Inno delle Nazioni: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Per l'Esposizione Universale del 1862 a Londra, furono incaricati di comporre musica di festa per l'occasione i compositori di quattro paesi: [[Germania]] ([[Giacomo Meyerbeer]]), [[Secondo Impero francese|Francia]] ([[Daniel-François-Esprit Auber]]), [[Gran Bretagna]] ([[William Sterndale Bennett]]) e [[Italia]], recentemente unificata. Prima di dare l'incarico a Giuseppe Verdi, che aveva appena terminato la composizione della sua opera [[La forza del destino]], si cercò la disponibilità di [[Gioachino Rossini]], che rifiutò l'offerta.
 
Nel 1861 l'Italia era stata unificata per la maggior parte del suo territorio, le regioni ancora non annesse erano il [[Lazio]], l'ultimo residuo dello [[Stato Pontificio]] ed il Triveneto. In questo clima di eccitazione, Verdi incontrò il poeta e compositore [[Arrigo Boito]], allora ventenne, che scrisse un testo sulla pace e l'amicizia tra i popoli. In contrasto con il testo di Boito, la composizione non finisce con un inno all'arte come era preventivato, ma sulle note di [[God Save the Queen|''God Save the Queen'']], della [[La Marsigliese|Marsigliese]] e del [[Il Canto degli Italiani|Canto degli Italiani]].