posti a ricordo di alcuni personaggi o eventi significativi della storia aeronautica italiana quali per esempio [[Oreste Salomone]] o l'equipaggio del [[Italia (dirigibile)|dirigibile ''Italia'']] compresi coloro che persero la vita nel tentativo di portar loro soccorso.<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/storia/museostorico/Pagine/Esposizioneesterna.aspx |titolo=L'esposizione esterna nel sito dell'AM |accesso=10 luglio 2016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>
 
== Esemplari in esposizione ==
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|Note
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| [[Aerfer Ariete]] || MM569<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/AerferAriete.aspx |titolo=Aerfer Ariete nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{ITA}} || aereo sperimentale || 1958 || c/n 2
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| [[Aerfer Sagittario 2|Aerfer Sagittario II]] || MM561<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/AerferSagiAerferSagittario.aspx |titolo=Aerfer Sagittario II nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{ITA}} || aereo sperimentale || 1955 || c/n 2, primo aereo italiano a superare il [[muro del suono]]
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| [[Aeritalia G-91Y]] || MM6959<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 8-66 || {{ITA}} || [[cacciabombardiere]] || 1966 || esemplare ex [[8º Stormo|8º Stormo Cacciabombardieri]] ritirato dal servizio nel 1994
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| [[Aermacchi MB 326|Aermacchi MB 326E]] || MM54389<ref name=aire>Asociación AIRE, Especial Aviación Histórica Italiana, Marzo 2011, pag.11.</ref> || 68 || {{ITA}} || aereo da addestramento || 1957 || assegnato alla Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti (SVBIA) di [[Galatina]] prima di finire la sua vita operativa alla 609ª squadriglia collegamenti del [[9º Stormo "Francesco Baracca"]]
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| [[Aermacchi MB-339|Aermacchi MB-339A PAN MLU]] || MM54485<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/Newsstoria/museostorico/Pagine/L%27AermacchiMB-339aVignadiValleMacchiMB339PAN.aspx |titolo=aeronautica.difesa.it |accesso=510 dicembreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 0 || {{ITA}} || [[aereo acrobatico]] || 1982 || [[Frecce Tricolori|Pattuglia Acrobatica Nazionale]], porta la livrea del Pony 0, l'aereo del comandante
|-
| [[Bell 47|Agusta Bell AB.47 G2]] || MM80113<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/AgustaBellAB47G2.aspx |titolo=Agusta Bell AB.47 G2 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 12 || {{USA}}<br />{{ITA}} || [[elicottero]] || 1954 || c/n 116, assegnato alla Scuola Volo Elicotteri
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| [[Bell 47|Agusta Bell AB.47 J]] || MM80187<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/AgustaBellAB47J.aspx |titolo=Agusta Bell AB.47 J nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || SE-38 || {{USA}}<br />{{ITA}} || elicottero || 1954 || assegnato alla Scuola Volo Elicotteri
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| [[Agusta-Bell AB 204|Agusta-Bell AB.204-B]] || MM80357<ref name=aire>Asociación AIRE, Especial Aviación Histórica Italiana, Marzo 2011, pag.11.</ref> || RM-112 || {{USA}}<br />{{ITA}} || elicottero || 1961 || utilizzato dal [[Servizio aereo carabinieri|Servizio Aereo dei Carabinieri]] prima di essere trasferito all'Aeronautica Militare
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| [[Campini-Caproni CC.2]] || MM488<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{ITA 1861-1946}} || aereo sperimentale || 1940 || primo [[aereo a reazione]] italiano; ha compiuto il suo primo volo il 27 agosto [[1940]]
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| [[Canadair Sabre|Canadair CL-13 Sabre]] Mk IV (F-86E-6-CAN) || MM19724<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/CanadairCL13%28F-86E%29SabreMk4.aspx |titolo=Canadair CL-13 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 13-1 || {{USA}}<br />{{CAN}}<br />{{GBR}}|| aereo da caccia || 1950 || esemplare consegnato all'Aeronautica Militare nel novembre 1956, già impiegato dalla [[Royal Air Force|RAF]] con serial XD723
