Villa medicea di Careggi: differenze tra le versioni

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Al primo piano si apre il cortile di Michelozzo. Ha una forma trapezoidale che segue il profilo del palazzo, il quale a sua volta era stato edificato seguendo il percorso della via principale che lo costeggiava. Al centro vi si trova un pozzo che probabilmente risale all'assetto trecentesco, mentre due loggiati si aprono sui lati nord e est con arcate a tutto sesto, sorrette da [[colonna|colonne]] con [[capitello]] a foglie d'acqua; sugli altri lati sono presenti uno "sporto" (vano di passaggio per i piani superiori) e un ballatoio, sorretti da [[pilastro|pilastri]] ottagonali con capitelli geometrici, tipici dello stile di Michelozzo.
 
Dal cortile si accede al Salone del piano terreno. Questo ambiente risale al primo Seicento, alle ristrutturazioni voluta dal Cardinale Carlo de' Medici. È interamente decorato ad affresco ed in particolare attirano l'attenzione le 16 lunette (cinque nei lati maggiori, tre in quelli minori, con quella centrale occupata dalla [[stemma mediceo]]) decorate con peasagginipaesaggini, vedute immaginarie, marine, scene con rovine, giardini, fontane e piccole figure. Si distinguono le due vedute di [[Villa Medici]] a [[Roma]], allora proprietà del Cardinale Carlo, e alcune scene tratte dalla ''[[Gerusalemme liberata]]'' di [[Torquato Tasso]], usate per celebrare allegoricamente le imprese contro i [[Impero Ottomano|Turchi]] di suo fratello il Granduca [[Cosimo III]]. Le lunette sono inquadrate in un sistema complesso di decorazioni pittoriche murarie, con cornici, putti, festoni, elementi vegetali e animali. Da un punto di vista stilistico, queste pitture riprendono la corrente dal tratto veloce e nervoso, "impressionistico", della pittura di paesaggio tra il XVI e il XVII secolo.
 
Dal salone si raggiungono gli ambienti nella loggia al piano terreno, con le grandi arcate sul giardino ormai chiuse da vetrate. Qui si trova un grande affresco ottocentesco di [[George F.Frederic Watts]] raffigurante l<nowiki>'</nowiki>''Uccisione del medico di Lorenzo il Magnifico nel pozzo della villa'' ([[1845]]), un episodio quasi leggendario che sarebbe stato causato dalla rabbia contro colui che non aveva saputo curate il grande mecenate e benefattore cittadino.
 
=== La grotticina interrata ===