Stefano Ricucci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 21:
Grazie all'intesa con il finanziere bresciano, nel [[2001]] entra nel capitale di [[Hopa]] e nel consiglio di amministrazione. Sempre grazie a Gnutti conosce diversi imprenditori e banchieri, tra cui [[Gianpiero Fiorani]], coetaneo con il quale si instaura sin da principio una grande intesa. Nel frattempo diventa membro del Consiglio d'amministrazione della [[S.S. Lazio]], carica accettata nonostante la sua fede romanista, ed è dirigente e sponsor della squadra di calcio di [[Zagarolo]]. A fine [[2003]] supera il 2% del [[Capitale sociale (economia)|capitale]] di [[RCS MediaGroup|RCS]], società editrice del ''[[Corriere della Sera]]'', dandone regolare comunicazione alla [[Consob]]. Nel maggio [[2005]] arriva a controllarne il 13.5%: questo inconsueto tentativo di scalata preoccupò i membri del [[patto di sindacato]] che controllava RCS, desta scalpore nell'opinione pubblica e monopolizza l'attenzione dei media per tutta l'estate di quell'anno.
 
In pieno scandalo [[Bancopoli]], ad agosto il gip [[Clementina Forleo]] sequestra tutte le azioni [[Antonveneta]] acquistate da Fiorani, Ricucci e dagli altri. L'intervento dei magistrati fa scendere il valore delle azioni e diminiuscediminuisce la garanzia che Ricucci aveva offerto alle banche. Il 19 gennaio [[2007]] viene decretato dal Tribunale di Roma il fallimento per la Magiste International.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/economia/magiste/magiste/magiste.html|titolo=Ricucci, il tribunale di Roma dichiara il fallimento di Magiste|editore=repubblica.it|data=19 gennaio 2007|accesso=20 agosto 2014}}</ref> È pendente presso la Suprema Corte di Cassazione ricorso per la revoca del fallimento. Tra il [[2007]] e il [[2008]] Magiste International sa e Magiste Real Estate spa versano circa 106 milioni di euro all'erario italiano al fine di sanare le posizioni fiscali riguardanti gli anni compresi tra il [[2001]] e il [[2005]].<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_28/ricucci_fisco_4615397c-b55b-11dc-b319-0003ba99c667.shtml|titolo=Ricucci versa 25,6 milioni alle Entrate|data=28 dicembre 2007|editore=Corriere.it|accesso=31 dicembre 2007}}</ref> Il 31 ottobre [[2011]] il tribunale di Milano conferma a Ricucci la condanna in primo grado a 3 anni e sei mesi più 900.000 euro di multa per la scalata [[Banca Nazionale del Lavoro|BNL]]-[[Unipol]].<ref>{{cita web|url=http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/427456/|titolo=Bnl-Unipol, condannato Antonio Fazio|data=31 ottobre 2011|editore=lastampa.it|accesso=31 ottobre 2011}}</ref> Nel dicembre [[2013]] la Cassazione assolve Ricucci in quanto il fatto non sussiste. Oggi opera nell'edilizia soprattutto nel real-estate di lusso tra [[Londra]] e [[Montecarlo]].<ref>[http://www.cinquequotidiano.it/territori/vita-in-citta/2014/04/24/stefano-ricucci-san-cesareo-palestrina-zagarolo-anna-falchi-imma-de-vivo/ Da San Cesareo a Londra. La nuova vita di Stefano Ricucci] </ref>
 
=== Vita privata ===