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| [[CANT Z.506]]S "Airone"|| MM45425<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 84-4 || {{ITA 1861-1946}} || [[idrovolante]] multiruolo || 1937 || unico esemplare esistente
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| [[CVV 6 Canguro|CVV 6 “Canguro Palas”]] || MM100028<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{ITA 1861-1946}}<br />{{ITA}} || aliante motorizzato || 1941 || nel 1964 stabilì il record mondiale di altezza per aviogetti C.1B
|-
| [[de Havilland DH.100 Vampire|DeHavilland DH-113 NF Mk.54]] "Vampire"|| MM6152<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/DeHavillandDH-113VampireDeHavillandDH113.aspx |titolo=DeHavilland DH-113 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{GBR}} || aereo da caccia notturna || 1949 ||
|-
| [[Douglas Aircraft Company|Douglas]] [[Douglas C-47 Skytrain|C-47DL Skytrain]]|| MM61776<ref name=aire>Asociación AIRE, Especial Aviación Histórica Italiana, Marzo 2011, pag.11.</ref> || 14-45 || {{USA}} || aereo da trasporto || 1935 || esemplare c/n 19194, in forza al [[14º Stormo]] radiomisure
|-
| [[Elicottero sperimentale di Forlanini]]|| || || {{ITA 1861-1946}} || macchina sperimentale || 1877 || replica della macchina a vapore usata da [[Enrico Forlanini|Forlanini]] per dimostrare che un mezzo più pesante dell'aria potesse volare
|-
| [[Fiat C.29]] || MM130bis<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{ITA 1861-1946}} || [[idrocorsa]] || 1929 || c/n 2, è il più antico velivolo Fiat ancora esistente<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdV/collezione_aeromobilistoria/hangarVelomuseostorico/Pagine/FiatC29.aspx |titolo=Fiat C.29 nel sito del Museo |accesso=1410 aprileluglio 20142016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>
|-
| [[Fiat C.R.42]] "Falco" || || "162-6" || {{ITA 1861-1946}} || aereo da caccia || 1938 || esemplare ricostruito con parti originali recuperate in [[Svezia]], [[Francia]] e [[Italia]]; il velivolo porta la livrea del MM5643 appartenuto alla 162ª Squadriglia CT di base a Rodi nel 1941, con codici 162-6
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| [[Fiat G.46]]-4A || MM53286<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || Z-I 7 || {{ITA}} || aereo da addestramento || 1948 || c/n 192
|-
| [[Fiat G.55]] "Centauro" || MM53265<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarBadonimuseostorico/Pagine/FiatG55CentauroFIATG55.aspx |titolo=Fiat G.55 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || "5" || {{ITA 1861-1946}} || aereo da caccia || 1942 || esemplare ricostruito per trasformazione di un [[Fiat G.59]]-2A IV serie (c/n 74, matricola MM53265) e mediante l'installazione di un motore [[Daimler-Benz DB 605|DB 605A-1]] (Fiat RA.1050 RC 58), porta la livrea appartenuta ad un velivolo della [[Squadriglia complementare d’allarme “Montefusco-Bonet”]]
|-
| [[Fiat G.59]]-4B || MM53276<ref>{{Cita web|url=http://www.warbirdsnews.com/aviation-museum-news/italian-air-force-museum-begins-fiat-g-59-restoration.html |titolo=Italian Air Force Museum Begins Fiat G.59 Restoration |accesso=25 marzo 2014 |lingua= en|editore= |opera= |data=}}</ref> || SE -7 || {{ITA}} || aereo da addestramento || 1948 || c/n 61, creato come G.59-2B IV serie, poi modificato per portarlo allo standard G.59-4B, porta la livrea che aveva quando era in carico alla scuola di volo di [[Aeroporto di Cagliari-Elmas|Elmas]]
|-
| [[Fiat G.80]]-3B || MM53882<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/FiatG80.aspx |titolo=Fiat G.80 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || RS-22 || {{ITA}} || aereo da addestramento || 1951 || c/n 2
|-
| [[Fiat G.91]] PAN || MM6250<ref name=pas>{{Cita web|url=http://aero.passion1.perso.sfr.fr/Page338.html |titolo=Fiat G.91 |accesso=16 ottobre 2012 |lingua= fr|editore= |opera= |data=}}</ref> || 9 || {{ITA}} || aereo acrobatico || 1952 || [[Frecce Tricolori|Pattuglia Acrobatica Nazionale]]
Line 130 ⟶ 132:
| [[Grumman HU-16 Albatross|Grumman HU-16A]] "Albatross"|| MM50-179<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 15-5 || {{USA}} || anfibio da soccorso marittimo || 1948 || in esposizione all'esterno, utilizzato dal [[15º Stormo]]
|-
| [[Grumman S-2 Tracker|Grumman S2F-1]] "Tracker"|| MM136556<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/GrummanS2F-ITrackerGrummanS2F1.aspx |titolo=Grumman S2F-1 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>|| 41-6 || {{USA}} || aereo antisommergibile || 1952 ||
|-
| [[Fiat C.R.32|Hispano Aviación HA-132L]] || || "3-6" || {{ITA 1861-1946}}<br />{{ESP 1945-1977}} || aereo da caccia || 1933 || c/n C1-328, versione costruita su licenza in Spagna dalla [[Hispano Aviación]] del Fiat C.R.32, porta la livrea appartenuta ad un velivolo della 24ª Squadriglia, XVI Gruppo Caccia ''Cucaracha''
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| [[IMAM Ro.41]] || || || {{ITA 1861-1946}} || aereo da addestramento || 1933 || in ricostruzione da parte del [[GAVS]]
|-
| [[IMAM Ro.43]] "Grillo" || MM27050<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || ORB-23 || {{ITA 1861-1946}} || idrovolante da ricognizione || 1937 || unico esemplare esistente, prese parte, imbarcato sull'[[Fiume (incrociatore)|incrociatore ''Fiume'']], alla [[battaglia di Punta Stilo]], porta la livrea della Scuola di Osservazione Aerea Marittima di [[Idroscalo di Orbetello|Orbetello]]<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarVelomuseostorico/Pagine/ImamRO-43IMAMRo43.aspx |titolo=IMAM Ro.43 nel sito del Museo |accesso=1410 aprileluglio 20142016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>
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| [[Junkers J.I]] || 805/??<ref>Per le modalità con cui veniva assegnata la matricola militare, può essere solo 805/17 o 805/18.</ref> || || {{DEU 1871-1918}} || [[aereo da attacco al suolo]] e ricognizione || 1917 || solo fusoliera e motore, probabilmente appartenenti ad uno dei cinque Junkers J.I giunti in Italia al termine del [[Prima guerra mondiale|conflitto]] in riparazione dei danni di guerra, oltre a questo ne esiste solo un altro esemplare completo
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| [[Lockheed F-104 Starfighter|Lockheed F-104]]G "Starfighter"|| MM6501<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/LockheedF-104GStarfighterLockheedF104G.aspx |titolo=Lockheed F-104 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 3-11 || {{USA}} || [[caccia intercettore]] || 1960 || è l'unico degli F-104G dell'[[Aeronautica Militare]] ad essere stato costruito negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
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| [[Lockheed T-33 Shooting Star|Lockheed RT-33]] || MM53-5594<ref name=aire>Asociación AIRE, Especial Aviación Histórica Italiana, Marzo 2011, pag.11.</ref> || 9-35 || {{USA}} || aereo da addestramento e traino bersagli || 1947 || c/n 580-8933, appartenuto al [[9º Stormo]], il velivolo è della variante da ricognizione
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| [[Lohner L]] || L-127<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/HangarTrostermuseostorico/Pagine/LohnerL-127.aspx |titolo=Lohner L nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{AUT-HUN}} || idrovolante da ricognizione e bombardamento || 1916 || unico esemplare esistente, portato in Italia da due matrosen (marò) di origine italiana che volevano disertare; un altro Lohner, l'esemplare L-40 catturato nel 1915, venne studiato dalla [[Aermacchi (azienda)|Macchi]] che ne produsse una propria versione denominata [[Macchi L.1|L.1]], poi ulteriormente sviluppata e migliorata con i modelli [[Macchi L.2|L.2]] e [[Macchi L.3|L.3]], che equipaggiarono le [[Forze Armate Italiane]]<ref>{{Cita web|url=http://earlyaviators.com/emarin4b.htm |titolo=Lohner L nel sito earlyaviators.com |accesso=27 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>
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| [[Macchi M.39]] || MM76<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || II || {{ITA 1861-1946}} || idrocorsa || 1926 || modello che vinse la [[Coppa Schneider]] nel 1926
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| [[Macchi M.C.202]] "Folgore"|| MM9667<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || "73-7" || {{ITA 1861-1946}} || aereo da caccia || 1940 || costruito dalla Breda, proveniente dalla Scuola Caccia di Lecce; porta la livrea del velivolo 73-7 di [[Giulio Reiner]], uno dei due esemplari esistenti, l'altro si trova esposto negli U.S.A.
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| [[Macchi M.C.205]] "Veltro"|| MM9546<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarBadonimuseostorico/Pagine/MacchiMC205.aspx |titolo=Macchi M.C.205 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || "97-2" || {{ITA 1861-1946}} || aereo da caccia || 1942 || costruito dalla Breda ricondizionando un M.C.202 serie X
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| [[Hanriot HD.1|Macchi-Hanriot HD.1]] || Hd-19309<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 76 || {{FRA}}<br />{{ITA 1861-1946}} || aereo da caccia || 1916 || aereo di [[Flavio Torello Baracchini]], porta la livrea dell'Hd-515, primo Hanriot HD.1 di Baracchini
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| [[Nardi FN.305]] || MM52757<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 3 || {{ITA 1861-1946}} || [[aereo da addestramento]] || 1933 || donato dal [[GAVS]]
|-
| [[North American F-86 Sabre|North American F-86K Sabre]] || MM55-4868<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/NorthAmericanF-86KNorthAmericanF86K.aspx |titolo=North American F-86 nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 51-62 || {{USA}} || aereo da caccia || 1953 || esemplare c/n 221-108 montato dalla Fiat con componenti fabbricati dalla North American, consegnato all'[[Armée de l'air]] e poi passato all'Italia nel gennaio 1962
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| [[North American P-51]]D-25-NA Mustang || MM4323<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/20150807_MUSTANG-P51DtornaalMuseo.aspx |titolo=Museo storico: rientra il Mustang P51D |accesso=14 agosto 2015 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || RR-11 || {{USA}} || aereo da caccia || 1940 || ex [[USAAF]] serial number 44-73451, il velivolo porta le insegne distintive del Generale di Squadra Aerea Ranieri Cupini e i codici del Centro Addestramento al Volo della 2ª Regione Aerea che aveva al momento del suo ultimo volo nel 1964
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| Pallone aerostatico di [[André-Jacques Garnerin|Garnerin]]|| || || {{FRA}} || [[pallone aerostatico]] || 1804 || venne lanciato a [[Parigi]] per festeggiare l'incoronazione di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], trasportato dal vento arrivò fino al [[Lago di Bracciano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.manualedivolo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1519:il-pallone-di-napoleone&catid=35:generale&Itemid=57 |titolo=manualedivolo.it |accesso=21 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.manualedivolo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1525:il-destino-imperiale&catid=35:generale&Itemid=57 |titolo=manualedivolo.it |accesso=21 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>
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| [[Panavia Aircraft|Panavia]] [[Panavia Tornado|PA-200 Tornado F3 ADV]] || MM7210<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/PanaviaTornadoADV.aspx |titolo=Panavia Tornado F3 ADV nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 36-12 || {{GBR}}<br />{{ITA}}<br />{{DEU}} || caccia intercettore || 1974 || esemplare c/n AS080/728/3333, 80° di serie britannica (AS080), 333° di produzione British Aerospace (ex-ZE836 della RAF); primo volo il 23 settembre 1988, consegnato alla [[Royal Air Force|RAF]] il 22 novembre 1988, poi all'Aeronautica Militare il 21 dicembre 1995 (in leasing all'Italia dal 1995 al 2004) dove ha operato con il [[36º Stormo]]
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| [[Piaggio-Douglas PD-808|Piaggio-Douglas PD-808 GE]] || MM61961<ref name=aire>Asociación AIRE, Especial Aviación Histórica Italiana, Marzo 2011, pag.11.</ref> || || {{ITA}}<br />{{USA}} || aereo da [[guerra elettronica]] || 1964 || in esposizione all'esterno, utilizzato dall'[[8º Gruppo Volo|8º Gruppo]] del [[14º Stormo]]
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| [[Piaggio P.166]] || MM61933<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 53-34 || {{ITA}} || aereo da ricognizione || 1957 || in esposizione all'esterno
|-
| [[Republic F-84F Thunderstreak|Republic F-84F-71-RE]] "Thunderstreak" || MM53-6892<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/RepublicF-84FThunderstreakRepublicF84F.aspx |titolo=Republic F-84F nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 36-38 || {{USA}} || cacciabombardiere || 1951 || utilizzato dal [[36º Stormo]]
|-
| [[Republic F-84 Thunderjet|Republic F-84G-26-RE]] "Thunderjet" || MM111049<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/RepublicF-84GThunderjetRepublicF84G.aspx |titolo=Republic F-84G nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 51-29 || {{USA}} || cacciabombardiere || 1951 || c/n 2842-1502B, porta la livrea della pattuglia acrobatica [[Tigri Bianche]] del [[51º Stormo]]
|-
| [[Republic RF-84F Thunderflash|Republic RF-84F-31-RE]] "Thunderflash" || MM527458<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/hangarSkemamuseostorico/Pagine/RepublicRF-84FThunderflashRepublicRF84F.aspx |titolo=Republic RF-84F nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || 3-05 || {{USA}} || aereo da ricognizione || 1951 || utilizzato dal 18º Gruppo della 3ª Aerobrigata di Villafranca<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/ritornaalMuseodiVigandivalleilRepublicRF84F_200214.aspx |titolo=Ritorna al Museo Storico il Republic RF-84F |accesso=22 febbraio 2014 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref>
|-
| [[SAI Ambrosini Super S.7]] || MM558<ref name=ala>{{Cita web|url=http://www.alatricolore.it/alatricolore/sopravvissuti/lista_sopravvissuti.pdf |titolo=alatricolore.it |accesso=18 ottobre 2012 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{ITA}} || aereo da addestramento || 1951 || c/n 2
Line 202 ⟶ 204:
| S.I.T.-[[Bleriot XI]]-II || B<small>L</small>-160 || XIII || {{FRA}}<br />{{ITA 1861-1946}} || aereo da ricognizione || 1909 || versione biposto costruita su licenza dalla Società Italiana Transaerea, porta la livrea del B<small>L</small>-246 della XIII Squadriglia del [[Corpo Aeronautico Militare]] del [[Regio Esercito]]
|-
| [[SPAD S.VII]] || S-153<ref>{{Cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/collezione_aeromobili/HangarTrostermuseostorico/Pagine/SPADS-VII%28Ruffo%29VIIRuffo.aspx |titolo=SPAD S.VII di Fulco Ruffo nel sito del Museo |accesso=1710 ottobreluglio 20122016 |lingua= it|editore= |opera= |data=}}</ref> || || {{FRA}} || aereo da caccia || 1916 || aereo di [[Fulco Ruffo di Calabria]]; il più antico S.VII al mondo, è del settembre 1916
|-
| [[SPAD S.VII]] || || || {{FRA}} || aereo da caccia || 1917 || aereo di [[Ernesto Cabruna]]
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* Asociación AIRE, Especial Aviación Histórica Italiana, Marzo 2011
=== Siti web ===
* {{Cita web | titolo = Sito del Museo| editore = Aeronautica Militare| data =| url =http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/museostorico/Pagine/default.aspx| accesso = 410 gennaioluglio 20132016 }}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=|url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdVstoria/museostorico/Pagine/default.aspx|titolo=Museo Storico di Vigna di Valle|accesso=2910 ottobreluglio 20122016|lingua=|editore=http://www.aeronautica.difesa.it/Pagine/default.aspx|opera=Il portale dell'Aeronautica Militare|data=}}
* {{cita web|autore=|url=http://www.aviationmuseum.eu/World/Europe/Italy/Vigna_di_Valle/Museo_Storico_dell_AMI.htm|titolo=Museo Storico dell'Aeronautica Militare Italiana|accesso=2910 ottobreluglio 20122016|lingua=en|editore=|opera=Aviation museums of the world|data=}}
* {{cita web|http://www.turismobracciano.com/cosa-vedere/museo-aeronautica-militare/|TurismoBracciano - Museo dell'Aeronautica Militare}}
{{Portale|aviazione|musei}}